C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "RACCOLTA PORTA A PORTA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE CASTRONOVO IN DATA 24 MARZO 2006.
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PREMESSO CHE
- il progetto seguito dall’Amiat di passare alla raccolta porta a porta nella città di Torino ha dato buoni risultati;
- tali dati positivi, ancorché emersi in forme improprie di comunicazioni informali e in modo impreciso, non sono mai stati ufficialmente comunicati da Amiat alla cittadinanza ed alla Amministrazione;
CONSIDERATO CHE
- la divulgazione di dati positivi è strumento utile, dal punto di vista della psicologia sociale e del comportamento diffuso, per ulteriormente incrementare la predisposizione dei cittadini ad uniformarsi a comportamenti virtuosi;
- in una deliberazione di Giunta del 2002 si prendeva l’impegno di passare alla raccolta porta a porta tutta la città entro il 2006. Ci risulta che oggi siano stati interessati a tale tipologia di raccolta rifiuti 140.000 abitanti;
- la quantità di organico intercettata oggi dai territori della Provincia di Torino è superiore alla capacità di trattamento dell’impianto di Borgaro anche a revamping già attuato;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
- per quale motivo tali risultati non siano stati diffusi;
- come mai i risultati di raccolta differenziata ottimi raggiunti nei quartieri Falchera o nella collina non siano adeguatamente propagandati ed illustrati alla cittadinanza, non solo al fine di fornire gratificazione per i cittadini che, anche con alcuni disagi, hanno contribuito ma anche, insieme alle migliorie sul servizio, potrebbe essere utile a calmare le proteste. A tal fine, se non ritengano che sarebbe stato oltremodo utile comunicare anche il volume di discarica "risparmiata";
- se questa amministrazione si propone, nell’eventuale prossimo mandato, di proseguire con il sistema di raccolta domiciliare oppure intenda far decrescere l’impegno;
- a quale punto siano la progettazione e l’eventuale realizzazione delle opere di potenziamento del trattamento della frazione organica, posto che, a impianto di Borgaro fermo, il trattamento della stessa continua ad essere trasferita ad altri impianti fuori provincia e fuori regione, con l’aggravarsi dei costi di gestione e con il rischio di trovarsi entro breve tempo in situazione di emergenza;
- infine, visto che la previsione di realizzazione dell’impianto di incenerimento dei rifiuti lo vede funzionante nel 2011, che la discarica con il suo lotto sommitale è prevista durare solo fino al 2009, se non ritengano opportuno che il sistema di selezione previsto per legge entri in vigore immediatamente effettuando anche una biostabilizzazione in modo da avere, specie in lotti delicati come quelli sommitali, un impatto ambientale ridotto al minimo.
F.to: Giuseppe Castronovo