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C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "ATTIVITA` COMMERCIALI GESTITE DA EXTRACOMUNITARI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE AIROLA IN DATA 28 MARZO 2003. .
Il sottoscritto Consigliere Comunale
la diffusione a macchia d’olio, partendo da Porta Palazzo e la fioritura verso i Quartieri limitrofi di numerosissime nuove attività commerciali contrassegnate da insegne arabe, apparse in sostituzione di altrettante attività piemontesi, spesso risalenti, nella conduzione familiare anche a tre o più generazioni parentali;
constatato
che le caratteristiche merceologiche dei prodotti offerti, di limitata fascia qualitativa, non corrispondono ad esigenze, abitudini e necessità della popolazione autoctona; si tratta in sostanza di una profonda mutazione di mercato, non in direzione dei tradizionali prodotti consumati in loco, con una quasi improvvisa variazione della qualità della vita abitudinaria, quasi da "esodo non volontario", praticamente conseguente ad una rapida trasformazione delle modalità di vita dei nostri quartieri per vera e propria sostituzione della popolazione originaria;
avvertendo
lungo le vie che si diramano da Porta Palazzo, una indefinibile sensazione di disorientamento, come se una vacanza turistica entro scenari orientali venisse per magia resa irreversibile, con un ritorno al tradizionale mondo fino ad oggi vissuto solo più in forma di un itinerario della memoria;
constatando
sostanzialmente, che questo cambiamento avviene per intreccio di tradizioni profondamente diverse ma oneste nel tragico contesto, unanimemente deplorato, di un trionfante e impunito pullulare in ogni quartiere di una malavita composita, pionieristicamente immigrata e protetta nella sua clandestinità anche da autorevoli Organizzazioni cittadine, con un conseguente progressivo degrado della convivenza sociale, dell’igiene ambientale, della qualità della vita, con il passaggio dalla strada agli alloggi di bande organizzate nello spaccio e nella prostituzione;
sperimentato
che né le Autorità Centrali né le Autorità locali – nonostante un serio impegno delle Forze dell’Ordine insufficienti di numero e a continuo rischio personale – hanno provveduto ad applicare con la necessaria severità le Leggi promulgare dai competenti Ministeri, per cui si assiste ad un continuo riciclaggio di delinquenti fermati per poche ore e immediatamente restituiti, più arroganti e aggressivi che mai, ai nostri quartieri;
accertato
che la malavita in libera circolazione è la causa prima del degrado e dell’abbandono da parte dei residenti, di cui molti anziani, delle abitazioni e delle proprietà in cui svolgevano il tradizionale lavoro, che cadono oggetto di vergognosa speculazione, con dimezzamento del giusto valore sia commerciale che patrimoniale;
che oltre il 50% degli esercizi commerciali e artigianali condotti dai vecchi residenti ha dovuto chiudere, dopo sofferto e inesorabile declino economico, sopraffatto da una crescente e inesorabile tassazione e falcidiato da un fiorire di ipermercati sorti liberamente ovunque senza controlli di impatto territoriale;
Il Sindaco e gli Assessori responsabili al fine di sapere: