2306
Torino, 3 Aprile 2002
INTERPELLANZA N. 2306
Oggetto: Venditori abusivi di sedicente "artigianato
etnico" nel centro aulico della città.
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
RILEVATO
- Che ogni pomeriggio, le vie del centro aulico di Torino vengono letteralmente invase da centinaia di venditori abusivi di sedicente artigianato "etnico", un fenomeno che non solo snatura completamente la fisionomia e la vocazione delle aree della città di maggiore pregio e valore storico-artistico, ma costituisce un grave intralcio alla circolazione dei pedoni e un fattore di rischio nella gestione di eventuali emergenze, ponendo ostacoli all’accesso rapido ai mezzi di soccorso;
- Che venditori di cosiddetto artigianato ormai hanno preso l’abitudine di parcheggiare furgoni e veicoli (anche questi, spesso di dubbia provenienza) nelle vie con divieto di sosta e di fermata, nelle zone pedonali, davanti ai passi carrai (non esclusi gli accessi ai parcheggi comunali dotati di videosorveglianza…).
CON RIFERIMENTO
- Al regolamento di Polizia Urbana, art. 14 C.IV che disciplina le deroghe al divieto di commercio ambulante nella zona aulica, che devono essere assegnate ad personam caso per caso;
- Alla deliberazione 08115/16 avente ad oggetto "Individuazione delle aree nelle quali è vietato l’esercizio del commercio su area pubblica in forma itinerante per motivi di interesse archeologico, storico, artistico, ambientale, di viabilità, igienico-sanitario o per altri motivi di pubblico interesse";
- Al D. lgs. 114/98 che stabilisce in termini rigorosi che gli artigiani possono vendere i loro prodotti sul luogo di produzione o in locale attiguo (a meno che bastoncini di incenso o mascheroni africani siano prodotti in v. Garibaldi, negli uffici del commercio che si affacciano su un tratto di strada particolarmente affollato di venditori).
INTERPELLANO
Il Sindaco e il competente Assessore:
- Se non vi sia un limite alla concessione di deroghe ex Art. 14, e di conseguenza il numero di banchetti, baracchini, tappeti di venditori sia teoricamente illimitato se non dalla non lontana impossibilità fisica per i pedoni di transitare nelle vie indicate in premessa;
- Quali controlli siano stati disposti in ordine all’accertamento della posizione dei venditori, che devono disporre di una licenza ex D.lgs. 114/98 e di un’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico, e con quali esiti;
- Se la polizia Municipale abbia disposto un particolare servizio per accertare le violazioni al CdS;
- Quali provvedimenti intendano adottare per arginare un fenomeno che, oltre a costituire una sfida a qualsiasi principio di legalità, va assumendo forme analoghe a quelle del mercato abusivo del Balon e di Ponte Mosca, con gravi problemi di ordine pubblico che diventa sempre più problematico risolvere man mano che una malintesa tolleranza lascia margini alla prepotenza di organizzazioni di stampo francamente malavitoso che gestiscono decine di venditori abusivi di merce contraffatta.
Ferdinando VENTRIGLIA Walter ALTEA Agostino GHIGLIA