2215
Torino, 28 marzo 2002
I N T E R P E L L A N Z A n. 2215
Oggetto: Verifiche su anomalie e irregolarità nel servizio buoni pasto per dipendenti comunali
I sottoscritti Consiglieri
PRESO ATTO
Delle tre circolari indirizzate dal Direttore generale e dal Segretario generale della Città ai dipendenti comunali in data 31/1;19/2 e 21/3/2002;
RILEVATO
- Che nelle comunicazioni si fanno espliciti e ripetuti riferimenti al diffuso malcostume da parte di dipendenti del Comune di fruire del servizio di buoni mensa (a mezzo di carta magnetica) anche nei casi in cui tale servizio non era dovuto;
- Che si indica una articolata casistica di irregolarità, comprendente casi di dipendenti ufficialmente assenti per malattia che, nello stesso giorno, usufruiscono del pasto nei locali vicini agli uffici comunali; ovvero di dipendenti che osservano un orario sino a 6 ore, non aventi diritto, ai quali comunque è stata consegnata una tessera;
- Che nella circolare del 21/3 vengono richiamate le responsabilità sotto il profilo amministrativo (giusta il dettato contrattuale) e sotto il profilo penale di tale malcostume, che integra gli estremi di fattispecie criminose quali la truffa, il falso in atto pubblico, il peculato d’uso;
- Che nella circolare del 19/2 si invitano comunque i responsabili a "sanare" la loro situazione entro il 31/3 p.v., decorso il quale termine "le irregolarità verranno perseguite in via disciplinare e/o penale".
INTERPELLANO
Il Sindaco e il competente Assessore
- Come sia possibile "sanare" o perseguire esclusivamente in via disciplinare un comportamento che costituisce reato;
- Se, avendo espletato "verifiche analitiche " riscontrando "irregolarità e anomalie", avendo richiamato i profili di rilevanza penale, il Direttore Generale non abbia ufficializzato in ben tre occasioni che l’Amministrazione avrebbe tollerato un malcostume al limite del reato penale , e in questo senso se abbia adempiuto all’obbligo di notiziare l’Autorità Giudiziaria;
- Quale sia il danno finanziario complessivamente riportato dalla Città in conseguenza di tale malcostume generalizzato e continuato e come si intendano recuperare risorse compensative;
- Quanti siano i dipendenti coinvolti e quali provvedimenti si intendano precisamente assumere nei loro confronti;
- Se risulti credibile, data la diffusione del fenomeno, che direttori, dirigenti e funzionari fossero completamente all’oscuro e se non risultino, in passato, segnalazioni scritte o verbali (per esempio in sede di commissione) relativamente al fenomeno;
- Se non intendano avviare un’azione di responsabilità nei confronti di dirigenti e responsabili di uffici nei quali siano state riscontrate sistematiche e gravi irregolarità., e particolarmente dei dirigenti che non abbiano assolto ai doveri di verifica e controllo sulla presenza del personale loro assegnato.
Ferdinando VENTRIGLIA Walter ALTEA Agostino GHIGLIA