Gruppo Consiliare LEGA NORD PIEMONT PADANIA

Servizio Centrale Consiglio Comunale

 

 

2004 02158/002

 

 

C I T T À D I T O R I N O

 

INTERPELLANZA: "VARIAZIONI DELL'UTILIZZAZIONE DEI LETTI OSPEDALIERI NELL'ASL 4" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE AIROLA IN DATA 19 MARZO 2004 .

Il sottoscritto Consigliere Comunale

Preso atto

di due documenti, relativi al periodo dicembre 2003 – gennaio 2004, emessi dalle rispettive autorità direzionali responsabili:

I° Documento

Direzione Sanitaria dell’ASL 4 Prot. 012278/03, avente come oggetto :

"Riduzione delle sedute operatorie" …." in previsione del picco influenzale che dovrebbe verificarsi nella seconda metà del mese di dicembre, è stata decisa la riduzione dell’attività chirurgica alla sola emergenza-urgenza per il periodo 15/12/2003 – 12/01/2004. Tale riduzione ha lo scopo di rendere disponibile il massimo numero di letti di degenza per tale periodo di tempo",

indirizzato :

al Direttore del Dipartimento Chirurgia – alla RID Chirurgia- al Direttore del Presidio Ospedaliero e ai Direttori delle Strutture Complesse di Chir.A- Chirurgia d’urgenza- Urologia- Ortopedia-O.R.L. –Neurochirurgia;

e, nello stesso giorno (11 dicembre 03);

2°Documento (contrapposto) :

Intestato : Direzione Sanità Pubblica Regione Piemonte ,C.so Stati Uniti,1, Prot. N. 19588/27001 (012274 ),

Oggetto : "Gestione della sindrome influenzale" …"Attualmente la situazione epidemiologica non indica la presenza di alcuna attività influenzale in corso nel nostro Paese e nella nostra Regione.

Anche le caratteristiche dei ceppi virali circolanti già identificate non fanno prevedere la possibilità di una epidemia influenzale di particolare gravità e diffusione";

indirizzato ai Direttori Generali - ai Direttori Sanitari - ai Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione - ai Referenti SIMI - ai Referenti per le Vaccinazioni - ai Responsabili dei SAST , delle ASL e delle ASOI della Regione Piemonte;

Evidenziata

la contemporaneità e la manifesta totale contraddittorietà dei due messaggi di livello direzionale;

Valutata

la pericolosa conseguenza pratica : il blocco per 30 giorni delle liste non urgenti degli operandi in almeno sei fondamentali settori di specialità che costituiscono larga parte delle strutture costituenti l’Ospedale S.Giovanni Bosco, deciso in base ad una semplice "previsione";

 

 

 

 

Paventata

la reiterazione della riduzione di interventi di tali fondamentali settori specialistici nel caso di eventuali, future previsioni di comparse virali sul territorio, anche in presenza di un bollettino di normalità epidemiologica da parte dell’Osservatorio Regionale;

Visto

il ridimensionamento globale in atto del numero dei posti letto ospedalieri in Torino;

Visto

il drammatico periodo di emergenza instauratosi in Città, anche a causa della situazione fallimentare dei complessi ospedalieri dell’Ordine del Mauriziano e Valdese;

 

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere quali iniziative siano attivabili a livello degli Organi Assistenziali e Sanitari responsabili al fine di garantire ai cittadini privi di alternative sul privato :

- la congrua disponibilità di posti letto ospedalieri –già ridottissimi e con lunghe liste di attesa – nella loro corretta funzionalità specialistica, senza rischi di cambio d’uso nel caso di ipotetici picchi influenzali ;

- una disponibilità di posti letto presso l’Asl 4 tale da rispondere alle esigenze territoriali di competenza senza dover paventare riduzioni della incomprimibile attività ospedaliera

plurifunzionale assegnatagli, come avvenuto nel caso sopra riferito, caratterizzato dalla sfortunata comparsa nel periodo festivo secolarmente calendarizzato di una situazione epidemiologica virale di tipo influenzale non unanimamente interpretata nella sua potenziale morbilità e consistenza da parte dei Vertici responsabili della Salute Pubblica;

- infine un sollecito riassorbimento delle liste di attesa plurispecialistiche nel caso in cui dovessero tuttora perdurare conseguenze sulle già abituali restrizioni della recettività ospedaliera globalmente considerata.

 

Giovanni AIROLA