Servizio Centrale Consiglio Comunale

 

 

2004 02035/002

 

 

C I T T À D I T O R I N O

 

INTERPELLANZA: "NUOVA RISISTEMAZIONE DI VIA MILANO, SPRECATI 11 MILIARDI DI LIRE. POSSIBILE CHE NON CI SIA NESSUN RESPONSABILE?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI VENTRIGLIA ALTEA E GHIGLIA IN DATA 17 MARZO 2004. .

I sottoscritti Consiglieri Comunali

PRESO ATTO

Che la Giunta Comunale ha deliberato nella seduta di questa mattina l’ennesima risistemazione del sedime stradale di via Milano, gravemente compromesso dall’anno scorso;

Che la sistemazione pietra non ha retto per più di 18 mesi al passaggio di mezzi pubblici pesanti, del traffico privato e degli ammaloramenti dovute alle condizioni atmosferiche;

Che sono ancora pendenti decine di richieste di risarcimento danni da parte di automobilisti che hanno denunciato sinistri dovuti in larga parte al sedime in pietra gravemente compromesso;

SOTTOLINEATO

che per la sistemazione di via Milano la Giunta aveva stanziato 11,5 miliardi di lire nel 98 (delibera n 9008/33)

 

INTERPELLANO

il sindaco e il competente assessore per sapere:

a chi debbano essere ricondotte le responsabilità del danno economico-patrimoniale riportato dalla civica amministrazione e dal contribuente torinese, costituito dallo spreco di risorse per oltre 11 miliardi di lire e da tutti i danni eventualmente liquidati ai privati e/o ai mezzi pubblici del GTT,

INTERPELLANO IN PARTICOLARE:

  1. chi sia il responsabile del procedimento per quanto riguarda il capitolato d’appalto che ha stabilito l’impiego della pietra del sedime di via Milano;
  2. quali siano i funzionari comunali e del GTT che hanno certificato la compatibilità di tale soluzione tecnica con i dati di traffico sulla via;
  3. quale sia l’impresa affidataria dei lavori;
  4. nello specifico quale sia l’importo in materia prima e ore lavoro per la posa delle pietre indicato dall’impresa appaltante nell’offerta che è risultata vincitrice,

 

 

 

 

 

 

 

INTERPELLANO INFINE PER SAPERE

se non consideri il sindaco doveroso presentare le scuse dell’Amministrazione alla città per una vicenda che testimonia, nel migliore dei casi di grave imperizia e scarsa professionalità nella elaborazione tecnica dei progetti di manutenzione del suolo.

 

 

 

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