C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "QUARTIERI PROLETARI E ATM" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE AIROLA IN DATA 19 MARZO 2003 .
Il sottoscritto Consigliere Comunale
constatati
- la situazione dei servizi periferici dell’A.T.M.;
- lo sconvolgimento delle linee per la continua apertura di nuovi cantieri in contemporanea;
- le modifiche di percorsi per tempi incredibili (vedi Via XX Settembre ) in punti nodali che interrompono più linee di collegamento essenziali fra centro e periferia;
- le frequenze dei passaggi, irregolari o rarefatti, sia dei tram che dei pullman;
- la varietà racimolata dei pullman, diversi per capienza, anno di fabbricazione – e totale inidoneità – dopo spese miliardarie e scelte sconsiderate, anche con gravi responsabilità regionali – per le esigenze pratiche dei percorsi cittadini, con punti obbligatori di salita e discesa variabili da mezzo a mezzo e quindi regolarmente non rispettati, con obliteratrici irraggiungibili per l’affollamento (ingenui residui in una patetica visione ragionieristica di qualche nucleo amministrativo avulso dal caotico vissuto cittadino);
- l’intollerabile e inaccettabile qualità e differenza di gestione del centro della città e della periferia proletaria – una volta si diceva imprudentemente "da terzo mondo" – per cui si offre un servizio di infima efficienza, usufruibile con un "biglietto politico virtuale" praticamente privo di rischi sanzionatori e libero nelle interpretazioni (comitive tumultuanti, carrozzelle, suonatori, cani da accompagnamento per spacciatori, colli di ogni tipo e dimensione);
- la densità umana dei trasportati per metro quadro di pavimento, giustificata senza tema di ridicolo dall’Azienda, ritenuta a norma di incredibile paragrafi di collaudo ministeriale, con rapporti peso/volume/superficie citati dai responsabili della ATM quando si parla di "usufruibilità" dei mezzi pubblici;
- il concetto attuale di gestione ritenuta remunerativa e sostenibile dagli esperti soltanto in base ad un rapporto tra ricavato dei biglietti /Km di percorrenza/n ° delle vetture circolanti;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore responsabile al fine di individuare le soluzioni urgentissime richieste dallo stato attuale dei servizi pubblici ATM atte a rimediare:
- alla gravissima carenza del numero dei mezzi su ruota o rotaia, i cui percorsi vengono profondamente alterati da cantieri la cui attività si protrarrà per moltissimi mesi, con insostenibili punte in particolari fasce orarie ed in particolari aree cittadine dal centro alla periferia
- al proibitivo uso di tali mezzi : oggi la loro usufruibilità è praticamente negata alla famiglie, alle persone anziane, ai disabili;
- alla mancanza di sicurezza, poiché le misure propagandate risultano di sola mera propaganda, adottando a bordo e sulle linee più a rischio tecnologie in grado di monitorare ogni situazione al fine di assicurare interventi efficaci in tempo reale a salvaguardia dei passeggeri e dei conducenti, ponendo rimedio ad un crescendo di scippi, discussioni violente, episodi di teppismo, minacce su persone anziane che le vittime non denunciano nemmeno più, con buona pace delle statistiche ufficiali;
- alla disinfezione adeguata dei mezzi di trasporto, alla pulizia dei punti di sosta sulle banchine;
- alla sistemazione di adeguati punti di sostegno nella zona di salita e discesa dei mezzi, pericolosamente mancanti, soprattutto in quelli di più recente acquisizione, anche in considerazione dello stile di guida messo a rischio da condizioni di traffico quanto mai difficili e imprevedibili;
- alla ingiustizia sociale gravissima, inaccettabile nella tradizione di una Torino ormai virtuale, derivante dall’obbligo di pagamento di un biglietto per una parte della popolazione soltanto, chiamata a rimediare da sola all’intero deficit aziendale, in alcune aree cittadine soltanto e in certe fasce orarie soltanto;
- all’aumento ingiustificabile del biglietto, abbinato alla ormai settimanale, contestatissima ordinanza adottata dalle amministrazioni comunale di destra e di sinistra (con adeguato terrorismo ambientale) delle targhe alterne e con il blocco illegale di una tipologia di macchine, più proletarie, considerate impure e inabili in certi giorni, ma tassate a tempo pieno secondo gli imperiali codici dell’Imperatore Vespasiano utilissimi oggi più che mai alle multinazionali dell’auto ed alle compagnie assicurative e finanziarie ad esse collegate e trasfuse;
- al blocco del transito nelle zone privilegiate ed all’aumento dei costi di parcheggio;
- alla mancata valutazione della reale entità e distribuzione del flusso dei passeggeri dalle zone periferiche a quelle centrali, delle fasce orarie, del numero, tipologia, idoneità dei mezzi su gomma o rotaia impiegati – da uniformarsi almeno nelle prestazioni e da adeguare alle urgentissime emergenze di servizio;
- all’elevato costo del biglietto che va riportato, controcorrente, democraticamente e senza pericolose discriminazioni ad una valutazione pratica di facile esigibilità, a non più di mezzo euro;
- al deficitario bilancio "spese per controlli e recupero multe" oltretutto costantemente a rischio per gli operatori nell’attuale stile di gestione dell’Azienda.
Giovanni AIROLA