Servizio Centrale Consiglio Comunale

 

 

 

2009 01785/002

 

 

 

C I T T À  D I  T O R I N O

 

 

INTERPELLANZA: "LA SCANDALOSA ODISSEA DELLA DIGA MICHELOTTI: SEI SMOTTAMENTI, DUE MESI DI RITARDO, 544 MILA EURO IN PIÙ E AREA DI CANTIERE TRASFORMATA IN LUOGO DI SVAGO?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI RAVELLO E GHIGLIA IN DATA 2 APRILE 2009.

 

          I sottoscritti Consiglieri Comunali, 

 

PREMESSO

 

che a seguito di gara ad asta pubblica del 12 settembre 2007, alla S.I.S.E.A. S.p.A. sono stati aggiudicati i lavori di manutenzione straordinaria della Diga Michelotti sul fiume Po per un importo di 1.580.674,65 Euro;

 

CONSTATATO CHE

 

-        dall'inizio dei lavori, in almeno 6 occasioni (la più recente in data odierna) e successivamente ad eventi atmosferici non straordinari, l'innalzamento del livello dell'acqua ha compromesso gli interventi sino a quel momento eseguiti e grandi quantità di materiali terrosi e lapidei sono stati portati via lungo il corso del fiume con il rischio che ciò abbia comportato danni al suo ecosistema;

-        i continui danneggiamenti hanno reso necessaria l'adozione di due varianti migliorative, la proroga di 60 giorni dei termini contrattuali e l'inserimento di nuove opere nel progetto per un importo di Euro 544.073,20 che porta l'ammontare complessivo dei lavori a Euro 2.124.748,30;

-        come si evince chiaramente dall'immagine pubblicata su La Stampa del 31 marzo 2009 (all. 1 - n.              ), l'area di cantiere risultava accessibile a personale non autorizzato ed il terrapieno adiacente alla diga è stato utilizzato come area di svago e passeggio;

 

CONSIDERATO CHE

 

-        le varianti, i ritardi, le opere ed i costi aggiuntivi potrebbero essere conseguenza di un'errata programmazione dei lavori e di gravi errori di progettazione;

-        l'accesso di personale non autorizzato all'area di cantiere potrebbe essere conseguenza della mancata applicazione da parte della ditta appaltatrice delle norme contenute nel Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008);

-          l'inosservanza delle norme sopra citate e l'assenza di adeguate recinzioni dell'area di cantiere costituiscono motivo per l'applicazione di sanzioni pecuniarie e per la sospensione dei lavori fino alla regolarizzazione;

-        nella mattinata di giovedì 19 marzo, l'Assessore Sestero e l'Ing. Burdizzo, in occasione di un incontro con alcuni dei cittadini sottoscrittori di un esposto presentato al Comune, avrebbero negato che fossero state predisposte varianti suppletive o migliorative al progetto ed hanno smentito le notizie riguardanti ulteriori interventi onerosi a carico dell'Amministrazione;           

 

INTERPELLANO 

 

Il Sindaco e gli Assessori competenti al fine di sapere:

1)      se sia stata fatta, dalla consegna dei lavori ad oggi, una verifica circa il rispetto del Testo Unico della Sicurezza sui luoghi di lavoro (Decreto Legislativo 81/2008);

2)      come sia possibile che, come da documentazione allegata, l'area di cantiere fosse accessibile al pubblico, di chi sia la responsabilità e quali provvedimenti si intenda prendere nei confronti dell'impresa appaltatrice per garantire l'incolumità dei cittadini e delle maestranze;

3)      a carico di chi ed attraverso quali interventi sia previsto il recupero degli inerti e del materiale terroso e lapideo trasportato a valle dalla corrente in seguito alle precipitazioni atmosferiche;

4)      secondo quali i criteri per la consegna lavori sia stata individuata la data del 17 gennaio 2008, in piena stagione nevosa ed in prossimità della stagione piovosa, e se non siano state prese in opportuna considerazione le variabili metereologiche;

5)      per quale ragione ai cittadini ricevuti il 19 marzo u.s. presso gli uffici dell'Assessorato alla Viabilità e ai Trasporti l'Assessore Sestero e l'Ing. Burdizzo non abbiano fornito chiarimenti circa la predisposizione delle varianti migliorative e l'inserimento delle nuove opere;

6)      per quale ragione i nuovi interventi previsti dall'Amministrazione non siano stati inseriti nel progetto originario ed abbiano comportato un aggravio dei costi a carico della Città;

7)      per quali ragioni sia stata concessa alla ditta appaltatrice una proroga dei termini contrattuali;

8)      per conoscere nel dettaglio il cronoprogramma dei lavori e per avere copia del progetto originario e delle successive modifiche.    

 

F.to: Roberto Ravello

Agostino Ghiglia