Servizio Centrale Consiglio Comunale |
|
|
C
I T T À D I T O R I N O
La sottoscritta Consigliera Comunale,
- da
notizie diffuse sugli organi di stampa i tanto onerosi parcheggi sotterranei
del centro città, quelli che estendono sotto piazza San Carlo e sotto via Roma,
solo in casi eccezionali riescono a raggiungere un massimo del 36% della
capienza totale, ma per la maggior parte del tempo sono desolatamente vuoti;
- a
causa di tale scarsa fruizione da parte dei torinesi il gestore della
struttura, l'Aci, invoca un intervento del Comune per evitare la bancarotta;
CONSIDERATO CHE
- tra
le soluzioni suggerite dall'Aci per incentivare l'utilizzo dei posteggi
sotterranei vi sarebbe quella di eliminare del tutto la possibilità di lasciare
l'auto in superficie;
- il
fallimento di questi parcheggi sotterranei centrali, fortemente voluti
dall'Amministrazione Chiamparino, pare sommarsi a quello dei parcheggi
d'interscambio Caio Mario e Stura;
- in
una situazione di bilancio che più volte ha lamentato la necessità di tagliare
gli investimenti, causa le ristrettezze economiche del Comune, la politica che
ha portato alla realizzazione di tante e onerose opere non pare sia stata la
migliore possibile;
Il Sindaco e
l'Assessore competente per conoscere:
1) quanti
sono stati i parcheggi pubblici, sotterranei e in superficie, realizzati
dall'Amministrazione Comunale negli ultimi sette anni e quali sono stati i
costi che il Comune di Torino ha dovuto sostenere per realizzarli
(singolarmente e totali);
2) quale
sia stata la reale resa di tali strutture in termini di fruizione (ossia il
numero di vetture che vi sono state parcheggiate in rapporto con la capienza) e
in termini di introiti;
3) se
nel caso specifico dei parcheggi sotterranei del centro città non sia meglio
pensare a una riduzione della salatissima tariffa oraria oggi praticata, per
incentivare il loro utilizzo da parte dei privati, anziché praticare la strada
del totale divieto di sosta in superficie;
4) che
tipo di interventi questo Comune abbia intenzione di mettere in campo affinché
tali strutture, soprattutto quelle che in modo più evidente hanno dato pessimi
risultati in termini di resa, non si tramutino in un boomerang che oltre ad
aver pesato in modo significativo sulle casse municipali, possano portare alla
bancarotta coloro che le hanno avute in gestione.
Alberto Goffi