C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "DALLE PARI OPPORTUNITA' ALL'ATTACCO ALLA FAMIGLIA" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI VENTRIGLIA, GHIGLIA, GALASSO, LONERO E RAVELLO IN DATA 6 MARZO 2007.
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
PRESA VISIONE
della campagna promozionale "2007: anno della pari opportunità … Anche a casa - piùtempoperfareipapà";
RILEVATO CHE
- i linguaggi grafici adottati, ritraendo alcuni papà travestiti da cosiddetti "mammi", ovvero intenti a lavori domestici in chiave evidentemente diminutiva, se applicati alle figure femminili sarebbero giustamente considerati indelicate manifestazioni di maschilismo;
- la campagna grafica non è indirizzata a valorizzare gli aspetti positivi dell’esercizio del munus tipico della figura paterna, ma propone quasi un rovesciamento provocatorio degli stereotipi socialmente meno accettati;
- la campagna si è ben guardata dall’affrontare le vere emergenze nel campo delle pari opportunità, cominciando dalle violenze sulle donne immigrate cui le famiglie di appartenenza non perdonano di essersi occidentalizzati;
- più che una valorizzazione del concetto di famiglia equilibrata, ove viga una condivisione di oneri e responsabilità così come stabilito dal nostro diritto di famiglia, pare di notare attraverso questo rovesciamento per immagini un attacco alla famiglia e in particolare alla figura maschile e paterna, indispensabile ad uno sviluppo emotivo equilibrato dei figli;
SOTTOLINEATO
che tale campagna, per la prima volta, trasferisce il messaggio dalle pari opportunità e dai diritti della donna alla categoria più generale della propaganda a favore delle cosiddette famiglie alternative, al centro dell’agenda del movimento gay & lesbian;
INTERPELLANO
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
- quale sia stata la procedura di gara adottata per la selezione di questa campagna e quali ne siano stati i costi, con corrispettive imputazioni ai capitoli di bilancio;
- se questo nuovo taglio interpretativo delle pari opportunità intese come attacco alla famiglia naturale attraverso la emasculazione e ridicolizzazione della figura maschile consegua ad un preciso imput imposto dalla Giunta ovvero riveli una curiosa coincidenza di visione della società e dei suoi cambiamenti tra committenza e affidatari;
- se la presenza tra gli assessori coinvolti di esponenti politici che praticano militanza attiva nel movimento gay e si sono particolarmente impegnati nell’organizzazione del gay pride a Torino sia estranea a questa nuova visione della comunicazione istituzionale in tema di famiglia.
F.to: Ferdinando Ventriglia
Agostino Ghiglia
Ennio Galasso
Giuseppe Lonero
Roberto Ravello