C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "QUARTIERI IN MANO ALLA MALAVITA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE AIROLA IN DATA 13 FEBBRAIO 2004 .
Il sottoscritto Consigliere Comunale
constatato
- che si susseguono ininterrotti, gravissimi episodi di criminalità e illegalità nei quartieri cittadini, dai delitti alle rapine, dalle irruzioni in negozi affollati di clienti, farmacie comprese, al sequestro violento di auto ai semafori;
- che bande di delinquenti percorrono strade e giardini in attività di spaccio di droga a qualsiasi ora del giorno e della sera, manovrando bottiglie rotte e bastoni, e travolgendo con violente zuffe sui marciapiedi i malcapitati passanti e le famiglie con bambini, la cui sicurezza fisica è affidata puramente al caso;
- che le bande criminali sono costituite da extracomunitari, provenienti da area magrebina, e recentemente, con forte incremento, da paesi dell’est;
- che i negozi anticipano addirittura l’orario di chiusura serale per non aumentare i rischi di rapine ormai commesse in serie, e che le famiglie residenti sono costrette ad un forzato coprifuoco;
preso atto
- che la cittadinanza non sa più a quali Autorità rivolgersi per ottenere il ristabilimento dell’ordine nei quartieri, essendo tutto aleatorio, non percependo interventi sostanziali ed efficaci né con appelli a livello governativo, né con appelli alle Autorità locali e constatando che i solleciti interventi volanti delle Forze dell’Ordine non modificano che di poche ore i problemi di immediata sicurezza denunciati;
- che finora il continuo rimpallo di responsabilità politiche ed istituzionali, locali e romane, tradotte in carenza di mezzi, impediscono di affrontare i problemi di intervento pratico e che le interpretazioni ideologiche, a certi livelli di teorica responsabilità, vanificano l’applicazione delle Leggi in vigore in tema di sicurezza ed interferiscono nell’attuazione di interventi organizzativi sul territorio;
INTERPELLA
Il Sindaco, quale Autorità di riferimento istituzionale, al fine di ottenere una risposta alle seguenti ricorrenti domande dei suoi concittadini :
- come sia possibile che la malavita alberghi ormai stabilmente nei nostri quartieri, pur identificata ed identificabile;
- quali ostacoli si oppongano e da parte di quali settori di governo cittadino e sovracittadino – poiché è a tutti evidente che le responsabilità non sono assolutamente limitate alle possibili iniziative del Sindaco – alla identificazione ed espulsione - o comunque a certezza di pena dei soggetti dediti soltanto alle facili e impunite attività delinquenziali pullulanti in forma ormai stabilizzata;
- come possa succedere che, con la disponibilità di ben precise Leggi adeguate alla realtà quotidiana, dopo il sempre tempestivo ed encomiabile intervento delle Forze dell'Ordine, si debba assistere al quasi immediato riciclaggio dei delinquenti fermati, liberi di ricominciare nella stessa zona ogni volta più arroganti e violenti, certi di una immunità inimmaginabile nei loro paesi di origine ( suggerimento spontaneo alle nostre Autorità romane nei loro colloqui con le Autorità consolari o governative magrebine);
- infine se le Autorità responsabili debbano attendere fatti criminosi fino a conseguenze irreparabili per qualche vittima incolpevole per poter garantire, nell’eterno rimpallo di incomprensibili rilanci di responsabilità fra interpretazioni di magistrati, disposizioni del Governo centrale e interventi locali, misure di elementare sicurezza e condizioni di vivere civile finora inutilmente invocate dalla cittadinanza.
Giovanni AIROLA