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Torino, 15 febbraio 2002

 

 

I N T E R P E L L A N Z A

 

 

Oggetto: Vendita della UTET

 

 

I sottoscritti Consiglieri Comunali

PREMESSO:

che, come si è appreso da fonti giornalistiche, confermate dall’attuale proprietà (famiglie Merlini e Losana ed un gruppo di banche) che la UTET (Unione Tipografica – Editrice Torinese) sta per essere ceduta, nel suo pacchetto di maggioranza, ad un gruppo milanese identificato nella De Agostini Editrice o in alternativa alla Bruno Mondadori.

CONSTATATO:

che questa vendita verrebbe ad aggiungersi al disastroso quadro di lontane e recenti dismissioni di attività e strutture direzionali nell’area torinese (SEAT, UNICREDITO, TELECOM, solo per citare le ultime), con relative gravi perdite occupazionali.

SOTTOLINEANDO:

che la UTET è la più antica Casa Editrice Italiana, con oltre duecento anni di attività e che per i suoi titoli collabora al meglio della cultura italiana e piemontese e che del gruppo fanno parte anche storiche Case Editrici piemontesi quali la Petrini e la Paravia.

RILEVANDO:

che i dipendenti del gruppo in Piemonte sono oltre 450, con l’aggiunta di più di 180 agenzie capillarmente diffuse sul territorio nazionale, con oltre 2500 addetti.

 

INTERPELLANO

 

il Sindaco e l’Assessore competente

per sapere:

  1. Quali iniziative l’amministrazione intenda adottare per scongiurare trasferimenti di attività e/o tagli ai livelli di occupazione
  2. Se si intendono attivare energie finanziarie e culturali allo scopo di offrire una possibile alternativa di vendita, incoraggiando allo scopo imprenditori e gruppi bancari legati alla nostra realtà territoriale
  3. Quale livello di attenzione si intenda tenere in questa vicenda che, nel caso di esito negativo, rappresenterebbe un ennesimo gravissimo depauperamento del patrimonio culturale ed imprenditoriale della nostra città.

 

Walter ALTEA Ferdinando VENTRIGLIA Agostino GHIGLIA