Servizio Centrale Consiglio Comunale

 

 

2008 00991/002

 

 

C I T T À D I T O R I N O

 

INTERPELLANZA: "AZIONI VESSATORIE E DI MALTRATTAMENTO VERSO GLI ANIMALI OSPITI DEL RIFUGIO PER ANIMALI DELL'ENPA TORINO IN VIA GERMAGNANO. PROBLEMI DI SICUREZZA PUBBLICA E SITUAZIONE DI DEGRADO AMBIENTALE DELL'AREA CIRCOSTANTE" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE FERRARIS IN DATA 20 FEBBRAIO 2008.

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

- il rifugio per animali dell'ENPA di Torino in via Germagnano n. 8 ha una presenza pluriennale sul territorio cittadino e svolge, insieme al Canile Municipale, l'importante funzione -dalla quale una società civilmente evoluta non può prescindere- di protezione, ospitalità, cura, custodia e ricollocazione di animali domestici abbandonati, perlopiù cani e gatti, avvalendosi in questa sua attività dell'opera di numerosi volontari;

- nel passato l'attività dell'ENPA si è svolta senza alcun ostacolo o criticità, conquistandosi il consenso dell'opinione pubblica;

- il predetto rifugio dell'ENPA, come è stato riportato da notizie di cronaca sui mezzi di informazione locale, a partire dal febbraio 2007 e poi ancora con altri episodi successivi, sino al più recente verificatosi il 25 gennaio u.s., è stato l'obiettivo, ufficialmente ad opera di ignoti, di incursioni con effrazione nel corso delle quali oltre al furto di numerose attrezzature, beni, strumenti e oggetti, sono stati causati danni consistenti alla struttura (lesioni alla recinzione e scardinamento della porta di sicurezza) ed al suo contenuto, e sono stati effettuati atti vandalici quali ad esempio lo spargimento all'interno dei locali di schiuma degli estintori, arrecando volutamente danni di devastazione;

- in tali incursioni, con azioni ancora più gravi ed intollerabili delle precedenti, gli animali ospiti del rifugio sono stati maltrattati ignobilmente ed in un caso eccezionale anche feriti;

- come è stato riportato da notizie di cronaca, nell'ultimo tentativo di furto, essendo lo stesso andato a vuoto in quanto i mezzi di sicurezza e protezione della struttura hanno resistito, i malfattori hanno sfogato la loro rabbia e delusione sugli animali, contro i quali hanno scaricato il contenuto di tutti gli estintori che hanno trovato, terrorizzando inutilmente i poveri animali incapaci di difendersi;

- sono continui gli episodi vessatori e di inciviltà, anche di carattere offensivo, messe in atto nei confronti del Rifugio per animali, ad opera, come viene riferito da svariate fonti e da organi di informazione locale, di appartenenti al vicino campo nomadi, e che i volontari dell'ENPA devono giornalmente subire loro malgrado, rimanendo molto intimoriti, soprattutto perché tali azioni destano preoccupazione per l'incolumità degli animali che sono divenuti bersaglio di sevizie;

- la situazione di tensione ha causato una forte diminuzione del numero di volontari che operano nella struttura (nell'ultimo anno da 700 a poco più di 300 unità), con un grave disagio e pregiudizio delle funzioni svolte a sostegno degli animali;

- l'area esterna circostante risulta molto degradata e viene usata come discarica abusiva di rifiuti o deposito di rottami e automezzi, che ne intralciano il passaggio pedonale;

- sembra esistere una situazione di cattivi rapporti di vicinato con il campo nomadi, che una diffusa opinione pubblica presente in zona, oltre alle notizie di cronaca, pare porre all'origine dei fatti che si sono verificati e delle azioni avvenute contro gli animali, senza che tuttavia siano state verificate e provate responsabilità di tale genere;

CONSIDERATO CHE

- l'obbligo e il dovere di tutela, protezione e cura del benessere degli animali discendono da disposizioni legislative e norme regolamentari le quali demandano al Sindaco la funzione di adottare i provvedimenti specifici che ne consentano l'applicazione e il compito di vigilanza sulla osservanza delle norme stesse;

- il rispetto degli animali e l'attenzione per la loro tutela, cura e custodia sono un'espressione di civiltà che sempre più si va diffondendo, ancor più nei confronti degli animali domestici;

- gli appelli promossi alla Città da parte della Sezione torinese dell'ENPA per un intervento orientato ad individuare una soluzione concreta del problema, non hanno avuto sinora seguito e sono rimasti inascoltati;

- le pubbliche istituzioni per la loro funzione di utilità collettiva hanno il dovere e l'obbligo morale di favorire, diffondendolo, un atteggiamento e un sentimento di rispetto verso la condizione animale e di sostenere gli enti che offrono la loro opera a tutela del benessere degli animali;

- è dovere, non solo morale, dell'ente pubblico locale adottare ogni accorgimento possibile per eliminare, laddove esiste, il pericolo per l'incolumità degli animali, anche qualora si trattasse solo di una potenziale minaccia;

- l'area circostante, scarsamente illuminata, versa in condizioni oltremodo degradate e viene tollerato il suo uso come discarica di rifiuti e deposito di rottami;

- sulla zona non viene svolta una sufficiente attività di vigilanza e risulta pertanto poco sicura ed alla mercé di malintenzionati, liberi di agire indisturbati, come si è avuto riscontro dai fatti sopra richiamati;

INTERPELLA

Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:

1) se sia intenzione accogliere la richiesta di incontro formulata dal Presidente dell'ENPA Sezione di Torino;

2) quale tipi di interventi ed iniziative si preveda di mettere in atto e per risolvere in maniera concreta questo problema e, in particolare, come e con quali mezzi si intenda proteggere gli animali ospiti del Rifugio ENPA da ulteriori eventuali e probabili atti di maltrattamento e lesione della loro integrità fisica;

3) se non sia possibile ed opportuno provvedere ad effettuare in modo completo e definitivo la chiusura dei cancelli e la perimetrazione del terreno adiacente, con la realizzazione di una recinzione che non consenta facili violazioni di proprietà;

4) se si intenda recuperare il degrado dell'area procedendo all'asfaltatura del manto stradale, attualmente sterrato, che da via Germagnano porta al rifugio ENPA e alla rimozione dei rifiuti e rottami che vengono depositati con regolarità su suolo pubblico, con contestuale opera di repressione di tali comportamenti;

5) quale sia la situazione del vicino campo nomadi e se nel suo seno esistano problemi di particolare rilevanza e gravità anche in considerazione della problematica sopra evidenziata;

6) quali azioni di verifica e di sensibilizzazione si intendono adottare per la promozione del rispetto degli animali e, nello specifico, per l'attività del Rifugio ENPA;

7) in quali termini e con quale frequenza l'area è sottoposta alla vigilanza del Corpo di Polizia Municipale e delle Forze dell'Ordine;

8) se si sia avuta conoscenza della situazione sin dal suo primo verificarsi e quali siano i motivi per cui sinora l'Amministrazione Comunale non è potuta intervenire, permettendo ai malintenzionati la concreta possibilità di reiterare le azioni vessatorie dirette al Rifugio ENPA ed ai suoi ospiti;

9) se, preso atto della disponibilità dell'ENPA a trasferire il Rifugio per animali in un'altra sede purché nell'ambito del Comune di Torino, non si ravvisi infine l'opportunità, quale soluzione definitiva, di prendere in esame la proposta di individuare e reperire una diversa area, idonea ad una nuova collocazione della sede del rifugio, di cui concedere la piena disponibilità all'ENPA ed offrire ogni possibile forma di collaborazione e sostegno della Città nella realizzazione dell'operazione di trasferimento e riapertura del Rifugio per animali.

F.to: Giovanni Maria Ferraris