C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "CASE AGLI AUTOCTONI : QUANTI ESCLUSI?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE AIROLA IN DATA 3 FEBBRAIO 2006.
Il sottoscritto Consigliere Comunale
preso atto
- della drammatica situazione abitativa denunciata da un elevato numero di famiglie o singoli italiani da anni in lista di attesa per l’assegnazione di una abitazione nell’area comunale torinese;
- della difficoltà crescente per le giovani coppie italiane di costituire un nuovo nucleo famigliare, nella precarietà di una attività lavorativa;
- dei non infrequenti casi in cui giovani italiani, conviventi con i nonni, raggiunti i 18 anni di età, si vedono inesorabilmente sfrattati in seguito alla morte dei parenti titolari del contratto di affitto;
considerato
- che la politica della casa dovrebbe costituire uno dei cardini del programma amministrativo di una città, riferimento sicuro per ogni fascia di età dei suoi abitanti autoctoni, oltre che giusto traguardo per chi, in seconda istanza, ne prenderà residenza con un regolare lavoro;
INTERPELLA
il Sindaco e l’Assessore competente al fine di sapere :
- come sia costituita, in questo momento, la lista di attesa per l’assegnazione di un alloggio in qualsiasi forma di sostegno comunale;
- quale sia la prospettiva di possibile sistemazione per gli italiani residenti, in lista di attesa :
- visto la pletora di richieste che aumenta sia con la crescente (e non casuale) partecipazione ai bandi di una sempre più incontrollata immigrazione;
- visti anche i criteri di commistione di residenti e immigrati cui per varie ragioni vengono assegnati punteggi ormai irraggiungibili per i residenti italiani;
- quale proiezione di soluzione possa dare l’Autorità comunale per tutti gli italiani, residenti, che abbiano fatto domanda e che, penalizzati da una graduatoria decisa da questa Amministrazione stessa, attendono da troppi anni una lecita soluzione ai loro problemi abitativi;
- se questa Amministrazione è in grado di quantificare e giustificare la percentuale di cittadini italiani residenti nel Comune di Torino, che verranno inesorabilmente esclusi da una assegnazione conclusiva, stante la dinamica e la imprevedibile composizione della lista di attesa in mano al competente Assessorato;
- quale iniziative infine il Sindaco e la Giunta intendano intraprendere in sinergia sia con il Sistema Bancario - presente in ogni Fondazione, erogatore di mutui, che opera con pieno profitto in questa Città in ogni forma di interventi di cooperazione e sostegno anche per opere socialmente marginali e non indispensabili come il settore abitativo - sia con gli Organi competenti regionali e provinciali, al fine di impostare una concreta politica atta a portare a soluzione il fondamentale problema sociale di una casa per gli Italiani residenti in Torino, ora inclusi nelle nicchie emarginate della lista di attesa solo per vedersi inesorabilmente e progressivamente risospinti al fondo da un programma politico desertificante per la nostra collettività valutata evidentemente in progressivo declino.
Giovanni AIROLA