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C I T T À D I T O R I N O
I sottoscritti Consiglieri Comunali
PRESO ATTO
Delle notizie di stampa, rimbalzate dagli Stati Uniti, dove l’autorevole Wall Street Journal riferisce sulle indagini del FBI che hanno ricostruito la presenza e le attività di terroristi islamici in Torino e particolarmente dell’egiziano Misbah Hassanyn’Azab, attualmente latitante, ritenuto dagli investigatori coinvolto direttamente nei sanguinosi attentati alle ambasciate Usa di Nairobi e Dar-es-Salaam e in quello a Tirana, organizzato sembrerebbe a partire dall’Italia;
RILEVATO
Che il suddetto terrorista viene ritenuto dagli inquirenti in stretto collegamento con figure chiave della rete di Bin Laden, come Mohamed Zammar o l’ex Imam della famigerata moschea milanese di via Quaranta, probabilmente caduto combattendo nelle milizie dei talebani afghani;
CON RIFERIMENTO
Ad una precedente interpellanza del gruppo di Alleanza Nazionale (n. 7945 del 28/9/01 dal titolo "terroristi con la carta di identità"), con la quale si richiedevano garanzie rispetto ai rischi di infiltrazione di terroristi tra gli stranieri ritenuti insospettabili, interpellanza che è rimasta in gran parte inevasa;
SOTTOLINEATO CON GRANDE PREOCCUPAZIONE
rilevato in particolare:
a) Viene indicato, in un’intervista a "Repubblica", da Magdi Allam, definito da autorevoli organi di stampa l’"ambasciatore" di Bin Laden in Italia, come responsabile del reclutamento di cittadini marocchini, che sarebbero stati indirizzati verso i campi di addestramento per terroristi (cfr. precedente interpellanza del gruppo di AN del 7910 del 20/10/02);
- Che due terroristi talebani attualmente detenuti nella base dedicata di Guantanamo risultano essere stati frequentatori della moschea di Bouchta;
RILEVATO PERTANTO
Che vi sono rischi concreti, confermati dalle indagini perseguite dal FBI e dalla nostra polizia, che pericolosi terroristi internazionali trovino ricetto, alloggio e copertura presso complici insospettabili tra le comunità di immigrati, grazie anche alla copertura offerta da piccole società ovvero da associazioni dai sedicenti fini di volontariato e assistenza, spesso legate alle moschee;
Per sapere:
1) Quali verifiche abbia attivato la Civica Amministrazione circa l’affidabilità e la lealtà alle nostre istituzioni di quei cittadini extracomunitari che a vario titolo collaborano con la città, considerando che lo stesso Imam Bouchta, prima di fare la tournée dei talk show italiani parlando in favore di Bin Laden, era ritenuto "interlocutore affidabile" e addirittura curava corsi di formazione alla Polizia Municipale;
2) Se, prima di assumere direttamente cittadini provenienti dai Paesi ritenuti "a rischio", affidare loro incarichi professionali o anche riconoscere titolarità e rappresentatività nei processi di governance e di negoziazione dei provvedimenti amministrativi sul territorio, non intenda adottare quelle necessarie cautele, del resto già praticate attualmente negli Stati Uniti e in Gran Bretagna;
INTERPELLANO INOLTRE
- Se non ritenga indifferibile un provvedimento cautelativo di chiusura dei locali di via Cottolengo, adibiti ufficialmente a moschea e in realtà utilizzata come centro di finanziamento e di reclutamento del radicalismo islamico, ai sensi dell’Art. 54 T.U. sugli EE.LL. (Dlgs. 267/2000) che riconosce direttamente al Sindaco la facoltà di emanare ordinanze urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità pubblica;
- Considerata anche la polemica sul traffico di armi sollevata dall’inchiesta di "Striscia", con quali modalità l’Amministrazione stia collaborando con le Forze dell’Ordine alle attività di prevenzione e contrasto dell’infiltrazione terroristica tra le comunità straniere, e più in specifico quali siano le determinazioni in tal senso assunte dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza.
Ferdinando VENTRIGLIA Walter ALTEA Agostino GHIGLIA