Servizio Centrale Consiglio Comunale

 

 

2003 00698/002

 

 

C I T T À D I T O R I N O

 

INTERPELLANZA: "TERRORISTI ISLAMICI A TORINO. CHIUSURA DEI LOCALI DI VIA COTTOLENGO; CONTROLLO SUI CITTADINI STRANIERI CHE "COLLABORANO" CON IL COMUNE." PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VENTRIGLIA, ALTEA E GHIGLIA IN DATA 3 FEBBRAIO 2003. .

I sottoscritti Consiglieri Comunali

PRESO ATTO

Delle notizie di stampa, rimbalzate dagli Stati Uniti, dove l’autorevole Wall Street Journal riferisce sulle indagini del FBI che hanno ricostruito la presenza e le attività di terroristi islamici in Torino e particolarmente dell’egiziano Misbah Hassanyn’Azab, attualmente latitante, ritenuto dagli investigatori coinvolto direttamente nei sanguinosi attentati alle ambasciate Usa di Nairobi e Dar-es-Salaam e in quello a Tirana, organizzato sembrerebbe a partire dall’Italia;

RILEVATO

Che il suddetto terrorista viene ritenuto dagli inquirenti in stretto collegamento con figure chiave della rete di Bin Laden, come Mohamed Zammar o l’ex Imam della famigerata moschea milanese di via Quaranta, probabilmente caduto combattendo nelle milizie dei talebani afghani;

CON RIFERIMENTO

Ad una precedente interpellanza del gruppo di Alleanza Nazionale (n. 7945 del 28/9/01 dal titolo "terroristi con la carta di identità"), con la quale si richiedevano garanzie rispetto ai rischi di infiltrazione di terroristi tra gli stranieri ritenuti insospettabili, interpellanza che è rimasta in gran parte inevasa;

SOTTOLINEATO CON GRANDE PREOCCUPAZIONE

rilevato in particolare:

 

 

 

 

 

 

 

a) Viene indicato, in un’intervista a "Repubblica", da Magdi Allam, definito da autorevoli organi di stampa l’"ambasciatore" di Bin Laden in Italia, come responsabile del reclutamento di cittadini marocchini, che sarebbero stati indirizzati verso i campi di addestramento per terroristi (cfr. precedente interpellanza del gruppo di AN del 7910 del 20/10/02);

  1. Nel rapporto di intelligence trasmesso alla procura torinese, frutto della cooperazione tra Antiterrorismo italiana e Fbi, viene indicato come animatore di una palestra di radicalismo nella sua moschea di v. Cottolengo, che costituisce anche un "nodo logistico e finanziario", dove "si raccolgono fondi e si reclutano volontari per il fronte ceceno": Si rileva anche che il Bouchta denuncia "contatti sensibili a Milano" (presumibilmente nella moschea di viale Jenner, già oggetto di tre filoni di indagini con numerosi arresti) e che la sua abitazione "è un porto di mare" dove "passa di tutto";
  2. Risulta aver organizzato un viaggio in Irak, finanziato da misteriosi benefattori, viaggio evidentemente non troppo sgradito alle autorità locali, considerato che ottenere un visto per un Paese in stato di guerra, soggetto ad embargo internazionale, non è certo alla portata di tutti;
  3. Si era già segnalato per i suoi collegamenti con il movimento estremista palestinese Hamas, avendo organizzato una adunata presso Torino Esposizioni, nel corso della quale sarebbe stato proiettato un messaggio dello sceicco Yassine, allo scopo di raccogliere finanziamenti per la guerriglia e il terrorismo nei Territori;

- Che due terroristi talebani attualmente detenuti nella base dedicata di Guantanamo risultano essere stati frequentatori della moschea di Bouchta;

RILEVATO PERTANTO

Che vi sono rischi concreti, confermati dalle indagini perseguite dal FBI e dalla nostra polizia, che pericolosi terroristi internazionali trovino ricetto, alloggio e copertura presso complici insospettabili tra le comunità di immigrati, grazie anche alla copertura offerta da piccole società ovvero da associazioni dai sedicenti fini di volontariato e assistenza, spesso legate alle moschee;

 

 

INTERPELLANO

Per sapere:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1) Quali verifiche abbia attivato la Civica Amministrazione circa l’affidabilità e la lealtà alle nostre istituzioni di quei cittadini extracomunitari che a vario titolo collaborano con la città, considerando che lo stesso Imam Bouchta, prima di fare la tournée dei talk show italiani parlando in favore di Bin Laden, era ritenuto "interlocutore affidabile" e addirittura curava corsi di formazione alla Polizia Municipale;

2) Se, prima di assumere direttamente cittadini provenienti dai Paesi ritenuti "a rischio", affidare loro incarichi professionali o anche riconoscere titolarità e rappresentatività nei processi di governance e di negoziazione dei provvedimenti amministrativi sul territorio, non intenda adottare quelle necessarie cautele, del resto già praticate attualmente negli Stati Uniti e in Gran Bretagna;

 

INTERPELLANO INOLTRE

 

- Se non ritenga indifferibile un provvedimento cautelativo di chiusura dei locali di via Cottolengo, adibiti ufficialmente a moschea e in realtà utilizzata come centro di finanziamento e di reclutamento del radicalismo islamico, ai sensi dell’Art. 54 T.U. sugli EE.LL. (Dlgs. 267/2000) che riconosce direttamente al Sindaco la facoltà di emanare ordinanze urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità pubblica;

- Considerata anche la polemica sul traffico di armi sollevata dall’inchiesta di "Striscia", con quali modalità l’Amministrazione stia collaborando con le Forze dell’Ordine alle attività di prevenzione e contrasto dell’infiltrazione terroristica tra le comunità straniere, e più in specifico quali siano le determinazioni in tal senso assunte dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza.

 

 

 

Ferdinando VENTRIGLIA Walter ALTEA Agostino GHIGLIA