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C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "RIDUZIONE DEL NUMERO DI PRESTAZIONI DI IVG ALL'OSPEDALE MAURIZIANO" PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA COMUNALE PROVERA IN DATA 30 GENNAIO 2004 .
La sottoscritta Consigliera Comunale
preso atto che l’Ospedale Mauriziano è stato individuato come riferimento per i Consultori familiari dell’ASL 1 – Distretti 1 e 8 - (via San Secondo 29 bis, via Petitti 24) caratterizzati dal più alto afflusso di utenza femminile richiedente tale tipologia di prestazione stante la loro ubicazione in quartieri connotati da problematiche di particolare rilevanza sociale (zone di Torino Centro e di San Salvario) che possono rappresentare motivo per un minore ricorso all’adozione di metodi contraccettivi sicuri e per l’utilizzo della IVG come metodo contraccettivo improprio, oltrechè motivazione per la scelta di non portare a termine una gravidanza;
considerato che la riduzione dell’attività di IVG praticata presso il Mauriziano determina notevoli difficoltà a rispettare i tempi obbligatoriamente previsti dalla legge 194/78 l’intervento (non oltre 12 settimane più 5 giorni): sono frequenti situazioni in cui a donne cui era stata rilasciata la prevista certificazione, è stato negata la possibilità di effettuare l’intervento essendo invalsa la prassi di inserire in lista d’attesa le donne richiedenti a ridosso della data di scadenza; tale modalità gestionale determina un aumento considerevole del numero di esami ecografici di datazione effettuati per accertare la praticabilità dell’intervento e l’esclusione di donne da tale possibilità essendo stati superati i tempi previsti dalla legge;
sottolineato che trattandosi di pubblico servizio obbligatoriamente dovuto, è inaccettabile che venga negato ai Consultori familiari di riferimento territoriale la disponibilità certa di un presidio cui indirizzare le donne richiedenti IVG senza che a queste sia resa difficoltosa la fruizione del diritto all’accesso ad una prestazione per la quale sono previsti rigorosi termini di scadenza;
considerato che tale situazione può favorire la scelta da parte di donne in grave difficoltà di provvedere ad interrompere la gravidanza utilizzando metodi farmacologici autogestiti, non esenti da rischi per la salute se praticati al di fuori dell’ambiente ospedaliero o ricorrendo all’offerta di prestazioni di IVG organizzata illegalmente;
preso atto che detta situazione è stata ripetutamente denunciata dagli operatori Consultoriali e del Centro Informazione Salute Immigrati dell’ASL 1 ed oggetto di richieste di modifica della decisione precedentemente assunta dalla Direzione Sanitaria del Mauriziano, richieste cui non è mai stata data risposta soddisfacente da parte del presidio ospedaliero;
venuta inoltre a conoscenza che recentemente la Direzione sanitaria del presidio Ostetrico-ginecologico S. Anna ha comunicato la decisione di non accettare più le richieste di IVG provenienti da donne non residenti nel territorio di riferimento (Distretti sanitari 9 e 10 dell’ASL 1) avendo ridotto da 24 a 18 i posti letto di DH destinati a tale scopo, costringendo pertanto le donne inviate dai Consultori familiari di altri Distretti a ricercare in altri presidi ospedalieri di Torino e prima cintura la possibilità di fruire dell’intervento richiesto e certificato come da disposizioni di legge;
Il Sindaco e l’Assessore competente
PER SAPERE:
Torino, 28 gennaio 2004