• Uniriscossioni spa è la società alla quale l’Amministrazione ha delegato la consegna e la riscossione delle imposte, delle tasse comunali, nonché delle sanzioni irrorate per violazioni di norme e regolamenti;
• la stessa società è autorizzata ad avviare la riscossione coattiva, con ulteriore aggravio di spese per il contribuente;

VERIFICATO CHE:

• Uniriscossioni spa è solita affidare la consegna delle cartelle esattoriali a ditte (di diritto privato) esterne alla sua stessa struttura organizzativa, che rispondono del loro operato direttamente ad Uniriscossioni spa, senza possibilità alcuna di verifica e controllo da parte della Pubblica Amministrazione;
• le comunicazioni di avvio delle procedure esecutive su cartelle esattoriali avvengono probabilmente in mancanza di una verifica dell’effettiva consegna, sostanziata da una accusa di ricezione del contribuente, da parte della società alla quale Uniriscossioni spa ha affidato tale compito, senza che tale richiesta contenga al suo interno l’indicazione dell’ente al quale sia possibile effettuare ricorso;
• in tali comunicazioni Uniriscossioni spa non fornisce alcuna notizia atta a verificare la natura del credito vantato nei confronti del contribuente, che non sia altro che il numero della cartella esattoriale, da lei stessa emessa; per di più il linguaggio usato assume toni minacciosi, ancorché gentili, nel richiedere il pagamento delle somme vantate, avvisando il contribuente di essere in possesso dei suoi dati patrimoniali e della sua eventuale disponibilità di redditi e di beni immobili, che potrebbero essere oggetto di pignoramento e sui quali potrebbero iscriversi ipoteche al fine del successivo pignoramento e vendita forzata degli stessi;
• Uniriscossioni spa è usa inviare la richiesta accompagnata da un unico modulo di versamento di conto corrente postale, anche se la richiesta riguarda diverse cartelle esattoriali;

CONSIDERATO INOLTRE CHE:

• i cittadini per poter ottenere informazioni precise sui motivi che avrebbero generato le richieste di pagamento, devono recarsi presso gli uffici di Uniriscossioni spa, rimanere in attesa, con grave disagio fisico e psicologico dovendo rimanere in piedi per ore, senza nessuna distribuzione di numeri progressivi di arrivo, né con sistemi meccanici o informatici né manuali, per accedere agli sportelli opportuni, nei quali viene finalmente rilasciato un documento, con il quale, dopo ulteriori ore di coda si può finalmente accedere ad altri sportelli, dove vigili urbani sono in grado di fornire i necessari chiarimenti;
• questa procedura induce molti cittadini, non potendo giungere alla fine dell’iter ad abbandonare il faticoso percorso oppure ad arrivare all’agognata meta dopo l’orario di chiusura degli uffici e quindi a dover ricominciare tutto daccapo il giorno successivo;

PER SAPERE:

1. se sono al corrente dei fatti qui succintamente richiamati;
2. se non ritengano necessario attivare l’Amministrazione per chiarire:

1. chi abbia autorizzato le indagini sulle situazioni patrimoniali dei cittadini e se nella fattispecie non si sia violata la loro privacy, visto che non risulterebbero indagini autorizzate dalla magistratura;
2. come sia possibile che uffici che operano per soddisfare un pubblico servizio possano essere organizzati e seguire procedure che costringono i cittadini a subire situazioni di disagio fisico e psicologico come quelli evidenziati;
3. il motivo che non consenta ad Uniriscossioni spa di fornire direttamente le notizie relative alle contestazioni avanzate nei confronti dei cittadini;

3. quali iniziative intendano mettere in atto per risolvere questi gravi problemi al fine di:

1. evitare che a poco più di un anno dalle Olimpiadi Invernali che, probabilmente, saranno le più informatizzate di tutti i tempi, si continui ad avere un rapporto con i nostri cittadini e ad usare strumenti che definire anacronistici può suonare come un eufemismo, e che si rivelano utili solo a costringere le persone a pagare o per stanchezza o per l’impossibilità di legittima reazione,
2. offrire a tutti i cittadini la giusta e corretta informazione sulle loro eventuali infrazioni, unica giustificazione al pagamento di legittime sanzioni, ché altrimenti esse non possono che passare per soprusi di ottocentesca memoria utili solo a giustificare non il diritto bensì l’arbitrio.

Torino, 14 gennaio 2005