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Torino, 11 gennaio 2002

 

 

I N T E R P E L L A N Z A

 

 

Oggetto: Licenze commerciali.

 

 

I sottoscritti Consiglieri

RILEVATO

Che si moltiplicano i casi segnalati di gestori di esercizi pubblici che, per inaugurare nuove attività, non presentano più richieste di rilascio di licenza da parte del Commercio, ma si rivolgono a società immobiliari e intermediari specializzati in compravendita di licenze, tecnicamente presentata come "volturazione";

SOTTOLINEATO

  1. Che ancorché non costituisca comportamento illecito il cedere le licenze concesse dal Comune, il fenomeno ha ormai assunto proporzioni anomale fino a costituire, di fatto, un fiorente mercato parallelo che assorbe la quasi totalità delle licenze;
  2. Che la facoltà di aprire l’esercizio sei mesi dopo il rilascio della licenza (in alcuni casi prorogabile a un anno) contribuisce a facilitare il mercato delle "volturazioni";
  3. Che il sistema si è involuto fino a rendere del tutto superflua la verifica dei requisiti, dal momento che chi ottiene la licenza non è quasi mai l’operatore interessato ma un intermediario che utilizza idonei prestanome per poter "volturare" a terzi la licenza con proprio vantaggio;
  4. Che questo fenomeno vanifica i meccanismi di controllo e verifica a garanzia degli interessi generali, consentendo anzi a privati di realizzare artificiosamente rilevanti profitti lucrando su un bene di proprietà comunale, costituito dalla licenza, una attività che non comporta oneri di gestione e rischio d’impresa e si configura evidentemente di tipo speculativo.

RICHIAMATE

Anche alcune evidenti anomalie nelle recenti assegnazioni delle licenze, come nel caso della zona 13 (Borgo Dora) per la quale sono state rilasciate n. 24 licenze, delle quali, a quattro mesi dal rilascio, soltanto 4 locali risultavano effettivamente in esercizio; di queste, in ben 4 casi (otto licenze) la stessa persona otteneva 2 licenze (come società e come persona fisica);

 

INTERPELLANO

 

Il Sindaco e il competente Assessore per sapere:

  1. Quante licenze (tipo A;B;D) siano state rilasciate negli ultimi cinque anni,;
  2. Per quante, di queste, l’attività commerciale sia entrata in esercizio entro i sei mesi prescritti;
  3.  

     

     

     

     

     

     

  4. Delle rimanenti, quante siano "state volturate", una o più volte, successivamente al rilascio;
  5. Se corrisponda al vero, alla luce delle analisi sopra richieste, quanto denunciato, ovvero che esistano vere e proprie società specializzate nell’intercettazione" delle licenze (con il rilascio diretto da parte del Comune ovvero attraverso le operazioni di "volturazioni tra privati) e se questo comportamento, ove sia comprovatamente prolungato nel tempo e costituisca il business unico di dette società, non possa integrare fattispecie illecite o criminose;
  6. Se, in ogni caso, vi siano persone o società che abbiano ottenuto, negli ultimi anni, un numero insolitamente alto di licenze, o che abbiano proceduto a "volturarne" una quota significativa.
  7. Come spieghino alcune anomalie, quale quella sopra riportata in riferimento alla zona 13, nella quale alcuni operatori apparirebbero talmente bravi da ottenere il rilascio di non una ma due licenze, a fronte di un alto numero di richiedenti meno fortunati.

 

INTERPELLANO INOLTRE

Per sapere con quali modalità, anche alla luce dell’introduzione delle recenti nuove normative di settore, intendano scoraggiare fenomeni contrari al pubblico interesse e in contrasto con un corretto spirito di libera impresa e iniziativa privata, tutelando quegli operatori che, assumendosi in buona fede, ogni rischio d’impresa, assicurano la tenuta del tessuto commerciale cittadino.

 

 

Ferdinando VENTRIGLIA Walter ALTEA Agostino GHIGLIA