C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "PRESTAZIONI SANITARIE - ASL 1" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE PROVERA IN DATA 10 GENNAIO 2003 .
La sottoscritta Consigliera Comunale
VENUTA A CONOSCENZA CHE:
- la Direzione Generale dell'ASL ha assunto la decisione di non rinnovare per l'anno 2003 la convenzione in atto dal 1995 con il Presidio sanitario San Camillo di Torino per la gestione di attività di medicina riabilitativa e di fisioterapia per adulti presso l'ambulatorio e la palestra di via San Secondo 29 bis-Distretto 1;
- il mancato rinnovo sarebbe dovuto, a detta della Direzione, all'avvio di lavori di manutenzione straordinaria e messa a norma dei locali posti al piano terra che attualmente ospitano la palestra; in realtà si tratta di lavori da tempo programmati che non richiederebbero, se realizzati in modo efficiente e celere, non più di tre mesi, mentre, a detta della Direzione, tali lavori impedirebbero per tutto l'anno la gestione di interventi di riabilitazione;
- il mancato rinnovo coinvolge pure attività specialistiche di medicina riabilitativa attivate presso il poliambulatorio di via San Secondo, uniche attività gestite presso strutture pubbliche nell'ambito di presidi dell'ASL 1;
- conseguenza del mancato rinnovo della convenzione sarà il trasferimento al privato profit e non profit di circa 1600 visite mediche di fisiatria e di circa 6000 interventi di fisioterapia e di terapia riabilitativa strumentale, l'interruzione di circa 50 trattamenti di riabilitazione programmati, l'impossibilità a continuare la presa in carico in continuità terapeutica di trattamenti riabilitativi per minori trattati presso il centro di riabilitazione per l'età evolutiva del poliambulatorio di via San Secondo 29 bis; permane inoltre incertezza sulla possibilità di prosecuzione di trattamenti riabilitativi domiciliari, gestiti in convenzione con il Presidio Sanitario San Camillo, e dell'attuazione di consulenze fisiatriche presso la RSA di via Plava.
CONSIDERATO CHE:
- l'interruzione di tale tipologia di attività pare coerente con il disegno complessivo messo in atto dalla Direzione dell'ASL 1 di depotenziare progressivamente gli interventi pubblici a gestione diretta nel campo della medicina specialistica e delle attività di prevenzione territoriale, disegno messo in atto da tempo con:
- l'attuazione della chiusura del poliambulatorio di via Nizza 283,
- il depotenziamento di attività specialistiche e diagnostiche già gestite presso il poliambulatorio di via Chiabrera 34, ora dismesso, e solo parzialmente riattivate nel presidio di via Petitti 24 (con particolare riferimento all'attività di radiodiagnostica, di logopedia per adulti),
- la prevista chiusura del poliambulatorio di via Bertola 53 e del trasferimento in altra sede di parte delle attività che attualmente sono realizzate presso tale edificio (attività di sportello distrettuale, Centro ISI, Centro di Salute Mentale, SERT) per alienazione del medesimo,
- la prevista dismissione del presidio di salute mentale di via Giovanni da Verazzano 4;
- la mancata continuazione e conclusione dei lavori da più di 10 mesi programmati in via San Secondo 29 bis,
- la mancata riattivazione del servizio di radiodiagnostica di via San Secondo 29 bis, servizio ormai sospeso da più di due anni,
- l'interruzione di interventi di medicina scolastica e di pediatria di comunità nel Distretto 8;
- tale disegno complessivo che comporta l'interruzione di pubblici servizi a gestione diretta sembra motivato dall'intenzione della Direzione dell'ASL 1 di "fare cassa" allo scopo di far quadrare i bilanci tuttora in passivo.
INTERPELLA
Il Sindaco e l'Assessore competente
PER SAPERE:
- se siano a conoscenza del disegno complessivo di dismissioni di prestazioni sanitarie gestite presso propri presidi da parte dell'ASL 1, con particolare riferimento alle attività di medicina fisica e riabilitative e di riabilitazione di cui è prevista l'interruzione nel presidio di via San Secondo 29 bis;
- quali interventi intendano attuare nei confronti della Direzione dell'ASL 1 allo scopo di impedire la realizzazione del disegno complessivo di depotenziamento di attività sanitarie essenziali.
Torino, 10 gennaio 2003
Marilde Provera