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1946-2006. Il Consiglio comunale di Torino nell'Italia Repubblicana

Copertina della pubblicazione

10 novembre 1946 - 10 novembre 2006, il libro che state sfogliando è stampato a sessanta anni di distanza dalla prima elezione democratica, a suffragio universale, del Consiglio Comunale di Torino.

Fu la prima elezione in cui uomini e donne torinesi poterono finalmente, dopo gli anni bui del fascismo (superando modalità scarsamente democratiche introdotte dallo Statuto Albertino), eleggere i propri rappresentanti in Sala Rossa.
Torino usciva da un periodo esaltante sul piano della riconquista dei diritti civili e democratici.

La Giunta Popolare, guidata da Giovanni Roveda, era stata designata dal C.L.N. al termine della “lotta gloriosa che ha portato alla liberazione della Patria e della nostra Città” come disse lo stesso Roveda nel suo discorso il giorno dell’insediamento del primo Consiglio il 5 dicembre 1946. Quella Giunta aveva svolto un importante compito nella gestione della Città nel periodo intercorso tra la Liberazione e le prime elezioni democratiche ma, da quel giorno, la parola e le decisioni passavano ai rappresentanti scelti da tutti i Torinesi.
Per la prima volta le donne non solo avevano potuto votare ma anche essere votate. Sei donne (Camilla Ravera,  Elvira Berrini Pajetta,  Agnese Prandi,  Clara Bovero del PCI, Fausta Giani e Vera Pagella del PSI) sedevano sui banchi della Sala Rossa. Tutte con un alto numero di preferenze personali. Certo, sei donne su ottanta consiglieri, erano poca cosa ma rappresentavano una svolta, una novità nel panorama politico di quella società, che usciva da anni di maschilismo e di oppressione delle donne.

Il fatto che oggi nel Consiglio Comunale ci siano solo nove donne su cinquanta consiglieri, anche se esprime un certo miglioramento nella rappresentanza femminile nelle nostre Istituzioni, dimostra quali difficoltà incontri ancora il mondo femminile ad essere presente nella vita sociale e politica del Paese,  e quanto cammino ci sia ancora da fare per rendere effettive le Pari Opportunità anche in questo campo.

Questo libro è  testimonianza di quanti, donne e uomini, hanno fatto parte del “Governo” della Città negli ultimi sessanta anni. Nelle precedenti cinque pubblicazioni e negli archivi dell’Amministrazione, sono reperibili gli atti, i verbali delle sedute che possono essere facilmente consultati, oltre che dagli studiosi e dagli storici,  da chiunque ne abbia desiderio.

Qui troverete la semplice cronistoria, l’elencazione di tutti i consiglieri delle varie tornate amministrative nonché il profilo degli eletti nelle elezioni del 2006.
Ad essi spetta il dovere di raccogliere l’eredità di quanti, prima di loro, con abnegazione e spirito di sacrificio, hanno svolto quel delicato e duplice compito di governare la città e di rappresentare coloro che li avevano votati. Certamente  consapevoli che il soddisfacimento del pubblico interesse viene sempre prima della rappresentanza di interessi che, seppur legittimi, sono pur sempre di parte.


A voi, cari Elettori Torinesi, un augurio ed un invito: l’augurio di poter riscontrare la soddisfazione per la scelta a suo tempo fatta e l’invito a sollecitare i Vostri rappresentanti affinché possano sentirsi sempre più stimolati a svolgere al meglio il compito che avete loro assegnato.

Il sale della Democrazia non sta tanto e solo nel voto libero e segreto, quanto nella partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica e nella vita della Città.

Giuseppe Castronovo
Presidente del Consiglio comunale

Torino, 10 novembre 2006