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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Giugno 2015 ore 10,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2015-02396
"EPIDEMIA DI TUBERCOLOSI E SCABBIA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE BERTHIER IN DATA 3 GIUGNO 2015.
Interventi

VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201502396/002, presentata in
data 3 giugno 2015, avente per oggetto:

"Epidemia di tubercolosi e scabbia"

VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola, per la risposta, alla Vicesindaco.

TISI Elide (Vicesindaco)
Nel merito di questa interpellanza, innanzitutto vorrei dire al Consigliere Berthier
che ho ricevuto una corposa documentazione da parte dell'ASL Torino 1 (che funge
da Servizio per entrambe le Aziende Sanitarie), nella quale c'è la descrizione
puntuale sia delle caratteristiche epidemiologiche e delle modalità di contagio di
queste due malattie a cui fa riferimento (quindi TBC e scabbia), sia, dal punto di
vista epidemiologico, dei dati sulla presenza nella nostra Città, delle azioni che sono
messe in atto laddove ci sono delle rilevazioni di questo genere e anche delle azioni
preventive che vengono fatte all'interno delle scuole, a campione, nei vari percorsi
scolastici, dall'asilo nido, alle scuole materne, alle scuole elementari.
Evidentemente non leggerò tutta questa documentazione, perché diventerebbe
piuttosto complicato e corposo; mi riservo di trasmetterla via mail al Consigliere.
Leggerei, però, la sintesi che mi ha trasmesso l'ASL, anche a seguito di questi
interventi: "In relazione all'interpellanza di cui all'oggetto - quindi l'interpellanza da
parte del Gruppo consiliare 'Epidemia di tubercolosi e scabbia' -, riscontrata la
relazione specifica redatta dalla Struttura Complessa di Igiene e Sanità Pubblica del
Dipartimento di Prevenzione dell'ASL Torino 1, competente per tutta la città di
Torino, si assicura la cittadinanza che non si ravvisano situazioni di emergenza in
merito alle infezioni da tubercolosi e alla parassitosi da scabbia. Si segnala che è
costantemente attivo il monitoraggio dei casi rilevati nei vari ambiti territoriali e che
sono costantemente messe in atto tutte le azioni di sorveglianza previste dalle linee
guida adottate. Si rimane a disposizione per ogni eventuale approfondimento".
Questa è la sintesi, che credo sia assolutamente rassicurante per quanto riguarda
eventuali preoccupazioni che possono derivare da queste due patologie.

VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola al Consigliere Berthier.

BERTHIER Ferdinando
Ringrazio la Vicesindaco della risposta. Se in tempi brevi si potrà avere questa
relazione, in modo da studiarla, mi riservo eventualmente di andare poi anche in
Commissione per un approfondimento, perché i casi ci sono, come ci sono a Milano,
ma è probabile che sia successo anche qui, anche perché a me risulta che siano stati
segnalati 200 casi. Poi posso approfondire anche io, documentarmi e documentare
anche l'Assessore.
Il problema è a monte, cioè che sia monitorato come? Perché è ancora di stamattina
la notizia che a Milano ci sono tre casi di malaria, anch'essi trovati - uno, tra l'altro,
forse addirittura morto - nel giro di poche ore.
Quindi, è impossibile che non ci sia questo problema. Qui il problema sta a monte:
non è capire quanti, come e se ci siano questi malati, è indubbio, provengono da
Paesi dove queste malattie ci sono. Non capisco perché non ci sia una prevenzione
attraverso quasi una quarantena, cioè queste persone dovrebbero essere prese e messe
in quarantena, come fanno con noi: ad esempio, se io dovessi andare in un Paese
straniero, dovrei vaccinarmi e, se per caso contraessi un qualsiasi virus nel viaggio -
a meno che non mi rispediscano a casa -, una volta arrivato nel Paese, mi
metterebbero in quarantena.
Io non capisco come tutta questa gente, che sta arrivando in quantità smisurata, non
passi attraverso delle strutture ospedaliere o specifiche per essere controllate. Direi
che è quasi impossibile che non abbiano nel loro organismo dei virus o che non ne
siano portatori, ma proprio per come vivono e da dove arrivano; magari sono sani,
ma potrebbero essere dei portatori sani di queste malattie virali.
Io leggerò la documentazione, però mi riservo la possibilità di andare in
Commissione per un approfondimento. Quindi, potrò fare la richiesta dopo aver letto
la documentazione, oppure, se vogliamo, posso farla anche prima, però vorrei capire
veramente quale sia la situazione reale e come viene gestita.

VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola, per alcune precisazioni, alla Vicesindaco.

TISI Elide (Vicesindaco)
Vorrei aggiungere che l'interpellanza, per come era posta, ha una risposta che
riguarda la generalità della popolazione. Quindi, i dati che il Consigliere troverà sono
riferiti a quello che è l'osservatorio epidemiologico relativamente ai cittadini di
questa città.
Se, invece, il Consigliere intende approfondire le modalità che il Ministero degli
Interni mette in atto laddove ci siano degli arrivi di persone da altri Paesi (tra l'altro,
è noto che la malaria deve avere il veicolo di infezione, non si trasmette tramite
rapporti interpersonali, ma è un insetto che la trasmette; infatti la malaria non era
neanche contemplata all'interno dell'interpellanza), allora mi permetto di suggerire
che si tratta di due aspetti un po' diversi: sicuramente non troverà questo secondo
aspetto nella documentazione che riguarda la popolazione torinese e l'incidenza di
queste patologie rispetto alla media ordinaria.
Naturalmente da parte mia c'è massima disponibilità anche di approfondire in
Commissione, ovviamente limitatamente agli strumenti a disposizione della Città,
perché per quanto riguarda la parte epidemiologica sono materie di competenza
sanitaria, mentre per quanto riguarda le modalità di accoglienza degli stranieri, come
è noto, è materia del Ministero degli Interni. Quindi, le Prefetture mettono in atto
quello che gli viene indicato dal Ministero, anche come strumento di intervento di
prima accoglienza sanitaria, che peraltro, da quello che so, dovrebbe avvenire nei
luoghi di sbarco.

VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente)
L'interpellanza è discussa.
Poi, con la documentazione, lei farà richiesta al Presidente della Commissione di fare
degli approfondimenti e indicherà l'oggetto di cosa intenderà approfondire.

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