Interventi |
ROSSO Roberto Io aborro il fascismo, il comunismo, l'autoritarismo, lo statalismo, il centralismo e tutti questi porci di ismi che hanno offeso la vicenda umana all'interno del '900. Proprio per questo però, da liberale, torno a ripeterlo, ritengo che chiunque possa esprimere qualsiasi idea, e trovo vergognoso che ci sia un deputato di sinistra ed ebreo - che tra l'altro conosco anche bene che è all'interno della camera dei Deputati nelle fila del Partito Democratico - non perché essere ebrei sia una negatività, ma perché capisco nella persona ebrea quell'atto: uno che ha avuto i genitori deportati ad Auschwitz dai nazisti e dai fascisti, posso capire che abbia una reazione forte nei confronti di chi ha offeso direttamente le loro famiglie. Non capisco invece chi ebreo non è, quindi non ha avuto quell'esperienza, pur potendola condividere sul piano morale e culturale, pensi che si possa mandare in galera per cinque anni uno che compera l'accendino con la testa del Duce. Io in questi giorni, siccome faccio spesso video a favore della rivolta catalana per la libertà contro il fascismo spagnolo, ho continuamente diatribe contro chi invece rivendica il fascismo, l'autoritarismo, lo statalismo e il centralismo, continuamente. Ritengo però che chiunque, chiunque, esprima dei pensieri, dei valori, degli ideali che non sfocino nel crimine - e non possiamo fare del crimine anche là dove non c'è - abbia il diritto di portare avanti la propria tesi. Io contesto quello che ha detto adesso il Consigliere Carretta. Io non darei mai, per nessun reato di opinione, né per un fascista, né per un comunista, neanche per quant'altro, mai per nessun reato di opinione, la galera, o anche quanto meno la galera all'italiana che poi è la condanna senza detenzione in carcere, a nessuno, per l'espressione delle proprie idee. Ci sono in questi giorni veri episodi di fascismo. Quello che sta succedendo in Spagna è un vero episodio di fascismo, in cui i castigliani con l'autoritarismo, lo statalismo, il centralismo reprimono, violentemente, la richiesta di libertà di un popolo. 840 persone ferite per essere andate con le mani in alto e una scheda elettorale a rivendicare la propria libertà (voce sovrapposta). Io credo che si debba contestare il fascismo per gli atti che mette in essere, per le ferite che mette in essere, e questo vada represso, ma dobbiamo porre un limite sulle parole e sulle intenzioni. Non possiamo, se siamo liberali. Io credo che il Consigliere Carretta venga da un'altra esperienza politica rispetto alla mia, ma oggi è a tutti gli effetti un liberale, si esprime come un liberale, parla come un liberale, perché chiedere che lo stato sanzioni i reati ideologici? Perché? Anch'io sono antifascista, mio nonno, forse tu…mio nonno era il capo della struttura legale delle nuove brigate autonome di Monferrato insieme al CLN piemontese. Mi ha insegnato a detestare il fascismo e tutti gli autoritarismi, però credo che da liberali si debba porre un limite, ciò che è solo parola, e non offende direttamente l'onorabilità di qualcuno, perché altrimenti sarebbe querelabile, non può diventare un reato. Non lo può in Italia e non lo può in qualsiasi Paese libero. Io spesso contesto gli americani su molte cose, però su una cosa sono grandi, quello che chiunque in quel Paese può esprimere qualsiasi opinione, senza paura di essere mandato in carcere. Noi siamo un Paese minore, figli di un dio minore, in questo senso, perché la guerra l'abbiamo persa a differenza loro che l'anno vinta, e non abbiamo questo coraggio di esprimerci liberamente sulle conseguenze. Io sono stato una volta a un incontro con Casa Pound, ne ho contestato apertamente tutte le posizioni, però ritengo che alcune cose del fascismo siano legittime: ad esempio la Carta sociale di Verona, espressa nel novembre del '43, era una posizione molto simile a quella della dottrina sociale della chiesa. Poi è chiaro che l'autoritarismo, la dittatura, queste cose qui sono da aborrire, anche da combattere violentemente, anche con le armi, quando c'è necessità. Ma non possiamo mettere le espressioni di valori, di pensieri e di ideali sullo stesso piano di un reato. Questo credo che qualsiasi nazione liberale non lo possa permettere, non lo dovremmo permettere neppure noi. |