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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 8 Novembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 21
MOZIONE 2017-03547
(MOZIONE N. 84/2017) "VALORI DELLA RESISTENZA ANTIFASCISTA E DEI PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA" PRESENTATA IN DATA 8 SETTEMBRE 2017 - PRIMO FIRMATARIO CARRETTA. (Testo coordinato)
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei al punto 20 con il meccanografico, lo 03547 del Consigliere Carretta ed altri,
avente per oggetto: "Valori della resistenza antifascista e dei principi della Costituzione
Repubblicana", c'è un emendamento della consigliera Ferrero. Prego, Consigliere
Carretta, ne ha facoltà per cinque minuti.

CARRETTA Domenico
Grazie, Presidente. Beh, vedete, già il fatto che il 28 ottobre qualcuno abbia pensato di
fare una manifestazione per rievocare una delle pagine più nere della nostra storia
repubblicana, il fatto che ci si sia dovuti prodigare per organizzare una manifestazione
antifascista, anche ringraziando poi chi ha negato il permesso a questi individui che
avevano pensato davvero di poter rievocare in questo modo la marcia su Roma fascista,
del 28 ottobre. Beh, già il fatto che ci sia qualcuno che ancora oggi pensa che quelli
siano valori da ricordare, ci fa pensare come le istituzioni, nel nostro caso, debbano
alzare l'asticella dell'attenzione. Forse, questa mozione è una mozione di cui avremmo
fatto sicuramente a meno tutti, ma quando vediamo questi rigurgiti fascisti che ci
arrivano da più parti, beh allora, forse, una città medaglia d'oro alla resistenza deve
riflettere su quella che è la necessità di inserire degli anticorpi nuovi. E allora questa
mozione che è di per sé è tra virgolette banale, cioè chiede in concessione uno spazio
comunale o una piazza, di sottoscrivere quella che è una ferma condanna
dell'antifascismo in realtà, visto quello che sta succedendo, richiede un supplemento di
riflessione, ma richiede un supplemento di riflessione anche sulla base delle parole che
ho sentito appena adesso in aula, cioè un'aula che forse dovremmo chiedere anche ad
alcuni consiglieri di sottoscrivere quello che è l'adesione ai valori dell'antifascismo.
Dovremmo chiedere, ma forse l'avremmo dovuto fare anche ad alcuni Consiglieri
tempo fa, nelle passate consiliature, sicuramente molti non avrebbero sottoscritto di
buon grado questa mozione, eppure oggi siamo qui, riflettiamo su quello che è un valore
portante delle istituzioni della nostra storia repubblicana e c'è ancora chi pensa che sia
liberale dare la parola a chi ostacola certi valori. È liberale. Ci nascondiamo dietro il
termine liberale perché quando qualcosa è affine al razzismo, qualcosa è
affine…dobbiamo essere liberali, dobbiamo dire che…dobbiamo dare spazio di parola a
tutti. Io spazio di parola ai fascisti non lo voglio dare; io spazio di parola ai razzisti non
lo voglio dare e che ci sia 30 anni di galera per chi fa delle manifestazioni parafasciste è
poco. E' una città medaglia d'oro alla resistenza. È inutile ricordare le vittime, chi è
stato ammazzato per difendere certi valori, è inutile e banale farlo in quest'aula, eppure
dobbiamo farlo, eppure siamo tutti chiamati a discutere e ad alzare l'asticella
dell'attenzione. E allora io voglio ringraziare davvero oggi tutti i colleghi della
minoranza e della maggioranza che hanno accolto questa mozione come un'opportunità;
io lo dico, questa è una mozione che sta facendo i giro di tutte le città della provincia,
una mozione che sta raccogliendo un consenso che è preoccupante, vuol dire che c'è
una necessità di alzare l'attenzione che è preoccupante, vuol dire, quando alziamo
l'attenzione su qualcosa, vuol dire che il rigurgito c'è, il fascismo c'è, e allora? Votiamo
tutti e facciamo un atto che avremmo fatto davvero a meno di votare. Quindi io
ringrazio davvero la maggioranza, ringrazio la minoranza, ringrazio chi darà il
contributo e ringrazio il Presidente del Consiglio, perché immagino ci sarà…verrà
recepito in tempi brevi, perché ci sarà un lavoro anche da fare, ci sarà da mettere mano
anche a quelli che sono i regolamenti comunali, però io penso davvero sia un atto
doveroso e sia un atto che una città, la memoria della città di Torino merita e lo
facciamo noi, ma ne avremmo fatto a meno.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, ho riscritto a parlare il Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per 5 minuti.

ROSSO Roberto
Io aborro il fascismo, il comunismo, l'autoritarismo, lo statalismo, il centralismo e tutti
questi porci di ismi che hanno offeso la vicenda umana all'interno del '900.
Proprio per questo però, da liberale, torno a ripeterlo, ritengo che chiunque possa
esprimere qualsiasi idea, e trovo vergognoso che ci sia un deputato di sinistra ed ebreo -
che tra l'altro conosco anche bene che è all'interno della camera dei Deputati nelle fila
del Partito Democratico - non perché essere ebrei sia una negatività, ma perché capisco
nella persona ebrea quell'atto: uno che ha avuto i genitori deportati ad Auschwitz dai
nazisti e dai fascisti, posso capire che abbia una reazione forte nei confronti di chi ha
offeso direttamente le loro famiglie. Non capisco invece chi ebreo non è, quindi non ha
avuto quell'esperienza, pur potendola condividere sul piano morale e culturale, pensi
che si possa mandare in galera per cinque anni uno che compera l'accendino con la testa
del Duce. Io in questi giorni, siccome faccio spesso video a favore della rivolta catalana
per la libertà contro il fascismo spagnolo, ho continuamente diatribe contro chi invece
rivendica il fascismo, l'autoritarismo, lo statalismo e il centralismo, continuamente.
Ritengo però che chiunque, chiunque, esprima dei pensieri, dei valori, degli ideali che
non sfocino nel crimine - e non possiamo fare del crimine anche là dove non c'è - abbia
il diritto di portare avanti la propria tesi. Io contesto quello che ha detto adesso il
Consigliere Carretta. Io non darei mai, per nessun reato di opinione, né per un fascista,
né per un comunista, neanche per quant'altro, mai per nessun reato di opinione, la
galera, o anche quanto meno la galera all'italiana che poi è la condanna senza
detenzione in carcere, a nessuno, per l'espressione delle proprie idee. Ci sono in questi
giorni veri episodi di fascismo. Quello che sta succedendo in Spagna è un vero episodio
di fascismo, in cui i castigliani con l'autoritarismo, lo statalismo, il centralismo
reprimono, violentemente, la richiesta di libertà di un popolo. 840 persone ferite per
essere andate con le mani in alto e una scheda elettorale a rivendicare la propria libertà
(voce sovrapposta). Io credo che si debba contestare il fascismo per gli atti che mette in
essere, per le ferite che mette in essere, e questo vada represso, ma dobbiamo porre un
limite sulle parole e sulle intenzioni. Non possiamo, se siamo liberali. Io credo che il
Consigliere Carretta venga da un'altra esperienza politica rispetto alla mia, ma oggi è a
tutti gli effetti un liberale, si esprime come un liberale, parla come un liberale, perché
chiedere che lo stato sanzioni i reati ideologici? Perché? Anch'io sono antifascista, mio
nonno, forse tu…mio nonno era il capo della struttura legale delle nuove brigate
autonome di Monferrato insieme al CLN piemontese. Mi ha insegnato a detestare il
fascismo e tutti gli autoritarismi, però credo che da liberali si debba porre un limite, ciò
che è solo parola, e non offende direttamente l'onorabilità di qualcuno, perché altrimenti
sarebbe querelabile, non può diventare un reato. Non lo può in Italia e non lo può in
qualsiasi Paese libero. Io spesso contesto gli americani su molte cose, però su una cosa
sono grandi, quello che chiunque in quel Paese può esprimere qualsiasi opinione, senza
paura di essere mandato in carcere. Noi siamo un Paese minore, figli di un dio minore,
in questo senso, perché la guerra l'abbiamo persa a differenza loro che l'anno vinta, e
non abbiamo questo coraggio di esprimerci liberamente sulle conseguenze. Io sono stato
una volta a un incontro con Casa Pound, ne ho contestato apertamente tutte le posizioni,
però ritengo che alcune cose del fascismo siano legittime: ad esempio la Carta sociale di
Verona, espressa nel novembre del '43, era una posizione molto simile a quella della
dottrina sociale della chiesa. Poi è chiaro che l'autoritarismo, la dittatura, queste cose
qui sono da aborrire, anche da combattere violentemente, anche con le armi, quando c'è
necessità. Ma non possiamo mettere le espressioni di valori, di pensieri e di ideali sullo
stesso piano di un reato. Questo credo che qualsiasi nazione liberale non lo possa
permettere, non lo dovremmo permettere neppure noi.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, ho iscritto a parlare il Consigliere Giovara. Prego, Consigliera Ferrero.

FERRERO Viviana
Grazie, Presidente. Noi non ci sottraiamo al dibattito in Aula, anche se io vorrei
chiedere di riportarlo addirittura in Commissione, perché questa è una mozione che
votiamo credendo che sia assolutamente necessario ribadire il nostro antifascismo come
valore costituzionale, ma non solo, va anche ribadito come valore di riconoscimento di
uno Stato e di una comunità. Anche le discussioni auliche e gli aulici sistemi - come ha
appena detto un esponente proprio del vostro partito - vanno riportate in quest'Aula, e
questo è un valore che va portato avanti nelle azioni giornaliere, nelle manifestazioni
pubbliche, di ricordo, e qui devo dirvi che il fatto che per esempio a 8 anni io leggessi
davanti…il 25 aprile come giovane studentessa i ricordi della Resistenza. Ecco, è stata
una di quelle cose che mi ha formato. Nella vita, il fatto di ricordare questi avvenimenti,
soprattutto nei ragazzi, è un momento significativo e formante della propria vita. Questo
è un valore che ci è stato insegnato e che dobbiamo in qualche modo portare avanti. I
fatti di uomini e donne che fecero azioni audaci, storie della nostra Nazione e della
nostra libertà e voglio dire che anche il ricordo di coloro che hanno dato, non solo un
pezzo della propria vita, non solo una parte, ma addirittura la vita intera per preservare
la nostra libertà e la libertà dei propri cari, va ricordato e testimoniato non solo quando
si indossa la fascia; perché noi di manifestazioni ne facciamo tante, e io sono spesso in
rappresentanza, ma noi Consiglieri siamo veramente poco presenti. La costruzione di
cittadinanza passa non solo dallo studio della Costituzione, ma dal riconoscimento e
l'appartenenza a una identità che va costruita con la partecipazione dei cittadini alla vita
politica - e su questo mi sembra che come Movimento noi stiamo lavorando tanto - con
integrazione, con interculturalità. Le manifestazioni, vorrei dire, ci sono, vanno
partecipate; il ricordo, la memoria, vanno tenuti vivi. In un periodo di crisi economica,
di disoccupazione, di trasformismi e corruzioni, non ci si dimentichi di chi siamo e che
siamo grazie a chi ha fatto tanto per noi, testimoniando con la propria vita. Ci sono tanti
tipi di fascismi, anche la modalità di voto nazionale: le emarginazioni, i rigurgiti fascisti
sono veramente tanti. I fascismi sono, cari Colleghi, e io non mi sento di dare lezioni a
nessuno in questo momento, si combattono con la testimonianza pubblica, ma anche
con atti personali, ogni giorno, e qui è un invito. Vorrei veramente un atto di riflessione
per tutti, perché questo non sia solo una marchetta elettorale o di qualcuno; questa è una
memoria di tutti che va preservata, conservata e attuata ogni giorno anche con il nostro
atteggiamento. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, ho iscritto a parlare il Consigliere Giovara, prego.

GIOVARA Massimo
Ringrazio per l'occasione il Consigliere Carretta e grazie, Presidente, per la parola.
Penso che sia estremamente importante questa mozione e io direi la prima parte
dell'impegna è quasi pacifica. Non bisogna concedere spazi pubblici a chi fa opera di
discriminazione. Io prima di fare questa esperienza, come dire, abbastanza difficile di
Consigliere comunale, come sapete, facevo l'attore. Ogni anno ho cercato di realizzare
uno spettacolo sulla memoria che non si limitasse a essere una celebrazione di quello
che è stato l'antifascismo, perché noi siamo cresciuti pienamente dentro i valori
dell'antifascismo. Purtroppo, però, nonostante questo lavoro che è stato fatto a livello di
celebrazioni, come dice lo stesso Moni Ovadia, dopo un po' di tempo le celebrazioni
rimangono quello che sono. Cosa vuol dire: che uno, ad esempio, se pecca va in chiesa
si fa il segno della croce, esce ed è a posto. Io sono andato a visitare Auschwitz ed ero
molto critico rispetto a questa esperienza, perché rischia di diventare una cosa che si
chiude in sé stessa. Allora, nella seconda parte dell'impegna:"promuovere iniziative
culturali affinché sia mantenuta la memoria storica". Vorrei che si ricordasse anche, e
ringrazio per l'occasione, che la memoria storica è anche attiva; cioè uno studia la storia
la impara e poi cerca di riconoscerla nell'oggi, sennò non serve a niente. E questo vuol
dire riconoscere che il fascismo è nato dalle disparità economiche, è nato dalla
collaborazione di grandi forze e gruppi di potere, soprattutto in questa città. Io ricordo
che la maggiore fabbrica di questa città ha appoggiato il fascismo, ha sostenuto il
fascismo, ha scritto il programma del fascismo e questa azienda esiste ancora. Ci sono
un sacco di semi di fascismo, tuttora esistenti, che vanno riconosciuti, perché sennò il
rischio è che noi attribuiamo ai poveri fascistelli di Casa Pound l'attributo di fascisti, li
chiudiamo fuori, loro diventano ancora più fascisti e il reale fascismo ci circonda nella
vita di tutti i giorni. C'è un bellissimo libro che è stato scritto credo da un collaboratore
della Serrachiani, quindi di area PD, che si intitola, mi pare, se non sbaglio "Nati con la
camicia nera". Questo signore che ha scritto questo libro, credo un paio di anni fa,
diceva:"Facciamo attenzione perché se non riconosciamo il fascismo che c'è in noi, noi
il fascismo non lo sconfiggeremo mai". Grazie Presidente.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. L'emendamento, non so se la Consigliera Ferrero l'ha già presentato.
Consigliera Ferrero, l'emendamento non so se l'ha già presentato? Vuole presentarlo,
prego.

FERRERO Viviana
L'emendamento è solo un'aggiunta: "la Sindaca e la Giunta a non concedere spazi o
suolo pubblico a coloro i quali non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla
Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti o omofobi".
Noi abbiamo ancora voluto aggiungere, proprio come Presidente delle Pari
Opportunità,: "transfobici e sessisti". Non riteniamo sia una piccola cosa, è un'aggiunta
dovuta. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Chiedo al Consigliere se è d'accordo di votare, Consigliere, è d'accordo? Pongo in
votazione la mozione con il testo coordinato, prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i Consiglieri hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 31, favorevoli 30, contrari 1, dichiaro la mozione approvata.
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