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VERSACI Fabio (Presidente) Passerei al punto 20 con il meccanografico, lo 03547 del Consigliere Carretta ed altri, avente per oggetto: "Valori della resistenza antifascista e dei principi della Costituzione Repubblicana", c'è un emendamento della consigliera Ferrero. Prego, Consigliere Carretta, ne ha facoltà per cinque minuti. CARRETTA Domenico Grazie, Presidente. Beh, vedete, già il fatto che il 28 ottobre qualcuno abbia pensato di fare una manifestazione per rievocare una delle pagine più nere della nostra storia repubblicana, il fatto che ci si sia dovuti prodigare per organizzare una manifestazione antifascista, anche ringraziando poi chi ha negato il permesso a questi individui che avevano pensato davvero di poter rievocare in questo modo la marcia su Roma fascista, del 28 ottobre. Beh, già il fatto che ci sia qualcuno che ancora oggi pensa che quelli siano valori da ricordare, ci fa pensare come le istituzioni, nel nostro caso, debbano alzare l'asticella dell'attenzione. Forse, questa mozione è una mozione di cui avremmo fatto sicuramente a meno tutti, ma quando vediamo questi rigurgiti fascisti che ci arrivano da più parti, beh allora, forse, una città medaglia d'oro alla resistenza deve riflettere su quella che è la necessità di inserire degli anticorpi nuovi. E allora questa mozione che è di per sé è tra virgolette banale, cioè chiede in concessione uno spazio comunale o una piazza, di sottoscrivere quella che è una ferma condanna dell'antifascismo in realtà, visto quello che sta succedendo, richiede un supplemento di riflessione, ma richiede un supplemento di riflessione anche sulla base delle parole che ho sentito appena adesso in aula, cioè un'aula che forse dovremmo chiedere anche ad alcuni consiglieri di sottoscrivere quello che è l'adesione ai valori dell'antifascismo. Dovremmo chiedere, ma forse l'avremmo dovuto fare anche ad alcuni Consiglieri tempo fa, nelle passate consiliature, sicuramente molti non avrebbero sottoscritto di buon grado questa mozione, eppure oggi siamo qui, riflettiamo su quello che è un valore portante delle istituzioni della nostra storia repubblicana e c'è ancora chi pensa che sia liberale dare la parola a chi ostacola certi valori. È liberale. Ci nascondiamo dietro il termine liberale perché quando qualcosa è affine al razzismo, qualcosa è affine…dobbiamo essere liberali, dobbiamo dire che…dobbiamo dare spazio di parola a tutti. Io spazio di parola ai fascisti non lo voglio dare; io spazio di parola ai razzisti non lo voglio dare e che ci sia 30 anni di galera per chi fa delle manifestazioni parafasciste è poco. E' una città medaglia d'oro alla resistenza. È inutile ricordare le vittime, chi è stato ammazzato per difendere certi valori, è inutile e banale farlo in quest'aula, eppure dobbiamo farlo, eppure siamo tutti chiamati a discutere e ad alzare l'asticella dell'attenzione. E allora io voglio ringraziare davvero oggi tutti i colleghi della minoranza e della maggioranza che hanno accolto questa mozione come un'opportunità; io lo dico, questa è una mozione che sta facendo i giro di tutte le città della provincia, una mozione che sta raccogliendo un consenso che è preoccupante, vuol dire che c'è una necessità di alzare l'attenzione che è preoccupante, vuol dire, quando alziamo l'attenzione su qualcosa, vuol dire che il rigurgito c'è, il fascismo c'è, e allora? Votiamo tutti e facciamo un atto che avremmo fatto davvero a meno di votare. Quindi io ringrazio davvero la maggioranza, ringrazio la minoranza, ringrazio chi darà il contributo e ringrazio il Presidente del Consiglio, perché immagino ci sarà…verrà recepito in tempi brevi, perché ci sarà un lavoro anche da fare, ci sarà da mettere mano anche a quelli che sono i regolamenti comunali, però io penso davvero sia un atto doveroso e sia un atto che una città, la memoria della città di Torino merita e lo facciamo noi, ma ne avremmo fatto a meno. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, ho riscritto a parlare il Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per 5 minuti. ROSSO Roberto Io aborro il fascismo, il comunismo, l'autoritarismo, lo statalismo, il centralismo e tutti questi porci di ismi che hanno offeso la vicenda umana all'interno del '900. Proprio per questo però, da liberale, torno a ripeterlo, ritengo che chiunque possa esprimere qualsiasi idea, e trovo vergognoso che ci sia un deputato di sinistra ed ebreo - che tra l'altro conosco anche bene che è all'interno della camera dei Deputati nelle fila del Partito Democratico - non perché essere ebrei sia una negatività, ma perché capisco nella persona ebrea quell'atto: uno che ha avuto i genitori deportati ad Auschwitz dai nazisti e dai fascisti, posso capire che abbia una reazione forte nei confronti di chi ha offeso direttamente le loro famiglie. Non capisco invece chi ebreo non è, quindi non ha avuto quell'esperienza, pur potendola condividere sul piano morale e culturale, pensi che si possa mandare in galera per cinque anni uno che compera l'accendino con la testa del Duce. Io in questi giorni, siccome faccio spesso video a favore della rivolta catalana per la libertà contro il fascismo spagnolo, ho continuamente diatribe contro chi invece rivendica il fascismo, l'autoritarismo, lo statalismo e il centralismo, continuamente. Ritengo però che chiunque, chiunque, esprima dei pensieri, dei valori, degli ideali che non sfocino nel crimine - e non possiamo fare del crimine anche là dove non c'è - abbia il diritto di portare avanti la propria tesi. Io contesto quello che ha detto adesso il Consigliere Carretta. Io non darei mai, per nessun reato di opinione, né per un fascista, né per un comunista, neanche per quant'altro, mai per nessun reato di opinione, la galera, o anche quanto meno la galera all'italiana che poi è la condanna senza detenzione in carcere, a nessuno, per l'espressione delle proprie idee. Ci sono in questi giorni veri episodi di fascismo. Quello che sta succedendo in Spagna è un vero episodio di fascismo, in cui i castigliani con l'autoritarismo, lo statalismo, il centralismo reprimono, violentemente, la richiesta di libertà di un popolo. 840 persone ferite per essere andate con le mani in alto e una scheda elettorale a rivendicare la propria libertà (voce sovrapposta). Io credo che si debba contestare il fascismo per gli atti che mette in essere, per le ferite che mette in essere, e questo vada represso, ma dobbiamo porre un limite sulle parole e sulle intenzioni. Non possiamo, se siamo liberali. Io credo che il Consigliere Carretta venga da un'altra esperienza politica rispetto alla mia, ma oggi è a tutti gli effetti un liberale, si esprime come un liberale, parla come un liberale, perché chiedere che lo stato sanzioni i reati ideologici? Perché? Anch'io sono antifascista, mio nonno, forse tu…mio nonno era il capo della struttura legale delle nuove brigate autonome di Monferrato insieme al CLN piemontese. Mi ha insegnato a detestare il fascismo e tutti gli autoritarismi, però credo che da liberali si debba porre un limite, ciò che è solo parola, e non offende direttamente l'onorabilità di qualcuno, perché altrimenti sarebbe querelabile, non può diventare un reato. Non lo può in Italia e non lo può in qualsiasi Paese libero. Io spesso contesto gli americani su molte cose, però su una cosa sono grandi, quello che chiunque in quel Paese può esprimere qualsiasi opinione, senza paura di essere mandato in carcere. Noi siamo un Paese minore, figli di un dio minore, in questo senso, perché la guerra l'abbiamo persa a differenza loro che l'anno vinta, e non abbiamo questo coraggio di esprimerci liberamente sulle conseguenze. Io sono stato una volta a un incontro con Casa Pound, ne ho contestato apertamente tutte le posizioni, però ritengo che alcune cose del fascismo siano legittime: ad esempio la Carta sociale di Verona, espressa nel novembre del '43, era una posizione molto simile a quella della dottrina sociale della chiesa. Poi è chiaro che l'autoritarismo, la dittatura, queste cose qui sono da aborrire, anche da combattere violentemente, anche con le armi, quando c'è necessità. Ma non possiamo mettere le espressioni di valori, di pensieri e di ideali sullo stesso piano di un reato. Questo credo che qualsiasi nazione liberale non lo possa permettere, non lo dovremmo permettere neppure noi. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, ho iscritto a parlare il Consigliere Giovara. Prego, Consigliera Ferrero. FERRERO Viviana Grazie, Presidente. Noi non ci sottraiamo al dibattito in Aula, anche se io vorrei chiedere di riportarlo addirittura in Commissione, perché questa è una mozione che votiamo credendo che sia assolutamente necessario ribadire il nostro antifascismo come valore costituzionale, ma non solo, va anche ribadito come valore di riconoscimento di uno Stato e di una comunità. Anche le discussioni auliche e gli aulici sistemi - come ha appena detto un esponente proprio del vostro partito - vanno riportate in quest'Aula, e questo è un valore che va portato avanti nelle azioni giornaliere, nelle manifestazioni pubbliche, di ricordo, e qui devo dirvi che il fatto che per esempio a 8 anni io leggessi davanti…il 25 aprile come giovane studentessa i ricordi della Resistenza. Ecco, è stata una di quelle cose che mi ha formato. Nella vita, il fatto di ricordare questi avvenimenti, soprattutto nei ragazzi, è un momento significativo e formante della propria vita. Questo è un valore che ci è stato insegnato e che dobbiamo in qualche modo portare avanti. I fatti di uomini e donne che fecero azioni audaci, storie della nostra Nazione e della nostra libertà e voglio dire che anche il ricordo di coloro che hanno dato, non solo un pezzo della propria vita, non solo una parte, ma addirittura la vita intera per preservare la nostra libertà e la libertà dei propri cari, va ricordato e testimoniato non solo quando si indossa la fascia; perché noi di manifestazioni ne facciamo tante, e io sono spesso in rappresentanza, ma noi Consiglieri siamo veramente poco presenti. La costruzione di cittadinanza passa non solo dallo studio della Costituzione, ma dal riconoscimento e l'appartenenza a una identità che va costruita con la partecipazione dei cittadini alla vita politica - e su questo mi sembra che come Movimento noi stiamo lavorando tanto - con integrazione, con interculturalità. Le manifestazioni, vorrei dire, ci sono, vanno partecipate; il ricordo, la memoria, vanno tenuti vivi. In un periodo di crisi economica, di disoccupazione, di trasformismi e corruzioni, non ci si dimentichi di chi siamo e che siamo grazie a chi ha fatto tanto per noi, testimoniando con la propria vita. Ci sono tanti tipi di fascismi, anche la modalità di voto nazionale: le emarginazioni, i rigurgiti fascisti sono veramente tanti. I fascismi sono, cari Colleghi, e io non mi sento di dare lezioni a nessuno in questo momento, si combattono con la testimonianza pubblica, ma anche con atti personali, ogni giorno, e qui è un invito. Vorrei veramente un atto di riflessione per tutti, perché questo non sia solo una marchetta elettorale o di qualcuno; questa è una memoria di tutti che va preservata, conservata e attuata ogni giorno anche con il nostro atteggiamento. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, ho iscritto a parlare il Consigliere Giovara, prego. GIOVARA Massimo Ringrazio per l'occasione il Consigliere Carretta e grazie, Presidente, per la parola. Penso che sia estremamente importante questa mozione e io direi la prima parte dell'impegna è quasi pacifica. Non bisogna concedere spazi pubblici a chi fa opera di discriminazione. Io prima di fare questa esperienza, come dire, abbastanza difficile di Consigliere comunale, come sapete, facevo l'attore. Ogni anno ho cercato di realizzare uno spettacolo sulla memoria che non si limitasse a essere una celebrazione di quello che è stato l'antifascismo, perché noi siamo cresciuti pienamente dentro i valori dell'antifascismo. Purtroppo, però, nonostante questo lavoro che è stato fatto a livello di celebrazioni, come dice lo stesso Moni Ovadia, dopo un po' di tempo le celebrazioni rimangono quello che sono. Cosa vuol dire: che uno, ad esempio, se pecca va in chiesa si fa il segno della croce, esce ed è a posto. Io sono andato a visitare Auschwitz ed ero molto critico rispetto a questa esperienza, perché rischia di diventare una cosa che si chiude in sé stessa. Allora, nella seconda parte dell'impegna:"promuovere iniziative culturali affinché sia mantenuta la memoria storica". Vorrei che si ricordasse anche, e ringrazio per l'occasione, che la memoria storica è anche attiva; cioè uno studia la storia la impara e poi cerca di riconoscerla nell'oggi, sennò non serve a niente. E questo vuol dire riconoscere che il fascismo è nato dalle disparità economiche, è nato dalla collaborazione di grandi forze e gruppi di potere, soprattutto in questa città. Io ricordo che la maggiore fabbrica di questa città ha appoggiato il fascismo, ha sostenuto il fascismo, ha scritto il programma del fascismo e questa azienda esiste ancora. Ci sono un sacco di semi di fascismo, tuttora esistenti, che vanno riconosciuti, perché sennò il rischio è che noi attribuiamo ai poveri fascistelli di Casa Pound l'attributo di fascisti, li chiudiamo fuori, loro diventano ancora più fascisti e il reale fascismo ci circonda nella vita di tutti i giorni. C'è un bellissimo libro che è stato scritto credo da un collaboratore della Serrachiani, quindi di area PD, che si intitola, mi pare, se non sbaglio "Nati con la camicia nera". Questo signore che ha scritto questo libro, credo un paio di anni fa, diceva:"Facciamo attenzione perché se non riconosciamo il fascismo che c'è in noi, noi il fascismo non lo sconfiggeremo mai". Grazie Presidente. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. L'emendamento, non so se la Consigliera Ferrero l'ha già presentato. Consigliera Ferrero, l'emendamento non so se l'ha già presentato? Vuole presentarlo, prego. FERRERO Viviana L'emendamento è solo un'aggiunta: "la Sindaca e la Giunta a non concedere spazi o suolo pubblico a coloro i quali non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti o omofobi". Noi abbiamo ancora voluto aggiungere, proprio come Presidente delle Pari Opportunità,: "transfobici e sessisti". Non riteniamo sia una piccola cosa, è un'aggiunta dovuta. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Chiedo al Consigliere se è d'accordo di votare, Consigliere, è d'accordo? Pongo in votazione la mozione con il testo coordinato, prego, Consiglieri, votate. Se tutti i Consiglieri hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 31, favorevoli 30, contrari 1, dichiaro la mozione approvata. |