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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 8 Novembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 14
ORDINE DEL GIORNO 2017-04460
(ODG. 16/2017) "RICERCATORE IRANIANO CONDANNATO A MORTE" PRESENTATA IN DATA 25 OTTOBRE 2017 - PRIMA FIRMATARIA FOGLIETTA.
Interventi
FOGLIETTA Chiara
Grazie, Presidente. Io porto all'attenzione dell'assemblea del Consiglio Comunale la
situazione del ricercatore iraniano Ahmad Djalali che è un docente, è un ricercatore
specializzato nel campo della medicina e dei disastri e dell'assistenza umanitaria.
Ahmad è un dottore di ricerca, ha ottenuto il dottorato presso il Karolinska Institutet in
Svezia ed è conosciuto anche alla nostra Regione in quanto docente presso l'Università
degli Studi del Piemonte Orientale. Io personalmente vengo a conoscenza della tragica
situazione del professor Djalali successivamente ad un intervento dell'Europarlamentare
Daniele Viotti all'inizio di febbraio 2017 e successivamente all'intervento della
Senatrice Ferrara presso il Senato della Repubblica. Colgo l'occasione per raccontare
brevemente la situazione del ricercatore che viene arrestato il 25 aprile dello scorso
anno dai servizi segreti senza alcun mandato di cattura, semplicemente si trovava in Iran
per partecipare ad alcuni seminari. Successivamente nel dicembre 2016 le Autorità
iraniane lo spingono a dichiararsi colpevole e confessare di essere una spia, quindi il
ricercatore non fa altro che iniziare uno sciopero della fame che deve però interrompere
ad aprile del 2017 a causa delle sue gravi condizioni di salute. Mi sono permessa, nel
dispositivo, quindi nella proposta di ordine del giorno di fare alcuni riferimenti ai
trattati, ai Codici iraniani e mi preme sottolineare che il comportamento che è riservato
ad Ahmad è completamente contro il diritto internazionale, più volte Amnesty
International è riuscita, ha tentato, magari fosse riuscita, a porre all'attenzione dei
giornali e dei media, soprattutto della politica della condizione contro il diritto
internazionale in cui è riversato il ricercatore. Con questo atto io e la Consigliera Grippo
chiediamo alla Sindaca e alla Giunta di sottoscrivere, come Città di Torino, l'appello
che è stato promosso da Amnesty International, che è sempre in prima fila nella
gestione di questi casi molto particolari, sia per chiedere l'annullamento della condanna
a morte e soprattutto chiedere che il ricercatore venga sottoposto ad un processo equo in
linea con il diritto internazionale data la situazione in cui versa il ricercatore al
momento. Di promuovere ogni azione utile che si possa fare come città per
sensibilizzare la cittadinanza, i cittadini tutti sul tema in cui versa il ricercatore,
soprattutto trasmettere qualora i Consiglieri, i colleghi Consiglieri abbiano il piacere di
votare favorevolmente alla nostra proposta di Ordine del Giorno di trasmettere questo
atto al Presidente del Parlamento Europeo Tajani che si è occupato nuovamente della
situazione successivamente ad un appello che è sempre stato proposto
dall'Europarlamentare Viotti il 23 ottobre di quest'anno al Primo Ministro Gentiloni e
anche alla Presidenza del Senato della Repubblica affinché si facciano portavoce delle
denunce che noi abbiamo riportato in questo atto. Colgo l'occasione per ringraziare
anticipatamente tutti i colleghi che vorranno appoggiare la situazione di questo
ricercatore, di questo attivista dei diritti che si vede privato dalla libertà anche di difesa.
Grazie.

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