Interventi |
FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Io porto all'attenzione dell'assemblea del Consiglio Comunale la situazione del ricercatore iraniano Ahmad Djalali che è un docente, è un ricercatore specializzato nel campo della medicina e dei disastri e dell'assistenza umanitaria. Ahmad è un dottore di ricerca, ha ottenuto il dottorato presso il Karolinska Institutet in Svezia ed è conosciuto anche alla nostra Regione in quanto docente presso l'Università degli Studi del Piemonte Orientale. Io personalmente vengo a conoscenza della tragica situazione del professor Djalali successivamente ad un intervento dell'Europarlamentare Daniele Viotti all'inizio di febbraio 2017 e successivamente all'intervento della Senatrice Ferrara presso il Senato della Repubblica. Colgo l'occasione per raccontare brevemente la situazione del ricercatore che viene arrestato il 25 aprile dello scorso anno dai servizi segreti senza alcun mandato di cattura, semplicemente si trovava in Iran per partecipare ad alcuni seminari. Successivamente nel dicembre 2016 le Autorità iraniane lo spingono a dichiararsi colpevole e confessare di essere una spia, quindi il ricercatore non fa altro che iniziare uno sciopero della fame che deve però interrompere ad aprile del 2017 a causa delle sue gravi condizioni di salute. Mi sono permessa, nel dispositivo, quindi nella proposta di ordine del giorno di fare alcuni riferimenti ai trattati, ai Codici iraniani e mi preme sottolineare che il comportamento che è riservato ad Ahmad è completamente contro il diritto internazionale, più volte Amnesty International è riuscita, ha tentato, magari fosse riuscita, a porre all'attenzione dei giornali e dei media, soprattutto della politica della condizione contro il diritto internazionale in cui è riversato il ricercatore. Con questo atto io e la Consigliera Grippo chiediamo alla Sindaca e alla Giunta di sottoscrivere, come Città di Torino, l'appello che è stato promosso da Amnesty International, che è sempre in prima fila nella gestione di questi casi molto particolari, sia per chiedere l'annullamento della condanna a morte e soprattutto chiedere che il ricercatore venga sottoposto ad un processo equo in linea con il diritto internazionale data la situazione in cui versa il ricercatore al momento. Di promuovere ogni azione utile che si possa fare come città per sensibilizzare la cittadinanza, i cittadini tutti sul tema in cui versa il ricercatore, soprattutto trasmettere qualora i Consiglieri, i colleghi Consiglieri abbiano il piacere di votare favorevolmente alla nostra proposta di Ordine del Giorno di trasmettere questo atto al Presidente del Parlamento Europeo Tajani che si è occupato nuovamente della situazione successivamente ad un appello che è sempre stato proposto dall'Europarlamentare Viotti il 23 ottobre di quest'anno al Primo Ministro Gentiloni e anche alla Presidenza del Senato della Repubblica affinché si facciano portavoce delle denunce che noi abbiamo riportato in questo atto. Colgo l'occasione per ringraziare anticipatamente tutti i colleghi che vorranno appoggiare la situazione di questo ricercatore, di questo attivista dei diritti che si vede privato dalla libertà anche di difesa. Grazie. |