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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 33
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-03908
PIANO DI INTERVENTI RICHIESTO DALLA CORTE DEI CONTI - SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. APPROVAZIONE.
Interventi
MORANO Alberto
La proposta di delibera approda oggi in Consiglio dopo essere stata esaminata in
Commissione Bilancio, in questa sede occorre però ricordare, innanzitutto, che il 23
ottobre alle ore 10.30 del mattino la I Commissione ha udito il collegio dei revisori ed in
merito al parere non parere dagli stessi espresso, relativamente al piano interventi,
riporto le conclusioni perché sono illuminanti. Il collegio dei revisori dei conti esprime
il proprio parere che si sostanzia nel considerare favorevolmente gli interventi
prefigurati in entrata e in spesa, ritenendo per altro, alla luce delle considerazioni svolte
e non possibile valutare se e quando tali interventi possono portare a compimento il
risanamento dei conti. Al riesame compiuto dalla gestione dei residui attivi e passivi e al
ristabilimento degli equilibri della gestione di competenza finanziaria annuale e
pluriennale, obiettivi tutti segnalati dalla corte dei conti. In detta occasione il collegio
dei revisori, incalzato dal sottoscritto e da altri Consiglieri, io ero molto perplesso in
merito circa quanto affermato dai revisori nel loro non parere ha da un lato dichiarato, in
modo imbarazzante, il piano è provvisorio perché deve passare al vaglio della Corte dei
Conti, a novembre c'è l'assestamento e tutti i nodi vengono al pettine, dall'altro di aver
ripetuto, più volte di aver posto all'amministrazione numerose domande relativamente
alla situazione di GTT e all'impatto dell'assestamento di bilancio sul piano di interventi
senza ricevere risposte. Ad esito dell'audizione del collegio dei revisori e alla luce delle
loro imbarazzanti dichiarazioni che facevano balenare una mancata trasparenze della
Giunta e dell'Amministrazione, il Presidente del Consiglio Comunale e il Presidente
della Commissione controllo di gestione hanno quindi chiesto la formale convocazione
del Collegio dei Revisori, per avere contezza delle domande da loro poste
all'amministrazione, a cui l'amministrazione stessa non aveva dato risposta, secondo i
revisori, di verificare se le mancate risposte avevano un impatto sulla veridicità del
piano di intervento con l'atteggiamento in vero sorprendente, scorretto e censurabile
per lo meno da un punto di vista deontologico, il Presidente del Collegio in contrasto
con quanto previsto dall'art. 145 del regolamento ha deciso di sottrarsi al confronto
sottolineando che i Consiglieri potevano fare accesso agli atti come se non sapesse che
le risposte non sarebbero arrivate in tempo utile, con atteggiamento più responsabile gli
altri revisori sono intervenuti in conferenza capigruppo fornendo alcuni chiarimenti. E'
rimasto però irrisolto il problema di fondo: l'Amministrazione pur più volte sollecitata
dal Collegio dei Revisori, non ha fornito evidenza dell'impatto economico del piano di
intervento. Questa lunga premessa è doverosa perché noi Consiglieri oggi siamo
chiamati a votare un piano di interventi sul quale il Collegio dei Revisori, in modo
invero ambiguo come è stato il loro comportamento in questo anno, esprimono un
parere non parere, non ci dicono se questo piano di intervento (inc) realmente
necessario. In particolare il piano di interventi, a mio parere, presuppone innanzitutto
che venga data attuazione alla convenzione con GTT, approvata con delibera del
Consiglio Comunale del 13 settembre, ma come è emerso nel dibattito in sede di
discussione di interpellanza generale, ad oggi il Bilancio di GTT non è stato approvato
dalla Città, non è chiaro se verrà attuato il piano di salvataggio di GTT o se GTT verrà
assoggettato ad una procedura concorsuale. E in assenza di un piano di salvataggio che
preveda che la società prosegua nell'attività, la convenzione non potrà essere firmata
dalla Città, e la Città di Torino di troverà a dover affrontare, tra l'altro, un debito, io non
uso un termina tecnico, ma sostanzialmente fuori di bilancio di 27 milioni, che è
riportato nella delibera, oltre a dover incassare, se la società dovesse andare in una
procedura concorsuale, i crediti vantati nei confronti della società GTT in moneta
fallimentare che significa che non incassa il valore nominale facciale, ma che sarà un
importo più basso. Del pari, non è chiaro che cosa succederà Infra.To, il cui bilancio al
31dicembre 2016 non è stato approvato dalla Città. Anche in detta ipotesi, se non si
addiviene al salvataggio di GTT la sopravvivenza di Infra.To che ha crediti per oltre 30
milioni verso GTT verrà messa a forte rischio, e la convenzione con Infra.To non potrà
essere firmata, e qui la convenzione prevede che ci sono 58 milioni che vengono
disciplinato con la convenzione. Non abbiamo poi conoscenza se la Città sarà in grado
di addivenire il 30 novembre 2017 all'assestamento di bilancio, al riguardo sono incerti
tra l'altro gli importi incassati per oneri di urbanizzazione, l'incasso da parte del
Comune di quanto dovuto ad Amteco-Maiora, a titolo di saldo prezzo effettivo
pagamento del contributo promesso dalle fondazioni. Infine non è chiaro quali sia
l'impatto sui conti del Comune dell'allungamento dei tempi medi di pagamento che nel
terzo trimestre, questi sono dati ufficiali, indicatore trimestrale di tempestività di
pagamenti terzo trimestre 2017, 133 gg. indicatore trimestrale di tempestività di
pagamenti terzo trimestre 2016, 43 gg. Perché questo allungamento dei termini significa
che non sono stati pagati i fornitori probabilmente, ma per quali importi? Come impatta
tutto ciò sull'utilizzo dell'anticipo di tesoreria, perché affermare che vi è un
miglioramento dell'anticipo di tesoreria, e poi scoprire che vi è un ritardo nel
pagamento dei fornitori, non è il segno di una politica virtuosa, bensì quello di un
maquillage fraudolento. Per questi motivi, ritenendo che ad oggi il piano di interventi
non sia sostenibile, non essendo chiaro se ne sussistano i presupposti, ho più volte
richiesto all'Amministrazione e riformulo la richiesta oggi all'Amministrazione e ai
Consiglieri 5 Stelle, di invertire, dando prova di senso di responsabilità istituzionale
l'ordine delle delibere. Innanzitutto occorre avere chiarezza sul salvataggio di GTT, e
conseguentemente addivenire alla approvazione del bilancio della società da parte della
società ti Torino, questo comporta anche l'approvazione del bilancio di Infra.To. In
secondo luogo occorre fare chiarezza sulle sorti di Infra.To. In terzo luogo occorre dar
corso alla sottoscrizione delle convenzioni con GTT e Infra.To. Poi occorre approvare
l'assestamento di bilancio, infine si potrà consapevolmente votare l'approvazione del
piano di interventi, del piano di dismissione e della vendita di azioni IREN. In caso
contrario saremo chiamati ad approvare un piano di interventi necessariamente,
strutturalmente provvisorio, senza sapere i presupposti dello stesso sono correttI e
veritieri, credo che quello suggerito sia un atteggiamento responsabile che può essere
spiegato alla Corte di Conti che compreso dalla stessa, perché la Corte dei Conti non ha
chiesto un piano di interventi quale che sia o un piano di interventi che sia un libro dei
sogni. Ha chiesto un piano di interventi concreto di cui sussistano i presupposti. In
chiusura, voglio ricordare a tutti i Consiglieri 5 Stelle che l'approvazione dei documenti
falsi o palesemente inattuabili o privi dei presupposti comporta, come più volte sancito
dalla Corte dei Conti, l'assunzione di responsabilità personali da parte di Consiglieri e
che una volta si è salvati dalla Procura sul presupposto di un presunto inganno
perpetrato da parte del Sindaco, ma oggi a esito della discussione su questa delibera
nessuno potrà sostenere di non essere informato dei problemi circa la sussistenza o
meno dei presupposti del piano di rientro. E il voto favorevole diventa quindi
espressione consapevole di una volontà necessariamente informata con la conseguenza
che tutto ciò comporta se si dovesse verificare quanto da me chiaramente indicato.
Auspico quindi un rinvio della delibera, in caso contrario voterò contro per i motivi
sopra annunciati.

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