Interventi |
MORANO Alberto La proposta di delibera approda oggi in Consiglio dopo essere stata esaminata in Commissione Bilancio, in questa sede occorre però ricordare, innanzitutto, che il 23 ottobre alle ore 10.30 del mattino la I Commissione ha udito il collegio dei revisori ed in merito al parere non parere dagli stessi espresso, relativamente al piano interventi, riporto le conclusioni perché sono illuminanti. Il collegio dei revisori dei conti esprime il proprio parere che si sostanzia nel considerare favorevolmente gli interventi prefigurati in entrata e in spesa, ritenendo per altro, alla luce delle considerazioni svolte e non possibile valutare se e quando tali interventi possono portare a compimento il risanamento dei conti. Al riesame compiuto dalla gestione dei residui attivi e passivi e al ristabilimento degli equilibri della gestione di competenza finanziaria annuale e pluriennale, obiettivi tutti segnalati dalla corte dei conti. In detta occasione il collegio dei revisori, incalzato dal sottoscritto e da altri Consiglieri, io ero molto perplesso in merito circa quanto affermato dai revisori nel loro non parere ha da un lato dichiarato, in modo imbarazzante, il piano è provvisorio perché deve passare al vaglio della Corte dei Conti, a novembre c'è l'assestamento e tutti i nodi vengono al pettine, dall'altro di aver ripetuto, più volte di aver posto all'amministrazione numerose domande relativamente alla situazione di GTT e all'impatto dell'assestamento di bilancio sul piano di interventi senza ricevere risposte. Ad esito dell'audizione del collegio dei revisori e alla luce delle loro imbarazzanti dichiarazioni che facevano balenare una mancata trasparenze della Giunta e dell'Amministrazione, il Presidente del Consiglio Comunale e il Presidente della Commissione controllo di gestione hanno quindi chiesto la formale convocazione del Collegio dei Revisori, per avere contezza delle domande da loro poste all'amministrazione, a cui l'amministrazione stessa non aveva dato risposta, secondo i revisori, di verificare se le mancate risposte avevano un impatto sulla veridicità del piano di intervento con l'atteggiamento in vero sorprendente, scorretto e censurabile per lo meno da un punto di vista deontologico, il Presidente del Collegio in contrasto con quanto previsto dall'art. 145 del regolamento ha deciso di sottrarsi al confronto sottolineando che i Consiglieri potevano fare accesso agli atti come se non sapesse che le risposte non sarebbero arrivate in tempo utile, con atteggiamento più responsabile gli altri revisori sono intervenuti in conferenza capigruppo fornendo alcuni chiarimenti. E' rimasto però irrisolto il problema di fondo: l'Amministrazione pur più volte sollecitata dal Collegio dei Revisori, non ha fornito evidenza dell'impatto economico del piano di intervento. Questa lunga premessa è doverosa perché noi Consiglieri oggi siamo chiamati a votare un piano di interventi sul quale il Collegio dei Revisori, in modo invero ambiguo come è stato il loro comportamento in questo anno, esprimono un parere non parere, non ci dicono se questo piano di intervento (inc) realmente necessario. In particolare il piano di interventi, a mio parere, presuppone innanzitutto che venga data attuazione alla convenzione con GTT, approvata con delibera del Consiglio Comunale del 13 settembre, ma come è emerso nel dibattito in sede di discussione di interpellanza generale, ad oggi il Bilancio di GTT non è stato approvato dalla Città, non è chiaro se verrà attuato il piano di salvataggio di GTT o se GTT verrà assoggettato ad una procedura concorsuale. E in assenza di un piano di salvataggio che preveda che la società prosegua nell'attività, la convenzione non potrà essere firmata dalla Città, e la Città di Torino di troverà a dover affrontare, tra l'altro, un debito, io non uso un termina tecnico, ma sostanzialmente fuori di bilancio di 27 milioni, che è riportato nella delibera, oltre a dover incassare, se la società dovesse andare in una procedura concorsuale, i crediti vantati nei confronti della società GTT in moneta fallimentare che significa che non incassa il valore nominale facciale, ma che sarà un importo più basso. Del pari, non è chiaro che cosa succederà Infra.To, il cui bilancio al 31dicembre 2016 non è stato approvato dalla Città. Anche in detta ipotesi, se non si addiviene al salvataggio di GTT la sopravvivenza di Infra.To che ha crediti per oltre 30 milioni verso GTT verrà messa a forte rischio, e la convenzione con Infra.To non potrà essere firmata, e qui la convenzione prevede che ci sono 58 milioni che vengono disciplinato con la convenzione. Non abbiamo poi conoscenza se la Città sarà in grado di addivenire il 30 novembre 2017 all'assestamento di bilancio, al riguardo sono incerti tra l'altro gli importi incassati per oneri di urbanizzazione, l'incasso da parte del Comune di quanto dovuto ad Amteco-Maiora, a titolo di saldo prezzo effettivo pagamento del contributo promesso dalle fondazioni. Infine non è chiaro quali sia l'impatto sui conti del Comune dell'allungamento dei tempi medi di pagamento che nel terzo trimestre, questi sono dati ufficiali, indicatore trimestrale di tempestività di pagamenti terzo trimestre 2017, 133 gg. indicatore trimestrale di tempestività di pagamenti terzo trimestre 2016, 43 gg. Perché questo allungamento dei termini significa che non sono stati pagati i fornitori probabilmente, ma per quali importi? Come impatta tutto ciò sull'utilizzo dell'anticipo di tesoreria, perché affermare che vi è un miglioramento dell'anticipo di tesoreria, e poi scoprire che vi è un ritardo nel pagamento dei fornitori, non è il segno di una politica virtuosa, bensì quello di un maquillage fraudolento. Per questi motivi, ritenendo che ad oggi il piano di interventi non sia sostenibile, non essendo chiaro se ne sussistano i presupposti, ho più volte richiesto all'Amministrazione e riformulo la richiesta oggi all'Amministrazione e ai Consiglieri 5 Stelle, di invertire, dando prova di senso di responsabilità istituzionale l'ordine delle delibere. Innanzitutto occorre avere chiarezza sul salvataggio di GTT, e conseguentemente addivenire alla approvazione del bilancio della società da parte della società ti Torino, questo comporta anche l'approvazione del bilancio di Infra.To. In secondo luogo occorre fare chiarezza sulle sorti di Infra.To. In terzo luogo occorre dar corso alla sottoscrizione delle convenzioni con GTT e Infra.To. Poi occorre approvare l'assestamento di bilancio, infine si potrà consapevolmente votare l'approvazione del piano di interventi, del piano di dismissione e della vendita di azioni IREN. In caso contrario saremo chiamati ad approvare un piano di interventi necessariamente, strutturalmente provvisorio, senza sapere i presupposti dello stesso sono correttI e veritieri, credo che quello suggerito sia un atteggiamento responsabile che può essere spiegato alla Corte di Conti che compreso dalla stessa, perché la Corte dei Conti non ha chiesto un piano di interventi quale che sia o un piano di interventi che sia un libro dei sogni. Ha chiesto un piano di interventi concreto di cui sussistano i presupposti. In chiusura, voglio ricordare a tutti i Consiglieri 5 Stelle che l'approvazione dei documenti falsi o palesemente inattuabili o privi dei presupposti comporta, come più volte sancito dalla Corte dei Conti, l'assunzione di responsabilità personali da parte di Consiglieri e che una volta si è salvati dalla Procura sul presupposto di un presunto inganno perpetrato da parte del Sindaco, ma oggi a esito della discussione su questa delibera nessuno potrà sostenere di non essere informato dei problemi circa la sussistenza o meno dei presupposti del piano di rientro. E il voto favorevole diventa quindi espressione consapevole di una volontà necessariamente informata con la conseguenza che tutto ciò comporta se si dovesse verificare quanto da me chiaramente indicato. Auspico quindi un rinvio della delibera, in caso contrario voterò contro per i motivi sopra annunciati. |