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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 21
INTERPELLANZA 2017-04341
(GENERALE) "QUALE CONCRETO PROGETTO DI RILANCIO PER GTT?" PRESENTATA IN DATA 19 OTTOBRE 2017 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
MORANO Alberto
Ho ascoltato attentamente quanto detto dall'Assessore Rolando il 27 settembre e oggi.
Oggi cinque minuti e non dire nulla. Un po' deludente, devo dirle Assessore e ho letto
poi, con attenzione, il resoconto sugli organi di stampa, perché lei oggi non ha detto
nulla di quanto accaduto venerdì nell'incontro tra Regione e Comune, in cui la trattativa
avente ad oggetto il risanamento di GTT si sarebbe arenata di fronte alla richiesta
avanzata dalla Regione alla Città di Torino, di favorire l'ingresso dei privati. Allora, non
l'avete fatto voi, ma ci sono cinquemila persone che attendono delle risposte.
Cerchiamo quindi di fare chiarezza su più piani. Innanzi tutto credo che dovreste voi,
non lo devo dire io, ma dovreste dirlo voi, che la situazione disastrosa dei conti di GTT,
oramai sull'orlo della bancarotta, non è responsabilità del Sindaco Appendino o della
Giunta 5 Stelle, la responsabilità vostra è di non saperla affrontare. Ma questa situazione
è il risultato di una gestione fallimentare da parte di un CDA che si è dimostrato
totalmente incapace di far fronte al sistema trasporti di Torino. Un esempio valga per
tutti. Come emerge da documentazione che è stata fornita dalla Dottoressa Villari in
risposta a due interpellanze, a due richieste di accesso agli atti, del settembreottobre
2016, il Comune di Torino il 24 maggio e il 15 aprile 2016 e il 2 aprile e il 26 marzo
2015, aveva comunicato a GTT e alla Società Pricewaterhouse che GTT avrebbe dovuto
procedere alla radiazione o all'approvazione di un fondo rischicrediti, per un importo
superiore ai diciotto milioni, in quanto detti crediti erano stati radiati dalla contabilità
del Comune di Torino. Questo non è avvenuto. L'Assessore Tedesco ha approvato il
Bilancio 2014, il Sindaco Appendino come delega sulle partecipate ha approvato il
Bilancio 2015. Come è possibile, che la Città da un lato dica a GTT e alla Società di
Revisione Pricewaterhouse "iscrivi il fondo rischio sui crediti" e dall'altro lato ha
appurato che ciò non è stato fatto approva il bilancio? Io me lo chiedo, ma se lo chiederà
anche qualcun altro. Forse, Sindaco Appendino, lei era stata appena nominata, e si
potrebbe anche scusarla, perché non aveva conoscenza, magari, di queste lettere inviate
dalla Città prima che lei entrasse in carica, ma non credo che si possa scusare
l'Assessore Tedesco, che faceva parte di una Giunta che le aveva inviate. E ancora più
grave è la situazione dei crediti verso l'Agenzia Regionale per la Mobilità. Qui, come
risulta da documenti, siamo in presenza di fatture duplicate, di fatture emesse per
prestazioni pagate nell'esercizio precedente, il tutto per un importo di oltre 45 milioni di
euro. Qui non siamo su crediti contestati, siamo su crediti inesistenti che sono nel
Bilancio della Società. Come già ricordato, e faccio quindi una premessa adesso di
ordine tecnico, la Città, perché non sono d'accordo con lei Assessore Rolando, la Città
di Torino detiene, per il tramite di FCT, l'intero capitale sociale di GTT, ma l'articolo
22 dello Statuto di FCT, dice espressamente che "nel caso di partecipazioni in società
che gestiscono servizi pubblici locali, l'organo amministrativo di FCT esegue gli
indirizzi e le decisioni assunte dalla Città di Torino". L'articolo 2497 del codice prevede
che: "Le società e gli enti che esercitando attività di direzione e coordinamento di
società agiscono nell'interesse imprenditoriale proprio o altrui, in violazione dei principi
di corretta gestione societaria, sono direttamente responsabili nei confronti dei creditori
sociali per la lesione cagionata all'integrità del patrimonio". Poi, l'articolo 2497 del
Codice Civile dice che: "Salvo prova contraria, l'attività di direzione e coordinamento si
presume sia esercitata dalle società o enti tenuta nel consolidamento". Che GTT venga
consolidata nei conti del Comune di Torino quando verrà finalmente approvato il
Bilancio consolidato, è un fatto, ma se abbiamo ancora dei dubbi sul fatto dell'attività di
direzione e coordinamento, secondo indice, è che la Città nomina la maggioranza dei
Consiglieri di Amministrazione, quindi non vi è alcun dubbio che questa attività sia
svolta dalla Città di Torino. Ma se questa è la realtà, ne consegue necessariamente,
signor Sindaco e signor Assessore, che voi non potete non sapere che cosa sta
succedendo. Ogni decisione di GTT, sia essa dell'assemblea o degli Amministratori,
deve essere concordata con la Città. Ciò vale per il possibile salvataggio della Società,
per la redazione del Bilancio, per l'approvazione dello stesso e per la firma della
convenzione con GTT di cui infra. Detto ciò, occorre rilevare ancora, che il bilancio
relativo all'esercizio chiusosi al 21 dicembre 2016 non è stato approvato dall'assemblea
e quindi dalla Città, mentre, quello relativo al 2015 è oggetto di indagine da parte della
Procura, relativamente ad un presunto falso per errata contabilizzazione degli interessi.
Ma sorprendentemente la Città di Torino, con delibera del Consiglio Comunale del 13
settembre 2017, con il solo voto favorevole dei Consiglieri del Movimento 5 Stelle, ha
approvato una convenzione per la Città di Torino e la Società GTT, per la regolazione
degli interessi moratori. Il raffronto tra quanto previsto, da un lato, dalla delibera del
Consiglio Comunale e dalla succitata convenzione, fortunatamente ad oggi non firmata
e quanto risulta dalle scritture contabili di GTT che sono riportate nella relazione
preparata da Pit Merrik, è imbarazzante e ci lascia senza parole. Non amo le
scenografie, però potrei farlo vedere pure ai giornalisti, questo è il dato che si può
raffrontare e che cosa emerge da questo dato? Mi limito ad una voce: il Comune di
Torino, secondo la ricostruzione che emerge dai dati di GTT, avrebbe un debito per
interessi di 12 milioni e 600 mila verso GTT; secondo, invece, il dato riportato dalla
delibera approvata dalla Città di Torino, questo debito sarebbe di soli 6 milioni. Lo
sbilanciamento di questi crediti, certificato dalla richiamata delibera votata dal
Consiglio Comunale, sarebbe, ove fosse accettato questo finanziamento dalla società
firmando la convenzione, la prova provata che il Bilancio di GTT non fornisce una
corretta rappresentazione dei crediti e dei debiti per interessi nei confronti della Città.
Ma ciò che è imbarazzante, è che la falsità del Bilancio GTT, approvato dal Sindaco
Appendino, è attestato dal Consiglio Comunale, con un atto ufficiale proposto dal
Sindaco e dalla Giunta. Sarà sufficiente produrre questo documento alla Procura della
Repubblica per dare corso e completamento alle indagini in corso. Ed io mi chiedo,
quindi e chiedo al Sindaco e all'Assessore, come potete pensare di far fermare questa
convenzione a GTT nei termini proposti dalla delibera succitata a firmare il Bilancio
2016 della Società attestando, per fatti concludenti e incontestabili, che il Bilancio 215,
approvato dalla Giunta Appendino, era falso. E lo stesso ragionamento vale per la
presunta transazione proposta dalla Regione relativamente ai crediti verso l'Agenzia
Regionale per la Mobilità. Ove detta transazione venisse firmata, certificherebbe, di
nuovo, il falso nel Bilancio di GTT, potendolo, invece, sanare oggi radiando questo
credito. Ma vi rendete conto che alla luce dei principi sopra richiamati esponete la Città,
soggetto che esercita l'attività di direzione e coordinamento su GTT, al rischio di
risarcire i territori? Queste considerazioni, secondo me, fanno emergere forti dubbi che
io ho sulla vostra capacità di affrontare la situazione. Perché vede, signor Sindaco, credo
che sia giunto il momento in cui lei apra gli occhi e esca dall'angolo in cui per
incapacità, arroganza, presunzione, è andata a mettere. Le condizioni che le sta ponendo
il Partito Democratico per addivenire al salvataggio, io posso anche comprendere che
per lei siano accettabili, ma non fare nulla non è accettabile per i dipendenti di GTT. Io
modestamente le suggerisco alcune mosse per uscire dall'angolo. Innanzitutto
sostituisca uno o due dei suoi Assessori soprammobile, con persone che siano
determinati e capaci ad affrontare il risanamento delle partecipate. Denunci anche lei
alla Procura i falsi nei Bilanci di GTT. Arriva tardi, io l'ho fatto un anno fa, ma almeno
dimostra di non voler coprire le responsabilità di chi c'era prima. Faccia promuovere
dall'assemblea di GTT, in cui vota la Città per il tramite di FCT holding, un'azione di
responsabilità nei confronti degli amministratori e Sindaci che hanno redatto bilanci
falsi, ingannando la Città e i territori. Revochi gli attuali amministratori, non per la
vicenda della multa, che è una vicenda tutto sommato uso del malcostume che vige in
questo paese, bensì per l'assoluta incapacità. Non lasci ad altri la possibilità di dirle che
bisogna avere le dimissioni di Ceresa per 25 euro, quando lo stesso ha ben e più gravi
responsabilità. Eviti poi, e glie lo suggerisco, di sedersi al fianco dell'Amministratore
Delegato della società che ha causato questo disastro e soprattutto eviti di affidare a
questa persona la relazione di un piano di risanamento che non è credibile fatto da chi
ha causato il disastro. Richieda all'Agenzia Regionale il pagamento di tutto quanto
dovuto, finito e, se questo basta, proceda con il piano di risanamento. Se questi importi
non dovessero bastare, può procedere alla richiesta allo Stato. E' stato fatto verso il
Comune di Napoli, che sia intervenuto lo Stato in salvataggio. Perché sa, signor
Sindaco, se non si addiviene al salvataggio, se la Società va in amministrazione
straordinaria, legge Marzano, l'impatto sui conti del Comune di Torino sarebbe
disastroso.

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