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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 19
INTERPELLANZA 2017-04341
(GENERALE) "QUALE CONCRETO PROGETTO DI RILANCIO PER GTT?" PRESENTATA IN DATA 19 OTTOBRE 2017 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie Presidente. Grazie Assessore. Chiediamo scusa se c'era qualche imprecisione
nelle premesse, Assessore Rolando; evidentemente sono imprecisioni dettate dal fatto
che il Consiglio Comunale da alcune settimane non è messo a parte della reale
situazione debiticrediti e sostanzialmente deve apprendere dai giornali qual è,
sostanzialmente, lo stato dell'arte rispetto a cifre e rispetto a interlocutori impegnati nel
piano di salvataggio, lo chiameremmo in questi termini, della nostra Società di
Trasporto Pubblico. E quindi le domando scusa se sono stato impreciso nel redigere
questa interpellanza e penso di interpretare in questo senso anche i colleghi
sottoscrittori. Tuttavia riteniamo che le risposte date dall'Amministrazione, in realtà non
stiano centrando il punto. Il punto che noi in qualche modo, a più riprese, abbiamo
provato a sollevare, sollecitando l'Amministrazione a dirci che cosa erano, quali erano
le intenzioni rispetto a GTT, parte da un'analisi, in questo senso, da noi condivisa. Non
abbiamo mai fatto mistero di ritenere la Società oggettivamente in difficoltà e concordo
con lei, non è questa la sede per la ricerca delle responsabilità. Partiamo da che cosa
abbiamo, da un po' di tempo a questa parte, ma soprattutto, ed è questo lo spirito
dell'interpellanza, cerchiamo di capire cosa c'è e dove stiamo andando. Perchè il punto,
e forse oggi varrebbe la pena togliersi dal tema: eh ma è colpa di Tizio, è colpa di Caio,
no, è colpa di Tizio ma è colpa di Caio. Qui c'è una Società, mi scusi Assessore, è vero
che formalmente è di FCT, ma FCT è una finanziaria della Città di Torino, quindi, come
dire… dire che il socio non era Città ma FCT va bene sotto il profilo formale, giuridico
le diamo ragione, ma, come dire, è un po' una finzione, almeno sotto il profilo politico.
Diventa difficile immaginare che siano altri i soggetti decisori. Quindi forse è improprio
chiamarlo socio, chiamiamolo soggetto decisore. Bene, il soggetto decisore, Città di
Torino, ci risulta, come dire, non aver ancora chiarito, onestamente, quali sono gli
orientamenti possibili per far fronte a quella che è la situazione di grande criticità che ha
la nostra Società del Trasporto Pubblico Locale. Criticità che, badiamo bene, ribadisco,
è nota, per lo meno nei suoi termini generali, non in termini specifici, non è isolata, non
è l'unica società di trasporto pubblico italiana che ha questo tipo di problematiche, ma
noi siamo il Consiglio Comunale di Torino, siamo nel 2017, dobbiamo pensare a cosa
succederà a Torino nei prossimi. Allora, sotto questo profilo noi, come dire, avevamo
davvero capito, insomma, sollecitato l'Amministrazione a mettere in evidenza quali
potevano essere le possibili soluzioni, che non sono infinite, ma sono finite e
determinate, che possono in qualche modo, se percorribili, andare nell'ottica di salvare
in qualche modo la compagine societaria, l'azionariato nostro, come Città di Torino, e
ovviamente quello che riguarda il Servizio Pubblico di Trasporto a Torino, ma
soprattutto identificare un modello rispetto a cui muoversi. Qui c'è un problema
emergenziale, che è il tema per cui, positivamente apprendiamo, sono in corso le
interlocuzioni con il Governo, per cercare di, come dire, tamponare una falla economica
di tipo di cassa. E su questo, credo che tutte le parti politiche in questione hanno e
stanno dando un fattivo contributo, al punto tale da modificare la legge di Bilancio.
Quindi siamo ben oltre quella che è la disponibilità a parole. Però poi c'è un problema
organizzativo e di visione strategica sul futuro di GTT, perché, mi si passi il termine, si
sfanga l'annata 2017, ma la domanda è semplice: qual è il modello con cui si pensa, o
meglio pensate, di organizzare il futuro di GTT, in un contesto che difficilmente
cambierà in positivo. Io auspico che i trasferimenti statali per il TPL subiscano
un'inversione di tendenza nel prossimo futuro e di colpo quello che in qualche modo il
Governo, qualunque colore politico possa avere, stanzia per finanziare il TPL, dal
prossimo anno invece di colpo aumenta. Lo auspico, difficilmente questo capiterà. Io
credo che sarà difficile in qualche modo incidere in maniera così strutturale sui processi
di economia di scala all'interno dell'attuale compagine societaria, per fronteggiare
quelle che sono delle oggettive diseconomie di un servizio pubblico, che evidentemente
non troverà mai capienza dei propri costi dal mero recupero di carattere tariffario e che
conseguentemente avrà sempre esigenza di contribuzione pubblica. La domanda a cui
però oggi onestamente non ho capito qual è la strada che si sta percorrendo è:
benissimo, supponiamo di portare a casa il 2017 con l'intervento sugli FSC, con il
Governo Nazionale, con in qualche modo una convergenza con l'Agenzia regionale per
i debiti e i crediti. Perfetto. Noi non abbiamo risolto il problema di GTT. Abbiamo
risolto un problema imminente, che è quello della cassa, che è quello della liquidità e
della finanziarizzazione di una crisi strutturale, ma non abbiamo risolto un problema di
modello organizzativo. Allora, noi non è che, non ci sfugge la difficoltà politica di
affermare qual è la visione di sistema, perché è del tutto evidente che su questa partita, e
cioè qual è il modello organizzativo del Trasporto Pubblico Locale su questa Città, e in
particolar modo la modalità con cui la nostra Società di Trasporti affronta le difficoltà
oggettive di gestione, si è giocato una partita politica, tradotto in termini concreti, come
ben ricorderà qualcuno, una parte politica che è quella che poi venne sconfitta nelle
elezioni del 2016, valutò l'ipotesi e fece delle azioni per cercare un partner industriale a
cui conferire il 49% del pacchetto azionario, poi la cosa non andò a posto ma era una
strategia. Condivisibile, non condivisibile, c'era l'accordo, non c'era l'accordo, ma era
una strategia chiara su cui in qualche modo ci si era mossi. Oggi, ed è la domanda che
sostanzialmente poniamo alla Sindaca Appendino, ammesso e non concesso di risolvere
il problema cogente, cioè il 2017, che certamente è importante e che, per la carità, è
fondamentale; dove state portando in qualche modo il carro del GTT? Leggiamo di
incontri con società private, leggiamo di. Il tema e l'oggetto dell'interpellanza era
meramente questo: capire qual era la strategia del Movimento Cinque Stelle. Purtroppo
per noi, ancora oggi, per l'ennesima volta, siamo avvolti in questo senso, ahinoi, in una
nebbia fitta e come sempre torneremo a chiedere, scusate se siamo un po' ridondanti nel
chiederlo, perché credo che questo sia, come dire, almeno dire dove si immagina di
portare GTT, in maniera, e qua chiudo, ribadendo la nostra piena disponibilità, lo
abbiamo sempre fatto e lo rifacciamo anche questa volta. Non è detto che il modello che
avete in mente sia un modello che troverà il Partito Democratico ostile, non è detto, non
lo sappiamo. Avremmo piacere di capire qual è il modello organizzativo. Prima lo
sedimentate, prima lo comunicate al Consiglio Comunale, a noi, ai lavoratori, ai
cittadini, forse anche sotto il profilo, come dire, delle perturbazioni del sistema, meglio
e più facile è l'operazione di portare anche in salvataggio in qualche modo l'Azienda,
anche proprio in questa annualità così difficile.

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