Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie Presidente. Grazie Assessore. Chiediamo scusa se c'era qualche imprecisione nelle premesse, Assessore Rolando; evidentemente sono imprecisioni dettate dal fatto che il Consiglio Comunale da alcune settimane non è messo a parte della reale situazione debiticrediti e sostanzialmente deve apprendere dai giornali qual è, sostanzialmente, lo stato dell'arte rispetto a cifre e rispetto a interlocutori impegnati nel piano di salvataggio, lo chiameremmo in questi termini, della nostra Società di Trasporto Pubblico. E quindi le domando scusa se sono stato impreciso nel redigere questa interpellanza e penso di interpretare in questo senso anche i colleghi sottoscrittori. Tuttavia riteniamo che le risposte date dall'Amministrazione, in realtà non stiano centrando il punto. Il punto che noi in qualche modo, a più riprese, abbiamo provato a sollevare, sollecitando l'Amministrazione a dirci che cosa erano, quali erano le intenzioni rispetto a GTT, parte da un'analisi, in questo senso, da noi condivisa. Non abbiamo mai fatto mistero di ritenere la Società oggettivamente in difficoltà e concordo con lei, non è questa la sede per la ricerca delle responsabilità. Partiamo da che cosa abbiamo, da un po' di tempo a questa parte, ma soprattutto, ed è questo lo spirito dell'interpellanza, cerchiamo di capire cosa c'è e dove stiamo andando. Perchè il punto, e forse oggi varrebbe la pena togliersi dal tema: eh ma è colpa di Tizio, è colpa di Caio, no, è colpa di Tizio ma è colpa di Caio. Qui c'è una Società, mi scusi Assessore, è vero che formalmente è di FCT, ma FCT è una finanziaria della Città di Torino, quindi, come dire… dire che il socio non era Città ma FCT va bene sotto il profilo formale, giuridico le diamo ragione, ma, come dire, è un po' una finzione, almeno sotto il profilo politico. Diventa difficile immaginare che siano altri i soggetti decisori. Quindi forse è improprio chiamarlo socio, chiamiamolo soggetto decisore. Bene, il soggetto decisore, Città di Torino, ci risulta, come dire, non aver ancora chiarito, onestamente, quali sono gli orientamenti possibili per far fronte a quella che è la situazione di grande criticità che ha la nostra Società del Trasporto Pubblico Locale. Criticità che, badiamo bene, ribadisco, è nota, per lo meno nei suoi termini generali, non in termini specifici, non è isolata, non è l'unica società di trasporto pubblico italiana che ha questo tipo di problematiche, ma noi siamo il Consiglio Comunale di Torino, siamo nel 2017, dobbiamo pensare a cosa succederà a Torino nei prossimi. Allora, sotto questo profilo noi, come dire, avevamo davvero capito, insomma, sollecitato l'Amministrazione a mettere in evidenza quali potevano essere le possibili soluzioni, che non sono infinite, ma sono finite e determinate, che possono in qualche modo, se percorribili, andare nell'ottica di salvare in qualche modo la compagine societaria, l'azionariato nostro, come Città di Torino, e ovviamente quello che riguarda il Servizio Pubblico di Trasporto a Torino, ma soprattutto identificare un modello rispetto a cui muoversi. Qui c'è un problema emergenziale, che è il tema per cui, positivamente apprendiamo, sono in corso le interlocuzioni con il Governo, per cercare di, come dire, tamponare una falla economica di tipo di cassa. E su questo, credo che tutte le parti politiche in questione hanno e stanno dando un fattivo contributo, al punto tale da modificare la legge di Bilancio. Quindi siamo ben oltre quella che è la disponibilità a parole. Però poi c'è un problema organizzativo e di visione strategica sul futuro di GTT, perché, mi si passi il termine, si sfanga l'annata 2017, ma la domanda è semplice: qual è il modello con cui si pensa, o meglio pensate, di organizzare il futuro di GTT, in un contesto che difficilmente cambierà in positivo. Io auspico che i trasferimenti statali per il TPL subiscano un'inversione di tendenza nel prossimo futuro e di colpo quello che in qualche modo il Governo, qualunque colore politico possa avere, stanzia per finanziare il TPL, dal prossimo anno invece di colpo aumenta. Lo auspico, difficilmente questo capiterà. Io credo che sarà difficile in qualche modo incidere in maniera così strutturale sui processi di economia di scala all'interno dell'attuale compagine societaria, per fronteggiare quelle che sono delle oggettive diseconomie di un servizio pubblico, che evidentemente non troverà mai capienza dei propri costi dal mero recupero di carattere tariffario e che conseguentemente avrà sempre esigenza di contribuzione pubblica. La domanda a cui però oggi onestamente non ho capito qual è la strada che si sta percorrendo è: benissimo, supponiamo di portare a casa il 2017 con l'intervento sugli FSC, con il Governo Nazionale, con in qualche modo una convergenza con l'Agenzia regionale per i debiti e i crediti. Perfetto. Noi non abbiamo risolto il problema di GTT. Abbiamo risolto un problema imminente, che è quello della cassa, che è quello della liquidità e della finanziarizzazione di una crisi strutturale, ma non abbiamo risolto un problema di modello organizzativo. Allora, noi non è che, non ci sfugge la difficoltà politica di affermare qual è la visione di sistema, perché è del tutto evidente che su questa partita, e cioè qual è il modello organizzativo del Trasporto Pubblico Locale su questa Città, e in particolar modo la modalità con cui la nostra Società di Trasporti affronta le difficoltà oggettive di gestione, si è giocato una partita politica, tradotto in termini concreti, come ben ricorderà qualcuno, una parte politica che è quella che poi venne sconfitta nelle elezioni del 2016, valutò l'ipotesi e fece delle azioni per cercare un partner industriale a cui conferire il 49% del pacchetto azionario, poi la cosa non andò a posto ma era una strategia. Condivisibile, non condivisibile, c'era l'accordo, non c'era l'accordo, ma era una strategia chiara su cui in qualche modo ci si era mossi. Oggi, ed è la domanda che sostanzialmente poniamo alla Sindaca Appendino, ammesso e non concesso di risolvere il problema cogente, cioè il 2017, che certamente è importante e che, per la carità, è fondamentale; dove state portando in qualche modo il carro del GTT? Leggiamo di incontri con società private, leggiamo di. Il tema e l'oggetto dell'interpellanza era meramente questo: capire qual era la strategia del Movimento Cinque Stelle. Purtroppo per noi, ancora oggi, per l'ennesima volta, siamo avvolti in questo senso, ahinoi, in una nebbia fitta e come sempre torneremo a chiedere, scusate se siamo un po' ridondanti nel chiederlo, perché credo che questo sia, come dire, almeno dire dove si immagina di portare GTT, in maniera, e qua chiudo, ribadendo la nostra piena disponibilità, lo abbiamo sempre fatto e lo rifacciamo anche questa volta. Non è detto che il modello che avete in mente sia un modello che troverà il Partito Democratico ostile, non è detto, non lo sappiamo. Avremmo piacere di capire qual è il modello organizzativo. Prima lo sedimentate, prima lo comunicate al Consiglio Comunale, a noi, ai lavoratori, ai cittadini, forse anche sotto il profilo, come dire, delle perturbazioni del sistema, meglio e più facile è l'operazione di portare anche in salvataggio in qualche modo l'Azienda, anche proprio in questa annualità così difficile. |