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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 26
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-03804
CONSORZIO PER IL SISTEMA INFORMATIVO (CSI PIEMONTE). APPROVAZIONE MODIFICHE STATUTARIE.
Interventi
IMBESI Serena (Vice Presidente)
Facciamo la discussione congiunta, interverrà al termine della discussione l'Assessora
Pisano e poi due votazioni separate, sulla delibera e sulla mozione di
accompagnamento.

IARIA Antonino
Grazie, penso che vada bene per tutti. Io ho ascoltato molto attentamente il Consigliere
Lavolta e non sono pentito di aver fatto un atto insieme a voi, però vorrei puntualizzare
due cose, io come ho detto prima, ho detto che voi già nella vecchia Consiliatura avete
avuto un atteggiamento critico, però devo farlo, rivendicarlo, che la richiesta di pareri
ANAC, che hanno definitivamente bloccato, diciamo la valorizzazione è stata fatta da
questa Giunta, magari l'avreste fatta anche voi se aveste vinto le elezioni, però diciamo,
noi l'abbiamo fatta e questo non ci ha chiaramente portato ad avere, come dire, il plauso
dagli altri enti consorziati, in particolare uno che aveva spinto moltissimo su questo tipo
di proposta, senza fare nomi, ma è logico, è chiaro, puntato su una visione strategica che
poi chiaramente è stata, diciamo, bloccata o diciamo, è stato chiarito che l'ANAC ha
definito tutte le criticità. I problemi sollevati dal Consigliere Lavolta, tra l'altro sono già
stati discussi in varie Commissioni Smart City e anche congiunte, dove l'Assessora
Pisano, che poi magari andrà più nello specifico, ha detto che in quest'anno ha fatto un
lavoro molto interessante con il CSI Piemonte nel valutare insieme tutto il pacchetto di
servizi che CSI eroga nel nostro Comune, per il nostro Comune e capire su quali di
questi servizi investire o no. È chiaro che mettere in contrapposizione il CSI col mercato
è un po' subdolo, perché il mercato non si occuperà mai di una procedura di
acquisizioni atti che usano 20 persone, faccio un esempio banale, magari non è
tecnicamente manco corretto, però è così, il mercato non si occupa di una procedura del
genere, se ne può occupare un ente che lavora proprio per la Pubblica Amministrazione,
magari come noi abbiamo già fatto approvando una mozione sull'aumento dell'utilizzo
del software libero e la diffusione dei dati in modo da implementare questa possibilità
di, diciamo, agire e migliorare software su dati pubblici, andare a lavorare su nicchie di
mercato, non nicchie di mercato, ma nicchie di necessità delle Pubbliche
Amministrazioni che non hanno una visione di mercato, la posta elettronica seppur
condividendo anche il fatto che magari doveva essere un po' più condivisa come
diciamo modalità di scelta, però la posta elettronica è un servizio che sul mercato ha
moltissimi operatori, quindi se noi vogliamo che il CSI abbia un futuro come ente
sistemico all'interno della Pubblica Amministrazione, non dobbiamo metterlo in
competizione su diciamo software che possono essere gestiti, comprati o anche valutati
da CSI stesso per essere acquistati dalla Pubblica Amministrazione che il mercato offre,
ma dobbiamo puntare sul fatto di lavorare all'interno delle nostre procedure e c'è
tantissimo lavoro da fare all'interno delle procedure che sono condivise tra vari enti
perché in questi anni il problema con il CSI Piemonte è che si è lavorato con
compartimenti stagni, si è lavorato che ogni ente faceva le sue richieste e ci si dava la
risposta a quell'ente lì che era leggermente diversa dalla stessa diciamo procedura che
veniva data all'altro ente, sui servizi condivisi tra i vari enti noi abbiamo una strategia
vincente sul futuro, ma questo lo facciamo senza andare a far mettere in concorrenza il
CSI Piemonte su prodotti di mercato, ma mettere in concorrenza CSI Piemonte sulla
possibilità di diventare un fondamento strutturale e sistemico dell'Information
Technology delle Pubbliche Amministrazioni piemontesi. E per questo, scusi, chiudo,
per collegare al titolo della mozione di accompagnamento che mi è piaciuto, cioè il
futuro è nelle persone che ci lavorano, perché è proprio con queste persone di lavoro,
che lavorano nel CSI Piemonte noi possiamo avere questa possibilità di cambiare rotta.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie. Non vedo altri iscritti a parlare. Prego, Assessora Pisano, per le conclusioni.
Consigliere Mensio, sempre sulla mozione.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Sì, io condivido le parole del Consigliere Iaria, abbiamo sottoscritto
questa mozione perché è chiaro che quando si parla di lavoratori, di attività lavorative
siamo sicuramente sensibili al tema, ancora di più su un Consorzio che ha acquisito a
tutti gli effetti la denominazione di Società in House, vorrei ricordare che in questo caso
come la normativa prevede la Società in House dovrà prendere attività dai propri soci da
più dell'80%, non vorrei che ci soffermassimo sempre su servizi di scarso valore
aggiunto, non ritengo la posta elettronica un servizio valore aggiunto, conosco
personalmente molti lavoratori del CSI perché sono stati o miei compagni di scuola o
persone con cui ho condiviso dei percorsi anche lavorativi, le ritengo persone in grado,
in gamba di svolgere dei lavori che vadano al di là della posta elettronica. Penso
all'infrastruttura geografica regionale, penso a tutte quelle infrastrutture che contengono
dati che sono veramente importanti per le decisioni della politica, penso ai dati della
sanità, io chiederò personalmente ho sempre pensato che l'impegno da parte delle ASL
più imperativo, più corposo all'interno del CSI per le attività legate ai dati sanitari,
invece abbiamo notato un progressivo sfilamento di queste attività da parte del CSI,
attività che lo ricordo non sono in carico al Comune di Torino. Quindi è importante e
fondamentale che si vada a focalizzare, questo credo che l'Amministrazione lo stia
facendo, ma dovrebbero farlo tutte le Amministrazioni su quelle attività che sono
veramente importanti per mantenere un livello occupazionale, ma soprattutto un livello
di qualità del lavoro all'interno del CSI, quindi noi assolutamente siamo favorevoli,
ovviamente avendola anche sottoscritta la mozione, ma vorrei far riflettere che il
servizio di posta elettronica ormai oggi come oggi non è più un servizio valore
aggiunto, ma un servizio che veramente può fare chiunque. Non mi preoccuperei
neanche tanto sulla sicurezza dei dati perché il bando per chi lo ha letto deve rispettare
una serie di regolamenti e di normative che spingono ben oltre la normale privacy e la
tutela di quei dati e quindi ritengo che si possa veramente fare uno sforzo anche in
questo senso, grazie.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie a lei. Prego, Assessora Pisano.

PISANO Paola (Assessora)
Grazie, Presidente. Allora, giusto un paio di precisazioni. Inizierò dal fondo col
Consigliere Lavolta e con la parte sulla posta elettronica dove lei sottolinea il fatto che
noi abbiamo cambiato posta elettronica, questo è proprio un pezzo della nostra strategia,
non investire in cose che già esistono sul mercato e non rifare cose che già sono state
fatte dal mercato, pagare il Consorzio per fare attività che già esistono come lo sviluppo
di un cloud che già esiste a questo mondo, come sviluppi di piattaforma che già
esistono, come sviluppo di posta, tutte queste cose il Consorzio…, questo rientra nella
nostra strategia non deve più farle, quello che invece noi auspichiamo che il Consorzio
faccia è che si comporti come sistema integrator, chiamo all'attenzione anche il
Consigliere Lo Russo che ha chiesto prima una spiegazione sulla strategia, ecco, la
strategia è proprio questa, fare in modo che il CSI non si concentri più su servizi che il
mercato già offre e sono già fatti e quindi non sprechiamo soldi e tempo a far sviluppare
al CSI un'infrastruttura tecnologica che noi possiamo comprare dal mercato, ma quello
che invece il CSI dovrebbe fare è essere un system integrator, cioè un integratore di
sistemi, fare esattamente quello che può fare, cioè integrare il sistema della Pubblica
Amministrazione del Comune di Torino, per esempio, che solo il CSI conosce così bene
con software che magari esistono già fatti sul mercato, concentrandosi principalmente
sullo sviluppo di servizi e non sullo sviluppo di infrastrutture tecnologiche come
possono essere i cloud, le piattaforme o la posta elettronica che citava prima il suo
collega. Questo permette di sviluppare competenze, di essere più veloci e di sviluppare
in modalità agile, quindi sviluppare velocemente servizi che servono ai nostri cittadini,
quindi concentrazione sui servizi digitali. Queste sono per noi desiderata le linee guida
che daremo al nostro rappresentante all'interno del Consiglio di Amministrazione e che
porterà allo studio di un piano industriale all'interno del Consiglio di Amministrazione,
questo è l'iter che noi stiamo seguendo. Io le chiedo, le faccio una domanda,
Consigliere Lavolta, se è possibile, 50 o 60 attacchi hacker sono tanti o pochi? Mi può
rispondere anche privatamente, questo glielo faccio solo perché mi ha fatto tenerezza
quando ha parlato di 50 60 attacchi hacker, vede come è difficile da politico diventare
tecnico e come forse magari è più facile e veloce da tecnico riuscire a diventare politico,
perché? Perché da tecnico conosci della materia e puoi creare una strategia a supporto.
Seconda cosa che vorrei dirle, i dati della posta elettronica sono sicuri o no, la posta
elettronica ... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). La posta elettronica lo stesso
sistema che adotterà il Comune di Torino è stato adottato dalla Corte dei Conti, io ora
mi scuso, ma credo che la Corte dei Conti abbia dati ben più sensibili del Comune di
Torino e non ci sono state mai problematiche. Ultima cosa, noi ci siamo trovati un
Consorzio ammalato, io non amo dare nessuna colpa ai miei predecessori perché
ognuno fa le scelte strategiche e politiche giuste in base al periodo storico nel quale
opera, oggi ci troviamo davanti ad un periodo storico in cui la tecnologia galoppa, il che
significa che ci vogliono forti investimenti in competenze all'interno del Consorzio per
riuscire a stare al passo, soprattutto nelle scelte di tecnologia che il mercato già offre,
questo è un altro punto che noi metteremo in linea all'interno del Consiglio di
Amministrazione, insieme al fatto dell'utilizzo di software libero e di comunità aperte,
perché? Perché eliminare il Login tecnologico all'interno della Pubblica
Amministrazione è un punto molto importante. Ultima cosa, il Comune di Torino si
allinea alla strategia italiana AgID di sviluppo della strategia digitale, per cui la strategia
digitale che si sta sviluppando a livello italiano è una buonissima strategia digitale, per
cui anche il Comune di Torino è uno di quei Comuni che si sta allineando a questa
tipologia di strategia. Pian piano se volete più informazioni io sono pronta a darvele, a
fornirvele, però non è vero che non abbiamo una visione chiara su questo tema.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie.
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