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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 24
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-03804
CONSORZIO PER IL SISTEMA INFORMATIVO (CSI PIEMONTE). APPROVAZIONE MODIFICHE STATUTARIE.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Io, Assessora, volevo solo precisarle questo, il Partito Democratico non parteciperà alla
votazione della deliberazione modifica statutaria non perché non condivide le proposte
di modifica, ovviamente sono proposte di modifica che nel merito condividiamo, ma per
dare un segnale politico a lei e all'Amministrazione 5 Stelle. Il segnale politico che
avremmo piacere di dare non partecipando alla votazione è il seguente, noi dopo 18
mesi non abbiamo ancora capito, perché in realtà non abbiamo veramente avuto traccia,
qual è la linea politica della Giunta Appendino sul futuro di CSI Piemonte. Abbiamo
assistito, ormai quasi 2 anni fa, ad una campagna elettorale svolta dal Movimento 5
Stelle che sotto il profilo del futuro del Consorzio del Sistema Informativo di questa
Regione e in particolar modo per quello che riguarda il tema della procedura di evidenza
pubblica a suo tempo individuata dal socio di Maggioranza relativa, cioè la Regione
Piemonte, ha fatto in realtà una..., ha narrato una realtà virtuale, è proprio il caso di
dirlo, alle migliaia di lavoratori che operano nel settore raccontando che sostanzialmente
il futuro del CSI Piemonte non era quello dell'individuazione di una partnership con un
privato, ma invece quello di un rafforzamento ipso iure della natura esclusivamente
pubblica del consorzio. Purtroppo per noi i dati contabili e soprattutto una serie di eventi
che sono capitati a partire dalla riduzione degli affidamenti da parte di tutti gli enti,
hanno prodotto una crisi strutturale nella contabilità economica del consorzio che,
sommata ad un tema che è quello relativo alla modalità con cui la pubblica
Amministrazione gestisce e soprattutto eroga verso il cittadino servizi informativi, deve
individuare appunto sotto il profilo dell'evidenza pubblica o meno il soggetto che questi
servizi informativi sviluppa perché, mentre sotto altri profili, devo essere sincero, la
linea strategica politica è stata un po' più chiara, banalmente nell'ultima Commissione
di venerdì la Sindaca Appendino aveva affermato con forza "noi la quota residua di
TRM, la quota residua di AMIAT in pancia alla Città di Torino non abbiamo nessuna
intenzione di alienarla", è una scelta politica che non è dettata da nessun'altra scelta se
non quella di valutazione politica, noi facciamo fatica a capire qual è la vostra idea sui
servizi informativi, se esiste, nel senso che abbiamo capito che cosa non volete fare,
quali sono, come dire, le cose su cui non siete d'accordo. Tuttavia la Città di Torino non
è un socio di minoranza, come dire, relativa del Consorzio del Sistema Informativo di
questa Regione, anzi in molti casi è più di tante altre pubbliche amministrazioni non
solo un cliente, ma un erogatore di servizi al cittadino per certi versi più immediati, più
importanti rispetto a quelli che sono i servizi informativi erogati al cittadino da altre
istituzioni pubbliche che hanno anche quote di partecipazione superiori a quelle della
Città di Torino. Allora, per essere dritti e ovviamente i più sintetici possibili, ci fate
capire dopo 18 mesi come l'Amministrazione Comunale a guida Appendino pensa di
risolvere i problemi del CSI Piemonte? Perché il non fare niente non produce virtuosità,
il non fare niente produce il prolungarsi di una crisi strutturale di un modello erogativo
che è nato e che rivendichiamo con forza, ha prodotto l'informatizzazione della
pubblica amministrazione di questa Regione a partire da ormai 30 anni fa, più di 30 anni
fa, ma che oggi come oggi alla luce delle evoluzioni sia normative che tecnologiche fa
fatica ad affermarsi e a gestire. Bene, qual è la strategia, la strada che
quest'Amministrazione ha in mente? Allora, noi siamo disponibili a ragionare intorno a
questo tema, ovviamente qui sia in minoranza, il Partito Democratico e Maggioranza in
altri enti, vediamo insieme di qual è la strategia purché ci sia una strategia, noi non
abbiamo capito qual è la vostra strategia, non l'abbiamo capito, facciamo una società
tutta pubblica che detiene le banche dati, eroghiamo (audio disturbato) i servizi,
mettiamo a gara tutti i servizi, non mettiamo a gara nessun servizio, incrementiamo gli
affidamenti, diteci qual è la strada che avete in mente. Abbiamo capito che quella che è
stata presa non vi piace, rispettabile, corretto, giusto, io non entro nel merito, oltretutto
la procedura è andata pure male, per cui voglio dire avete anche buon gioco tecnico a
dire che quella era una procedura sbagliata. Bene, non so se avete festeggiato o meno
del fatto che la procedura avviata dalla Regione del dialogo competitivo sia andata
male, non lo so perché non ho gli elementi, però quella procedura che è andata male non
è che ha risolto il problema, ha non risolto i problemi per cui era nata. Ci fate
gentilmente capire che cosa avete in mente davvero sul futuro del CSI Piemonte? E
questo riguarda i lavoratori e credo che la mozione che è stata presentata, ho letto
sottoscritta anche dal Movimento 5 Stelle, va in quell'ottica, ma riguarda
essenzialmente, anzi principalmente i cittadini piemontesi e nel caso nostro torinesi che
sono i fruitori di quei servizi informativi che oggi sempre più, rispetto a quello che era
30 anni fa, condizionano la qualità o meno della prestazione erogativa di servizio
pubblico che l'Amministrazione Comunale deve dare rispetto all'universalità dei
cittadini, quindi lo colgo come valore simbolico. Non c'è alcun, come dire, distinguo sul
merito di questo Statuto, tuttavia auspicando che prima o poi quest'Amministrazione, a
fronte delle numerose sollecitazioni fino ad oggi evase, sostanzialmente ignorate, di
esprimersi rispetto a quello che è il futuro del CSI e di avviare un confronto politico su
quello che è questo valore aggiunto per questo territorio parta dal Partito Democratico
non parteciperà alla votazione della deliberazione in modifica statutaria.

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