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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 24
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-03804
CONSORZIO PER IL SISTEMA INFORMATIVO (CSI PIEMONTE). APPROVAZIONE MODIFICHE STATUTARIE.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Bene, invitando tutti i Consiglieri a prendere posto, Consigliera Buccolo, Consigliera
Buccolo, Consigliere Lo Russo. Consigliera Tisi...
Bene, invitando i Consiglieri a prendere posto, continuiamo i nostri lavori, Consigliere
Curatella...
Bene, proseguiamo i lavori con la trattazione delle deliberazioni, quest'oggi ne abbiamo
diverse, la prima, la 3804 avente per oggetto " Consorzio per il sistema informativo CSI
Piemonte, approvazione modifiche statutarie", prima di lasciare la parola all'Assessora
Pisano per l'illustrazione, segnalo che è stata depositata una mozione di
accompagnamento alla deliberazione di cui adesso ci illustrerà i contenuti l'Assessora
Pisano, che è la 2017 04414, che è possibile consultare, e chiedo agli uffici se c'è la
possibilità, è già stata distribuita. La mozione accompagnamento a firma del Consigliere
Lavolta, Iaria e Mensio, chi vuole aggiungere la firma, naturalmente può farlo, prego
Assessora.

PISANO Paola (Assessora)
Grazie Presidente. Per adeguarsi all'articolo 192 del Decreto Legislativo 50 del 2016,
l'Assemblea del CSI nella seduta del 10 maggio 2017 ha promosso un processo di
revisione dell'adeguamento dell'attuale testo statutario del consorzio, con l'obiettivo di
meglio definire le modalità di esercizio del controllo analogo da parte degli enti
consorziati sul CSI, in quanto soggetto pluripartecipato a cui aderiscono oggi circa 120
enti. Cosa è stato modificato all'interno dello statuto? Vi è innovato l'articolo 2, nel
quale viene inserita la possibilità di adesione al consorzio da parte di enti strumentali e a
società a controllo pubblico. Articolo numero 4, introduce tra le varie finalità del
consorzio, quella di realizzare e gestire reti ed impianti funzionali all'erogazione di
servizi, anche di interesse generale, che gli enti consorziati mettono a disposizione di
cittadini e imprese. L'articolo 7 rapporto tra CSI Piemonte ed enti consorziati, è stato
attualizzato con l'obiettivo di delineare meglio i rapporti tra il CSI e gli enti consorziati,
in particolare quello che è stato fatto in questo articolo riguarda, partendo dalla
definizione del catalogo a listino dei servizi CSI, sono stati identificati i servizi e le
forniture che i consorziati possono richiedere, ed è stato previsto che gli enti affidatari
debbano definire un programma di attività entro il mese di ottobre di ogni anno,
corredato dalla stima delle risorse economiche e questo programma di attività verrà
inviato al CSI, il CSI Piemonte, pervenuti tutti i programmi di attività, concorrerà alla
definizione di un piano annuale complessivo dell'attività del consorzio. Per quanto
riguarda, invece, l'articolo 8, che è uno degli articoli più importanti dello statuto,
"modalità di esercizio del controllo analogo", partendo dalle indicazioni contenute dalla
linea guida Anac, sono state previste le principali disposizioni tese a consentire agli enti
una maggiore incisività nella definizione delle strategie dell'intervento sui fondamentali
atti di gestione del consorzio. In particolare, è questa la parte importante, viene
specificato che il controllo analogo può essere esercitato anche mediante la costituzione
di un tavolo di coordinamento congiunto dei consorziati, si prevede che il controllo
analogo sia esercitato dagli enti in ogni fase della gestione consortile, ex ante
contestuale ed ex post, attraverso la trasmissione di una serie di atti gestionali di
importanza fondamentale per il funzionamento del consorzio. A fronte del ricevimento
dei documenti sopra menzionati, si prevede che ciascun ente consorziato possa far
pervenire ai competenti organi consortili eventuali rilievi o indicazioni. Sono state,
inoltre, previste clausole che attribuiscono agli enti il diritto di chiedere ulteriori
documenti informativi, in linea con le disposizioni in materia di trasparenza e accesso
agli atti. Articolo 9, è stata integrata la modalità di gestione del consorzio, attraverso la
possibilità di costituire, di partecipare ad associazioni ad altre forme associative, anche
estere, fermo restando, tuttavia, il divieto, per i soggetti in house di costituire società o
acquisire nuove partecipazioni in esse. Articoli 12, 13 e 14, riguardanti le competenze e
il funzionamento dell'assemblea del consorzio e del Consiglio di amministrazione, sono
integrati allo scopo di rafforzarne le rispettive competenze in materia nuovamente di
controllo analogo, e in ossequi alle disposizioni normative sull'equilibrio in generale. Si
segnala, inoltre, l'articolo 19, dedicato all'istituzione, alle competenze del comitato
tecnico - scientifico, che si arricchisce di un nuovo comma 5, che specifica come
l'incarico di membro del comitato sia a titolo onorifico. Ultima modifica, l'articolo 23,
è stato eliminato e su istanza del Collegio sindacale, è stato inserito un nuovo articolo,
che prevede che spetti all'assemblea, su proposta motivata del collegio sindacale,
deliberare di attribuire la revisione legale dei Conti, ad un revisore legale, o ad una
società di revisione legale scritta nell'apposito registro. Queste sono tutte le modifiche
che sono state fatte all'interno dello statuto. Se avete bisogno di maggiori dettagli
abbiamo tutte le modifiche da condividere, grazie.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie a lei. Ha chiesto di intervenire il Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per 10
minuti.

LO RUSSO Stefano
Io, Assessora, volevo solo precisarle questo, il Partito Democratico non parteciperà alla
votazione della deliberazione modifica statutaria non perché non condivide le proposte
di modifica, ovviamente sono proposte di modifica che nel merito condividiamo, ma per
dare un segnale politico a lei e all'Amministrazione 5 Stelle. Il segnale politico che
avremmo piacere di dare non partecipando alla votazione è il seguente, noi dopo 18
mesi non abbiamo ancora capito, perché in realtà non abbiamo veramente avuto traccia,
qual è la linea politica della Giunta Appendino sul futuro di CSI Piemonte. Abbiamo
assistito, ormai quasi 2 anni fa, ad una campagna elettorale svolta dal Movimento 5
Stelle che sotto il profilo del futuro del Consorzio del Sistema Informativo di questa
Regione e in particolar modo per quello che riguarda il tema della procedura di evidenza
pubblica a suo tempo individuata dal socio di Maggioranza relativa, cioè la Regione
Piemonte, ha fatto in realtà una..., ha narrato una realtà virtuale, è proprio il caso di
dirlo, alle migliaia di lavoratori che operano nel settore raccontando che sostanzialmente
il futuro del CSI Piemonte non era quello dell'individuazione di una partnership con un
privato, ma invece quello di un rafforzamento ipso iure della natura esclusivamente
pubblica del consorzio. Purtroppo per noi i dati contabili e soprattutto una serie di eventi
che sono capitati a partire dalla riduzione degli affidamenti da parte di tutti gli enti,
hanno prodotto una crisi strutturale nella contabilità economica del consorzio che,
sommata ad un tema che è quello relativo alla modalità con cui la pubblica
Amministrazione gestisce e soprattutto eroga verso il cittadino servizi informativi, deve
individuare appunto sotto il profilo dell'evidenza pubblica o meno il soggetto che questi
servizi informativi sviluppa perché, mentre sotto altri profili, devo essere sincero, la
linea strategica politica è stata un po' più chiara, banalmente nell'ultima Commissione
di venerdì la Sindaca Appendino aveva affermato con forza "noi la quota residua di
TRM, la quota residua di AMIAT in pancia alla Città di Torino non abbiamo nessuna
intenzione di alienarla", è una scelta politica che non è dettata da nessun'altra scelta se
non quella di valutazione politica, noi facciamo fatica a capire qual è la vostra idea sui
servizi informativi, se esiste, nel senso che abbiamo capito che cosa non volete fare,
quali sono, come dire, le cose su cui non siete d'accordo. Tuttavia la Città di Torino non
è un socio di minoranza, come dire, relativa del Consorzio del Sistema Informativo di
questa Regione, anzi in molti casi è più di tante altre pubbliche amministrazioni non
solo un cliente, ma un erogatore di servizi al cittadino per certi versi più immediati, più
importanti rispetto a quelli che sono i servizi informativi erogati al cittadino da altre
istituzioni pubbliche che hanno anche quote di partecipazione superiori a quelle della
Città di Torino. Allora, per essere dritti e ovviamente i più sintetici possibili, ci fate
capire dopo 18 mesi come l'Amministrazione Comunale a guida Appendino pensa di
risolvere i problemi del CSI Piemonte? Perché il non fare niente non produce virtuosità,
il non fare niente produce il prolungarsi di una crisi strutturale di un modello erogativo
che è nato e che rivendichiamo con forza, ha prodotto l'informatizzazione della
pubblica amministrazione di questa Regione a partire da ormai 30 anni fa, più di 30 anni
fa, ma che oggi come oggi alla luce delle evoluzioni sia normative che tecnologiche fa
fatica ad affermarsi e a gestire. Bene, qual è la strategia, la strada che
quest'Amministrazione ha in mente? Allora, noi siamo disponibili a ragionare intorno a
questo tema, ovviamente qui sia in minoranza, il Partito Democratico e Maggioranza in
altri enti, vediamo insieme di qual è la strategia purché ci sia una strategia, noi non
abbiamo capito qual è la vostra strategia, non l'abbiamo capito, facciamo una società
tutta pubblica che detiene le banche dati, eroghiamo (audio disturbato) i servizi,
mettiamo a gara tutti i servizi, non mettiamo a gara nessun servizio, incrementiamo gli
affidamenti, diteci qual è la strada che avete in mente. Abbiamo capito che quella che è
stata presa non vi piace, rispettabile, corretto, giusto, io non entro nel merito, oltretutto
la procedura è andata pure male, per cui voglio dire avete anche buon gioco tecnico a
dire che quella era una procedura sbagliata. Bene, non so se avete festeggiato o meno
del fatto che la procedura avviata dalla Regione del dialogo competitivo sia andata
male, non lo so perché non ho gli elementi, però quella procedura che è andata male non
è che ha risolto il problema, ha non risolto i problemi per cui era nata. Ci fate
gentilmente capire che cosa avete in mente davvero sul futuro del CSI Piemonte? E
questo riguarda i lavoratori e credo che la mozione che è stata presentata, ho letto
sottoscritta anche dal Movimento 5 Stelle, va in quell'ottica, ma riguarda
essenzialmente, anzi principalmente i cittadini piemontesi e nel caso nostro torinesi che
sono i fruitori di quei servizi informativi che oggi sempre più, rispetto a quello che era
30 anni fa, condizionano la qualità o meno della prestazione erogativa di servizio
pubblico che l'Amministrazione Comunale deve dare rispetto all'universalità dei
cittadini, quindi lo colgo come valore simbolico. Non c'è alcun, come dire, distinguo sul
merito di questo Statuto, tuttavia auspicando che prima o poi quest'Amministrazione, a
fronte delle numerose sollecitazioni fino ad oggi evase, sostanzialmente ignorate, di
esprimersi rispetto a quello che è il futuro del CSI e di avviare un confronto politico su
quello che è questo valore aggiunto per questo territorio parta dal Partito Democratico
non parteciperà alla votazione della deliberazione in modifica statutaria.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie. Io non ho altri Consiglieri... Prego, Consigliere Iaria. Prego, Consigliere
Mensio, in base all'ordine di prenotazione.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Ovviamente il Movimento 5 Stelle voterà favorevolmente a questa
modifica di Statuto perché si tratta di una modifica voluta dall'assemblea dei soci
giustamente per adempiere a delle normative in essere, tuttavia vogliamo rimarcare
come abbiamo già fatto in Commissione in particolare sul termine inserito al nuovo
art. 9 del prioritariamente riguardo al ricorso del personale dipendente. È chiaro che
quel prioritariamente rispetto alla vecchia formulazione dove sostanzialmente l'attività
del CSI non esclusivamente, ma veniva fatta con ricorso al personale dipendente,
prioritariamente al ricorso al personale dipendente non intendiamo esclusivo, ma
comunque pone dei termini un po' diversi dall'utilizzo del personale dipendente tout
court. È ovvio che non possiamo pensare che il CSI sia in grado di risolvere o di
svolgere tutte le sue mansioni col solo personale dipendente, infatti è espresso alla
lettura B del comma 1 dell'art. 9 dove c'è appunto indicato ricorso agli operatori
economici individuati secondo le modalità, eccetera, eccetera. Quel prioritariamente
però vuol dire si apre la porta comunque all'utilizzo anche in modo magari un
pochettino più massiccio di elementi esterni che, per carità, ripeto non è una cosa
negativa, ma che dovrebbe far riflettere sull'utilizzo del personale dipendente. Per il
resto non abbiamo nulla da eccepire, invito comunque la Sindaca o un suo delegato in
assemblea a far presente poi questa nota dato che non abbiamo intenzione di presentare
mozioni di modifica dello Statuto perché capiamo la difficoltà poi di dover discutere
questa modifica in assemblea dei soci ed eventualmente in tutti gli altri Consigli, quindi
faccio solo invito alla Giunta di far presente questo nell'assemblea dei soci, grazie.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
È iscritto a parlare il Consigliere Iaria, prego.

IARIA Antonino
Grazie, Presidente. Io ho sentito in quest'Aula chiedere qual è la nostra strategia
successiva, però diciamo sono rimasto un po' perplesso perché per una volta la nostra
strategia era molto simile alla vostra, quella che avete tenuto voi nella scorsa
consiliatura per quanto riguarda sempre diciamo chiamiamola opposizione o
atteggiamento fortemente critico verso la valorizzazione perché, se ricordo bene, voi in
numerosi Consigli di Amministrazione vi siete sempre astenuti con il vostro
rappresentante dell'epoca. Quindi la nostra strategia, riguardo a quel preciso punto,
diciamo è stata un po' più forte rispetto alla vostra, ma non lontana dalla vostra perché
chiaramente e giustamente avevate notato che nonostante le difficoltà che condivido che
ci sono nella gestione dei servizi informatici di tutti gli enti consorziati e nella mancanza
di risorse economiche a cui dobbiamo sopperire che la strada della valorizzazione non
risolveva quel problema, anzi ne creava altri e quello più famoso è quello anche diciamo
più noto, più facile da capire è che una valorizzazione, cioè una privatizzazione di
alcuni asset strategici del CSI avrebbe portato a farci pagare come Comune di Torino
l'IVA sui costi del personale che erogava servizi appunto per CSI, cosa che adesso
avendo un ente consorziato, cioè una società praticamente in house, questa IVA non la
paghiamo. Quindi è già un costo in più che veniva proprio spalmato sugli enti locali a
fronte della stessa quantità di servizi o meglio una quantità di servizi che poteva anche
diminuire perché sarebbe costata chiaramente un po' di più, quindi se avessimo le stesse
risorse, avremmo avuto circa un pochettino di servizi in meno. Il discorso sulla strategia
del futuro del CSI noi lo spiegheremo poi nella mozione di accompagnamento, quindi
non anticipiamo quel concetto, però va nell'ottica di dire che noi siamo uno degli enti
consorziati e in questo momento di scarsità di risorse per tutti vale la pena di chiedere a
tutti gli enti consorziati di credere, come noi, che fare asse col CSI e non considerarlo
un mero fornitore di software e di servizi, ma asse nel senso strategico e strutturale per
modificare il nostro atteggiamento verso i cambiamenti che riguardano l'information
technology degli enti pubblici potrebbe essere una carta vincente, anzi lo sarà
sicuramente, ma chiaramente tutti gli enti consorziati dovrebbero andare verso questa
direzione, quando dico tutti gli enti consorziati dico la Regione, le Asl, la Città
Metropolitana, le Università. Se tutti insieme rivediamo in un'ottica di ridisegno
strutturale la nostra diciamo non chiamiamola collaborazione, ma il nostro utilizzo delle
risorse interne in forma di tecnici e di capacità anche propositiva del CSI Piemonte,
sicuramente abbiamo molte possibilità, anche con meno risorse, di riuscire a traghettare
questa nostra risorsa informatica verso un futuro migliore, grazie.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie. Ha chiesto di intervenire il Vice Presidente Lavolta, ne ha facoltà per 5 minuti.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Sì, grazie. Io non so se reinterverrò su questa mozione, comincio col dire che sulla
delibera, così come ha già detto il Capogruppo Lo Russo, noi non parteciperemo al voto
perché ci piacerebbe poter condividere con quest'Amministrazione perlomeno una
strategia. In più di un'occasione abbiamo evidenziato come da un lato l'orgoglio di un
consorzio informatico particolarmente produttivo, utile, positivo, dall'altro le
competenze che albergano all'interno di quel consorzio e rappresentino dal nostro punto
di vista un asset strategico per lo sviluppo del nostro territorio e lo abbiamo fatto in un
apparente quadro di coerenza già richiamato dal Consigliere, condivisione ed io credo
che bene faccia il Consiglio Comunale quest'oggi a condividere un atto più politico
rispetto all'atto tecnico che l'Assessora Pisano ci ha illustrato perché è necessario che si
incominci a parlare delle prospettive di questo consorzio, si incominci a dire che cosa ne
vogliamo fare. L'imbarazzo, il tentennamento, l'ambiguità di quest'Amministrazione
durante la fase del dialogo competitivo ha prodotto, nel momento in cui si è consumato
quello che abbiamo visto e cioè che il dialogo competitivo a seguito di uno stop
dell'autorità nazionale anticorruzione si è arrestato, ha prodotto sostanzialmente
un'instabilità. Ora sta alla politica muovere in una certa direzione piuttosto che in un
altro il destino di questo consorzio, è per quello, Assessora, che non se la deve prendere
se noi chiediamo a lei di dirci qual è il pensiero autentico della Città di Torino in quanto
in qualità di consorziato, non si deve offendere se le chiediamo che cosa ne pensa lei del
consorzio perché è lei che rappresenta anche noi, me, il Consigliere Iaria, i Consiglieri
Comunali qui presenti e tutti colori i quali beneficiano dei servizi di questo consorzio
all'interno di quest'assemblea. Allora, io credo che tutti quanti, provo a declinare
proprio velocemente quelli che possono essere gli elementi comuni, io credo che tutti
quanti noi siamo d'accordo sul fatto che siamo orgogliosi dei servizi e contenti della
maggior parte dei servizi che il Consorzio mette a nostra disposizione. Io credo che tutti
quanti siamo sufficientemente consapevoli del fatto che all'interno di questo Consorzio
vi sono competenze con punti di eccellenza che tra l'altro ci invidiano, ci invidiano sia
nel momento in cui rappresentiamo con orgoglio questi servizi, sia nel momento in cui
questi lavoratori raccontano e rappresentano il loro lavoro su questo territorio. Io credo
che tutti quanti noi condividiamo il fatto che negli ultimi anni forse l'assenza di scelte
politiche chiare, forse l'assenza di direzioni sufficientemente riconoscibili abbia
prodotto una situazione di stallo, io credo che tutti quanti noi si riconosca il fatto che
invece un'ingerenza eccessiva della politica abbia prodotto alcuni diciamo
ridimensionamenti, alcune contrazioni di alcune attività che avrebbero potuto
svilupparsi ancora meglio. Allora, questo è il momento ideale, questo, a valle diciamo in
concomitanza con l'approvazione di questa deliberazione, è il momento ideale perché si
è appena insidiato un nuovo Consiglio di Amministrazione, la Regione Piemonte sta
ancora cercando di capire, di definire la nuova strategia visto che la strategia che aveva
adottato fino a qualche tempo fa è naufragata, l'Università degli studi di Torino, il
Politecnico di Torino hanno già espresso una volontà in una direzione sufficientemente
chiara offrendo a tutti noi la possibilità di entrare nel merito di un piano, di una bozza di
piano industriale che è lì, che bisogna solo riprenderla, spolverarla, definire le priorità e
decidere con quali soldi perseguire quelle priorità. Allora, Assessora, non si offenda se
noi oggi invece che votare questa delibera le chiediamo semplicemente di dirci che cosa
pensa quest'Amministrazione, quale sarà la posizione della Città di Torino nella
prossima assemblea? Che cosa dirà la Città di Torino rispetto ai suoi servizi e i servizi
che il CSI eroga nei nostri confronti e nei confronti dei nostri cittadini? Perché glielo
chiedo? Glielo chiedo per un semplice motivo, abbiamo inaugurato questa stagione
questo Consiglio Comunale dicendo che tutti quanti avremmo difeso, ha ragione,
Consigliere Iaria, tutti quanti avremmo difeso una strada alternativa a quella del dialogo
competitivo, l'abbiamo fatto, ci deve riconoscere, Consigliere Iaria, che l'abbiamo fatto,
l'abbiamo fatto tutti insieme. Bene, l'unico soggetto che ha tradito diciamo questa
condivisione è stata l'istituzione che in questo momento è qui rappresentata perché
l'unico tassello che è venuto meno di quel quadro è stato il fatto che ad un certo punto
ci siamo visti sfilare senza dibattito, senza un confronto, senza un sufficiente preavviso
un servizio e i Consiglieri mi diranno "vabbè, si sta parlando della gestione della posta
elettronica", guardate, fino a prova contraria nella posta elettronica noi ci mettiamo dei
dati, ci inseriamo delle informazioni e finché sono le nostre probabilmente qualche
interpellanza, qualche mozione e qualche comunicazione coi cittadini, ho capito, però lì
transitano anche le comunicazioni dei servizi sociali, transitano le comunicazioni dei
Vigili Urbani, transitano anche dei dati sensibili, di tutto questo non se ne è parlato in
questo Consiglio Comunale perché nessuno ha avuto il coraggio di porre il tema o
meglio qualcuno l'ha fatto, ma l'Amministrazione anche in quella sede non ha battuto
ciglio, non ha detto nulla, qualcuno addirittura con ampio anticipo aveva già
preannunciato chi avrebbe vinto la gara, ma questo fa parte diciamo della capacità
profetica che questa Minoranza ormai che sta acquisendo con competenze inaspettate,
cioè nessuno avrebbe mai immaginato un livello di competenze così. Allora
quest'Amministrazione, a fronte di quello che diceva il Consigliere Iaria, ha condiviso
un piano, ha deciso la direzione di marcia, ha deciso che avrebbe tutelato il CSI, ha
deciso che avrebbe investito tempo, energie e risorse per favorirne lo sviluppo, il
risultato qual è stato? Che questa Città, la Città di Torino, l'Assessora Pisano, la
Sindaca Appendino, ha deciso di prendere un pezzo. Allora come facciamo noi a fidarci
del fatto che la stessa scelta su altri servizi non possa avvenire domani, dopodomani? E
per quello, chiedo scusa, Presidente, ho preso qualche minuto perché non interverrò poi
sulla mozione successivamente, ed è per quello che mi sono permesso di condividere
con i Consiglieri Iaria e Mensio che ringrazio una mozione molto semplice che ha un
titolo semplice, ma che è evocativo del senso delle parole che sto per pronunciare, il
futuro del CSI è nelle persone che ci lavorano, non glielo leggo, glielo lascio, glielo
metto a disposizione, lo mettiamo a disposizione del dibattito del Consiglio Comunale,
noi diciamo una cosa molto semplice, guardi, lei faccia tutte le scelte che vuole,
individui le strategie migliori possibili, non può prescindere da un elemento perché
tanto so che anche quest'oggi non ci darà soddisfazione alle interlocuzioni, non ci darà
quello che pensa del CSI, non ci dirà che cosa andrà a dire in assemblea dei soci, non ci
dirà qual è il pensiero della Sindaca Appendino su questo Consorzio. Una cosa sola le
chiediamo fin da subito, in tutte le sedi tenga fede ad un principio che dal nostro punto
di vista è imprescindibile e cioè che il valore vero di quel Consorzio sta nelle tantissime
competenze che lì albergano. Guardi, tra qualche mese lei sarà chiamata, solo per fare
un esempio, a scegliere e ad individuare un nuovo direttore di questo Consorzio, allora
tutti attribuiscono un peso specifico straordinario al Presidente. Allora, con tutto il
rispetto io credo invece che il direttore di un Consorzio con quelle caratteristiche sia
molto più importante del Presidente, allora io su questo..., ad esempio su questo lei sarà
misurata dal mio punto di vista, il direttore lo dobbiamo scegliere all'interno della
struttura, dobbiamo valorizzarle quelle competenze, dobbiamo riconoscere ed imparare
a riconoscere consapevolmente il valore del loro lavoro e chiudo. Lei lo sa che questo
Consorzio riceve quotidianamente dai 50 ai 60 pacchi di hacker al giorno, lei lo sa
questo? Bene, non lo sapeva, glielo dico io, sa perché lei non lo sa? Non lo sa perché
vengono respinti tutti quelli attacchi, vengono respinti tutti quelli attacchi, allora se noi
non possiamo, perché non siamo in questo momento in grado di definirlo, se noi non
possiamo sapere quali sono gli elementi che andranno a contraddistinguere il futuro del
Consorzio Informatico, perché non ce li date, abbiate pazienza, noi non possiamo che
continuare a dire che quest'Amministrazione non ha una visione,
quest'Amministrazione non ha una strategia e perlomeno ci preoccupiamo così
facciamo con questa mozione, perlomeno di tutelare, questo è il nostro auspicio, almeno
su questo, la prego, ci venga incontro, di tutelare le tante competenze che lì albergano,
che hanno dimostrato di essere all'altezza dei servizi che erogano, che hanno dimostrato
a volte di essere addirittura più competenti di quello che noi riconosciamo in termini di
competenze e di professionalità, che hanno dimostrato in qualche modo di essere
all'altezza delle ambizioni, anche di un territorio che vuole essere maggiormente
innovativo e per favore, visto che gliel'ho sentito dire in un convegno non tanto tempo
fa, smettiamola di dire che il privato è più bravo, è più veloce, non c'è dubbio che su
alcuni servizi ci siano dei soggetti privati più smart, più competenti, più veloci, più
all'altezza anche dei tempi, ma ci sono tantissime competenze che lì non vengono
valorizzate a sufficienza, allora questo io le chiedo, Assessora, la prego, prenda in
considerazione le nostre parole, ci faccia il piacere se ha voglia quest'oggi di darci
qualche risposta e sono contento e credo che da questo momento in poi si possa avviare
anche una stagione, diciamo di confronto anche un pochino più costruttiva, un pochino
più nel merito con i Consiglieri di Maggioranza, sono convinto che da questo momento
in poi sul Consorzio, con lei o senza di lei, glielo dico molto serenamente, questo
Consiglio Comunale possa dare un contributo utile al futuro e allo sviluppo di questo
importante Consorzio.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie.
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