Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 17

Discussione su "Fenomeni di violenza contro le forze dell'ordine da parte di antagonisti".
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie Presidente. Sì, è vero, è un dialogo un po' surreale, ma forse non è poi così
surreale, fa parte di una precisa regia, che vede questo tema una posizione politica
ambigua da parte della Maggioranza e dell'Amministrazione. Infatti, è per questo che
così, mentre la Sindaca è impegnata ad accogliere alla cerimonia di benvenuto ufficiale i
Ministri dei 7 paesi più ricchi del mondo, perché intanto in questi salotti, nel contempo
il Vice Sindaco Montanari afferma invece di voler scendere in piazza, oppure il
Consigliere Carretto invita sui social Ministri e delegazione a non stupirsi dei cortei e
delle contestazioni, perché sono figli del loro operato e per noi, e per molti nostri cari...
nostri colleghi e colleghe del Consiglio Comunale, sarà più che naturale essere parte di
quei cortei. Il problema è proprio questo, è quello di manifestare nei tristi fatti che
hanno accompagnato nella storia di questo anno e mezzo da cui si è insediata la Giunta
5 Stelle: mi riferisco, appunto, ai già citati episodi, tipo quello del corte del Primo
Maggio, quelli in occasione delle manifestazioni contro il G7 di Venaria, accompagnare
poi, con l'esternazione da parte della Sindaca e della Giunta che esprimono solidarietà ai
feriti e a chi è stato coinvolto delle forze dell'ordine negli incidenti; è un atto più che
dovuto, ma non abbiamo riscontrato, con altrettanta tempestiva e netta dissociazione a
priore, un affrancarsi dalle manifestazioni, che si sapeva benissimo che sarebbero
degenerate in questo tipo di violenze, è inutile nasconderci dietro un dito. Allora,
l'impressione è proprio questa: è che in ripetute occasioni la Città non abbia voluto
prendere posizioni nette di distanze e di denuncia, complice probabilmente l'affinità del
movimento con i centri sociali, da cui infatti, non a caso, proveniva anche uno dei
manifestanti finiti agli arresti, in occasione degli scontri del G7. Il problema, che è
evidente, è che ormai questo comportamento dissociato per cui la Sindaca siede a un
tavolo con imprenditori, con costruttori sicuramente favorevoli per esempio all'alta
velocità, prende anche finanziamenti per le opere di compensazione, e
contemporaneamente il Vice Sindaco partecipa alle manifestazioni no TAV in Valle.
Così ci si batte per gli ipermercati, per evitare che si cementifichi e che si provveda alla
lobby dei grandi centri commerciali, e parallelamente si aumentano le entrate da oneri di
urbanizzazione che sappiamo danno la stura, poi, a questi fenomeni. Ecco, però allora
quanto potrà durare? Perché questi equilibrismi, di fatto, alimentano sempre di più
questa tensione sociale, perché da un lato vengono lecitati dei comportamenti, in quanto
non ci si affranca da forme di protesta che già si sanno dove vanno a parare, e dall'altra
si afferma, però, che chi si schiera con (inc) lo fa a titolo meramente personale. Io
ravviso che su questo tema esiste, comunque, un dovere istituzionale che si va un po'
perdendo. Si diventa, alla fine, correi di episodi di violenza, se chi ricopre cariche
pubbliche non denuncia con forza e in anticipo, che questo tipo di manifestazioni sfoci
in episodi di violenza, e lascia invece sospeso la legittimazione di tali problemi, di tali
proteste. Il problema ancora una volta nasce, a mio avviso, dalla mancanza di scelte di
campo sui grandi temi dello sviluppo. Che senso ha, allora ospitare un vertice mondiale
di questo livello sull'industria, se poi contemporaneamente si fa sapere che questo
vertice lo si vuole boicottare? Torino non si è spesa particolarmente e non ha avuto
azioni particolarmente propositive per promuovere la propria immagine in occasione di
questo vertice, però poi di fatto, all'ultimo, ha ribadito invece, da parte
dell'Amministrazione, che questo vertice l'avrebbe voluto, in qualche modo, ospitare.
Si è fatta anche carica la Sindaca nei confronti della delegazione di proporre l'immagine
di Torino, però contemporaneamente non ha fatto modo che si evitasse, invece, di
proporre una Torino violenta, una Torino che alimenta queste tensioni sociali. In queste
scelte o in queste non scelte dell'Amministrazione Appendino convivono contraddizioni
che i disordini G7 hanno ancora una volta evidenziato. Io credo che si tratti di
contraddizioni politiche che devono essere risolte, perché non si può governare
strizzando l'occhio a tutti e mantenendo questi comportamenti ambivalenti, dando
l'impressione di una Città che non è amministrata, aumentano il livello di incertezza e
inevitabilmente acuiscono le tensioni sociali.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)