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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 17

Discussione su "Fenomeni di violenza contro le forze dell'ordine da parte di antagonisti".
Interventi
NAPOLI Osvaldo
Grazie Presidente. La manifestazione del G7 ripropone, per l'ennesima volta, il tema
della violenza come strumento di lotta politica e delle risposte che le istituzioni devono
assolutamente dare per salvaguardare la coesione sociale. I cori di protesta e gli insulti
all'indirizzo di Polizia e Carabinieri, ai quali va certamente la nostra incondizionata
solidarietà, non sono da sottovalutare per la carica di odio che essi trasmettano sul piano
sociale. Di questa manifestazione fanno parte anche esponenti di quei centri sociali
torinesi, come Askatasuna o la federazione anarchica Gabrio, che non si sono mai
distinti per la civiltà della protesta. Le istituzioni locali non possono rimanere
indifferenti rispetto agli atti compiuti o anche solo minacciati da questi gruppi. A
nessuno è consentito di assumere un atteggiamento pilatesco: la solidarietà alle forze
dell'ordine deve essere accompagnata sempre dalla ferma condanna per gli autori degli
atti di violenza e di incitamento all'odio che abbiamo in questi ultimi tempi. Il partito di
lotta e di governo - perché entro certamente in senso generale sulla politica, non soltanto
sugli atti del G7 - costruito da Beppe Grillo e dalla società Casaleggio, è alle corde. Gli
incidenti accaduti a Torino sono la conferma che un' Amministrazione avvolta in una
strategia ambigua, che accarezza il pelo ai gruppi estremisti e ai centri social, fino ad
avere i loro esponenti in Consiglio Comunale, sta portando la città in un vicolo cieco. Il
Movimento 5 Stelle ha seminato vento, ma è a Torino, oggi, che deve raccogliere la
tempesta. Il tardivo ripensamento del Vice Sindaco Guido Montanari, che ha aspettato
l'ultimo secondo utile per annunciare che non partecipava ai cortei di protesta contro il
vertice G7, simboleggia bene la lacerazione che attraversa il mondo grillino nato e
cresciuto in aperta contestazione delle istituzioni, è costretto oggi ad indossare la
grisaglia di quelle istituzioni che deve rappresentare. Da Torino a Roma il Movimento 5
Stelle manifesta il vero volto di quel mix micidiale di imperizia ed improvvisazione, sta
mettendo a dura prova la tenuta delle istituzioni locali. Credo, a questo punto, che ai
torinesi sarà bastato vedere come è stata ridotta la nostra città per lasciarsi tentare da
una replica sul piano nazionale. Il G7 è stato sulle prime pagine non per i contenuti del
vertice, ma per gli scontri che lo hanno accompagnato per le vie di Torino;
permettetemi, una figura umiliante per la città. La città di Torino esce ferita da questa
vicenda; nessuna eccellenza torinese dall'industria alla tecnologia all'alimentazione, ha
goduto della vetrina del G7. Quella del G7 è una brutta pagina nella vita civile di
Torino, è una pessima figura, l'ennesima rimediata dagli amministratori grillini. Il
Sindaco ha espresso solidarietà alle forze dell'ordine, e questo è positivo, ma anche,
diciamolo, scontato. Ancora più scontata doveva essere la condanna degli atti violenti
imputabili ai centri sociali, ad Askatasuna in modo particolare. Il Sindaco ha taciuto, per
non dire del suo Vice Montanari e di quei Consiglieri grillini che flirtano, non da oggi,
con i gruppi violenti di Torino. Su questo servono parole di assoluta chiarezza, che
possono venire soltanto da un Sindaco sicuro della sua Maggioranza che lo sostiene; la
squadra è politicamente inquinata, o se si vuole, infiltrata dai centri sociali. Si ha un bel
dire che si è favorevoli alla libertà di manifestazione, tutti lo siamo, ma quando a
manifestare vanno soggetti che vogliono spaccare la testa alle forze dell'ordine, le cose
cambiano. Askatasuna che passa, ed ecco qua: è internazionale, dal G7, dal Molin allo
stretto di Messina, dalla TAV Torino-Lione alla Gronda di Genova, dal TAP del Salento
al petrolio in Basilicata, dagli inceneritori alle antenne in Sicilia. Ma di cosa parlando?
Di tutto e di più, no? Al Sindaco Appendino rivolgo un estremo appello: sbaracchi la
Giunta, e venga in Consiglio Comunale a portare parole di chiarezza; troverà attenzione
e disponibilità di Forza Italia, e non solo per intavolare un discorso nuovo verso i
torinesi, fuori dalla fumisterie e dall'ambiguità ormai prevalenti nella Maggioranza
grillina. Sindaco, se non cambia rotta, a mio giudizio, lei va verso l'autoaffondamento.
Squadre di violenti arrivati da ogni angolo d'Italia nelle strade di Torino, hanno
silenziato il vertice G7, e hanno lasciato campo libero ad ogni manifestazione da
sfascismo. Dopo la drammatica notte di piazza San Carlo, il vertice del G7 sul lavoro,
industria e ricerca doveva essere l'occasione del riscatto civile di Torino. La disperata
ricerca, permettetemi - Torino non è Roma - Sindaco e Assessori non possono
concedersi il lusso di scrivere bilanci sbagliati e fare spallucce al revisore dei conti. La
disperata ricerca di 80 milioni per evitare il predissesto - eredità anche, saranno altri a
dirlo, di 26 anni di centrosinistra - è un segnale delle difficoltà crescenti in cui si trova
una Giunta, a questo punto, allo sbando, così com'è la situazione della GTT, sull'orlo del
collasso finanziario e con 5.000 posti di lavoro a rischio. Una sequenza di errori
incredibili, da matita blu, per un amministratore, consenso della cosa pubblica. Su
questo terreno il Movimento 5 Stelle sta dilapidando, con una rapidità che mi sorprende,
il capitale di consensi acquisito con altrettanta rapidità; sta accadendo a Roma, mi
sembra con evidenza più plastica che a Torino. Che il Movimento 5 Stelle si venga a
trovare nello scomodo ruolo dello stregone vittima del suo stesso sortilegio: aver
promesso l'avvento di un'era nuova, di una stagione in cui uno vale uno; insomma, un
nuovo inizio della storia con democrazia diretta a chilometro zero e risultati che
scivolano dal produttore al consumatore. Tutta questa minaccia ora si risolve in un
boomerang i predicatori del nuovo inizio. Permettetemi, l'anno scorso Torino ha dovuto
registrare quasi un dimezzamento dei fondi impegnati per gli investimenti, che sono
scesi da 115 milioni a poco più di 59 milioni. Bene, il taglio deciso dalla Giunta
Appendino per risanare il bilancio comunale, con una diminuzione di 80 milioni nei
prossimi tre anni, lascia presagire la permanenza di questa situazione; la Città infatti
potrà fare interventi in conto capitale senza poter accedere a nessun mutuo. Ebbene,
potrei parlare del discorso di cui ha parlato l'amico Lo Russo, il tagliare le teste a Renzi
e a Poletti, e voi non avete detto una sola parola; avete avuto bisogno che si
intromettesse Di Maio da Roma per riuscire a difendervi... dovevate difendervi da soli,
non c'era bisogno che qualcuno a livello romano intervenisse per questo. Ebbene, la
menzogna di Grillo è molto grave! Come può il Movimento 5 Stelle biasimare i
violenti, se fra i suoi Consiglieri comunali siedono sostenitori dei centri sociali? Cioè,
gli autori di quelle violenze. Il Sindaco Appendino e Luigi di Maio hanno espresso
solidarietà alle forze dell'ordine ma non una sola parola hanno speso per condannare gli
autori delle aggressioni alle forze dell'ordine, come Ponzio Pilato. Di Maio ha detto che
la violenza è estranea al DNA del Movimento 5 Stelle, aspettiamo di sentire da lui, ora,
parole di condanna nei confronti dei centri sociali. Grillo fabbrica menzogne, le riversa
nel suo blog, e questi diventano virali, fino a trasformarsi in verità perché i suoi
lettori/elettori non hanno altro Vangelo che le sue menzogne. Signor Sindaco, lei ha
avuto il buon senso politico di aprire un tavolo istituzionale per evitare che Torino perda
10 milioni per la progettazione della Metro 2. Mi permetta, dopo le ultime vicende - e io
mi rivolgo al posto vuoto se voi avete notato – dopo le ultime vicende, un suggerimento
politico di più ampio respiro: quel tavolo istituzionale va arricchito di altri non meno
scottanti dossier, che tutti conosciamo, fino a ricomprendere la possibilità di una Giunta
istituzionale. Non le sto chiedendo altro, Torino sta chiedendo l'elemosina amici cari, a
quel centrosinistra state chiedendo l'elemosina, a quel centrosinistra che avete
combattuto e l'avete sempre detto in questi lunghi anni, che mai l'avreste fatto. Ebbene,
chiedete elemosina nella vostra contraddizione; il vostro verbo è il contrario della
contraddizione: 61 milioni per l'ICI; i 100 milioni per la GTT; i 10 milioni per la Metro;
i 5 milioni per la Westinghouse. Bene, chiedete l'elemosina alla Regione e al centro
politico di cui voi siete gli avversari primi, e come potete fare quest'ambiguità e questa
contraddizione? Ebbene, non le sto chiedendo, caro Sindaco, una capitolazione politica;
al contrario, il mio invito pressante è di portare l'azione della Giunta fuori dalle sabbie
mobili, in cui rischia di sprofondare a causa delle sempre più vistose e insanabili
contraddizioni politiche della sua Maggioranza. A lei, alla sua sensibilità, non inferiore
alla sua intelligenza politica, rimetto la decisione di vitale importanza per il futuro di
Torino. A lei non difetta il coraggio, Sindaco, mi auguro che sappia anche essere
generosa nell'interesse della città, grazie.

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