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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 17

Discussione su "Fenomeni di violenza contro le forze dell'ordine da parte di antagonisti".
Interventi
MORANO Alberto
Questo dibattito è surreale, perché il Sindaco, per l'ennesima volta, non è presente e mi
sembra che denoti una mancanza di sensibilità istituzionale grave. Nel corso delle
manifestazioni promosse in occasione del G7 dai centri sociali, dai gruppi antagonisti,
dagli studenti, dagli esponenti no TAV e dai Cobas, con il sostegno e la partecipazione
di Consiglieri del Movimento 5 Stelle, si sono infatti verificati episodi di violenza
contro le forze dell'ordine, accompagnati da esibizioni di cattivo gusto, che sono il
sintomo di un latente e pericoloso odio sociale. In un sistema democratico, che
presuppone il riconoscimento e la legittimazione di chi la pensa diversamente da te, è
legittimo e doveroso consentire a tutti di manifestare democraticamente e
pacificamente, ma non sono certo tollerabili manifestazioni di dissenso, che sfociano
nell'esibizione di ghigliottine o di teste di politici italiani, ed esposte al pubblico
ludibrio. Diversamente da quanto pensa il Vice Sindaco Montanari, e probabilmente
anche l'assente Sindaca Appendino, questa non è critica politica, questo non è esprimere
dissenso, ma semplice stupidità che tende a scivolare verso forme delinquenziali, ed in
merito stupisce la posizione veramente ambigua dei vertici torinesi del Movimento 5
Stelle. Mi sarei in parte aspettato, e attendevo ancora oggi una risposta, che
evidentemente non arriva, dal Sindaco Appendino e dal Vice Sindaco Montanari, una
condanna, senza se e senza, degli episodi di violenza contro le forze dell'ordine, e una
ferma presa di distanza da forme di dissenso che sfociano e istigano l'odio sociale. Ed
invece, sia il Sindaco Appendino che il Vice Sindaco Montanari, si sono limitati ad
esprimere vuote parole di circostanza, ex post agli agenti feriti, evitando accuratamente,
fino ad oggi, di condannare episodi di cattivo gusto occorsi durante le suddette
manifestazioni, anzi, il Vice Sindaco Montanari ha, in più occasioni, pubblicamente
sostenuto la legittimità del diritto a manifestare il dissenso, dimenticandosi - e questo mi
sembra veramente molto grave- che per un rappresentante delle istituzione, un conto è
esprimere la propria opinione, quale che essa sia, un conto è istigare all'odio e alla
violenza, e una manifestazione dove vengono esibiti ghigliottine e teste tagliate sono
una istigazione alla violenza. Questa ambiguità è in realtà sintomo, secondo me, di un
profondo malessere che sta pervadendo varie fasce del Movimento 5 Stelle. Ma se vi è
un problema di rappresentatività, se il Vice Sindaco Montanari legittimamente
percepisce un distacco tra la base sociale ed elettorale, che ha favorito la vittoria del
Movimento 5 stelle a Torino, e la rappresentanza consiliare del Movimento 5 Stelle, non
è ammiccando ai violenti o non prendendo le distanze da chi è animato da odio e
risentimento verso le altre forze politiche che riconquisterà il consenso. Vi è, infatti, un
reale scollamento tra le promesse elettorali e quanto effettivamente realizzato dalla
Giunta pentastellata, e questo è il vero nodo politico. I Consiglieri 5 Stelle che fanno
proprie alcune istanze dei manifestanti, sono la plastica rappresentazione della distanza
che c'è tra le scelte amministrative della Giunta 5 Stelle e le aspettative della base
elettorale. Il Sindaco Appendino, che come sempre non è presente, e il Vice Sindaco
Montanari, devono quindi avere il coraggio di affrontare questa situazione, perché
Torino non si può permettere forme mascherate di sostegno a movimenti che si pongono
ai margini della legalità.

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