Interventi |
MORANO Alberto Questo dibattito è surreale, perché il Sindaco, per l'ennesima volta, non è presente e mi sembra che denoti una mancanza di sensibilità istituzionale grave. Nel corso delle manifestazioni promosse in occasione del G7 dai centri sociali, dai gruppi antagonisti, dagli studenti, dagli esponenti no TAV e dai Cobas, con il sostegno e la partecipazione di Consiglieri del Movimento 5 Stelle, si sono infatti verificati episodi di violenza contro le forze dell'ordine, accompagnati da esibizioni di cattivo gusto, che sono il sintomo di un latente e pericoloso odio sociale. In un sistema democratico, che presuppone il riconoscimento e la legittimazione di chi la pensa diversamente da te, è legittimo e doveroso consentire a tutti di manifestare democraticamente e pacificamente, ma non sono certo tollerabili manifestazioni di dissenso, che sfociano nell'esibizione di ghigliottine o di teste di politici italiani, ed esposte al pubblico ludibrio. Diversamente da quanto pensa il Vice Sindaco Montanari, e probabilmente anche l'assente Sindaca Appendino, questa non è critica politica, questo non è esprimere dissenso, ma semplice stupidità che tende a scivolare verso forme delinquenziali, ed in merito stupisce la posizione veramente ambigua dei vertici torinesi del Movimento 5 Stelle. Mi sarei in parte aspettato, e attendevo ancora oggi una risposta, che evidentemente non arriva, dal Sindaco Appendino e dal Vice Sindaco Montanari, una condanna, senza se e senza, degli episodi di violenza contro le forze dell'ordine, e una ferma presa di distanza da forme di dissenso che sfociano e istigano l'odio sociale. Ed invece, sia il Sindaco Appendino che il Vice Sindaco Montanari, si sono limitati ad esprimere vuote parole di circostanza, ex post agli agenti feriti, evitando accuratamente, fino ad oggi, di condannare episodi di cattivo gusto occorsi durante le suddette manifestazioni, anzi, il Vice Sindaco Montanari ha, in più occasioni, pubblicamente sostenuto la legittimità del diritto a manifestare il dissenso, dimenticandosi - e questo mi sembra veramente molto grave- che per un rappresentante delle istituzione, un conto è esprimere la propria opinione, quale che essa sia, un conto è istigare all'odio e alla violenza, e una manifestazione dove vengono esibiti ghigliottine e teste tagliate sono una istigazione alla violenza. Questa ambiguità è in realtà sintomo, secondo me, di un profondo malessere che sta pervadendo varie fasce del Movimento 5 Stelle. Ma se vi è un problema di rappresentatività, se il Vice Sindaco Montanari legittimamente percepisce un distacco tra la base sociale ed elettorale, che ha favorito la vittoria del Movimento 5 stelle a Torino, e la rappresentanza consiliare del Movimento 5 Stelle, non è ammiccando ai violenti o non prendendo le distanze da chi è animato da odio e risentimento verso le altre forze politiche che riconquisterà il consenso. Vi è, infatti, un reale scollamento tra le promesse elettorali e quanto effettivamente realizzato dalla Giunta pentastellata, e questo è il vero nodo politico. I Consiglieri 5 Stelle che fanno proprie alcune istanze dei manifestanti, sono la plastica rappresentazione della distanza che c'è tra le scelte amministrative della Giunta 5 Stelle e le aspettative della base elettorale. Il Sindaco Appendino, che come sempre non è presente, e il Vice Sindaco Montanari, devono quindi avere il coraggio di affrontare questa situazione, perché Torino non si può permettere forme mascherate di sostegno a movimenti che si pongono ai margini della legalità. |