Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie Presidente, grazie anche dell'opportunità che abbiamo oggi di affrontare un tema che in questi anni ha rappresentato, oggettivamente, un vulnus, a mio giudizio, di democrazia, perché la possibilità di esprimersi, come i centri sociali in questa città hanno fatto in questi anni, a mio giudizio, non ha a che fare con la democrazia. Io, già nella scorsa consiliatura, intervenivo in maniera molto negativa e anche molto critica su alcuni miei colleghi, che invece davano a quegli spazi, o cercavano di rendere quegli spazi luoghi di dibattito, di dialogo. Io arrivo da una cultura politica per cui se vuoi un luogo, se vuoi la possibilità di esprimerti, questo luogo e questa possibilità di espressione te la devi guadagnare rispettando lo stato di diritto, cosa che questa gente, questa gentaglia non fa e non lo fa apposta e ogni tentativo che si è fatto per integrarli, sia dal punto di vista democratico, sia dal punto i vista della regolamentazione, è stato oggettivamente un buco nell'acqua. Ma quello che è capitato in questi mesi, secondo me ha delle caratteristiche che, a mio giudizio, sono ancora più allarmanti. Abbiamo sentito i centri sociali essere paragonati a degli ospedali, per cui bisognava integrarli; quando trovavi quattro o cinque che occupavano una palazzina dovevamo stare tranquilli perché erano lì, stavano andando a costruire una nuova R.S.A, questo è un po' la modalità di approccio. Abbiamo sentito dire che la piazza doveva essere tolta ai sindacati per lasciarla invece ai facinorosi che si presentavano con bastoni, con mazze. Abbiamo sentito parlare, abbiamo ormai le famose brioche di Montanari. L'Askatasuna che ormai, dopo 20 anni, io mi chiedo se è usucapita; perché se un bene pubblico viene utilizzato sotto la luce del sole per il diritto di questo Stato viene usucapita? Il Fenix in questo momento è ancora occupato. Io pensavo che non si prendesse la responsabilità di liberare quello spazio perché c'era il G7, ma che prontamente, poco dopo, avremmo ripristinato la legalità in quel pezzo della nostra città. I fantocci decapitati, non una parola; non una parola di solidarietà per le sedi del Partito Democratico che, regolarmente, vengono imbrattati sempre dalla stessa gente. Una strana connivenza tra chi mette le bombe, o prova a mettere in seria difficoltà la sicurezza di quello che accade in Val di Susa; non una parola di distanza da questi personaggi. Poi, quello che capita mediamente da quando c'è questa Maggioranza: per cui si possono tranquillamente occupare le piazze delle nostre periferie per.., su piazza Montale, per fare quel che si vuole, perché se ci sono soggetti vicino all'Askatasuna è meglio non intervenire. Io non so come questa modalità di approccio al problema possa mettersi insieme alla tanto vituperata ricerca della legalità che questa Maggioranza prova ad esprimere, togliendo avvisi bonari con Soris, cercando di fare qualsiasi tipo di battaglia sulla mala sosta, cercando di introdurre una forma di stato etico sulla questione dell'ambiente. Io non riesco a capire come da una parte si cerca di costruire uno Stato di diritto, un Comune dove il diritto, le regole e la legge debbano essere rispettati in modo assolutamente preciso e ferreo, e dall'altra parte, invece, si permette che questi soggetti continuino a fare quello che vogliono. Io, a differenza del Capogruppo Lo Russo, non faccio la differenza tra gli Assessori e i Consiglieri comunali, perché il fenomeno, che è rappresentato a me preoccupa da questo punto di vista, perché quello che è rappresentato è un po', se non si prendono le giuste distanze, e che alla fine della fiera il fine giustifica i mezzi, e se un bene ti è necessario - e sulla necessità di questo bene potremmo discutere - te lo vai a prendere perché è giusto così. Io, da questo punto di vista, non sono d'accordo e mi auguro, invece, che questa doppia valenza per cui la Sindaca si pone nei salotti a discutere a certi livelli, e un pezzo della Maggioranza, alcuni Assessori invece fiancheggiano questo tipo di movimento, non penso che faccia del bene a questa città, e penso che non faccia neanche del bene sapere che ci sono tante realtà del mondo associativo, culturale, sociale, anche di associazione di giovani che vogliono avere uno spazio di racconto di se stessi, un luogo dove ritrovarsi, che vedono, invece, qualcuno poter prendere quello che vuole, senza dover mai fare i conti con la Giustizia. Per cui il mio parere è assolutamente negativo. Io mi auguro che alcuni dei Consiglieri, con i quali mi sono soffermato tante volte a parlare, anche della Maggioranza, abbiano il coraggio di segnare anche un punto di diversità, un punto anche di confronto critico con i propri colleghi del Movimento 5 stelle. Abbiamo visto, nelle varie Commissioni, la differenza di trattamento che c'è tra chi prova a organizzare qualcosa nella legalità e poi si becca le multe, e chi invece organizza senza chiedere niente a nessuno, e a questa gente non gli viene mai chiesto conto di nulla. Io non penso che ci siano cittadini di serie A o di serie B, ma più andiamo avanti e più ci rendiamo conto che questo è un po' l'esemplificazione che date, continuando a coprire quel tipo di fenomeno, perché quel tipo di fenomeno, in una fase come questa della nostra città e del nostro Paese, può avere delle implicazioni ancora più preoccupanti. Noi dobbiamo cercare di stare vicino a chi è in difficoltà, vicino a chi vive un momento di difficoltà e non pensare che il fatto che in questo momento per quanto riguarda la casa, occuparla sia un tuo diritto; in questo momento se non hai il cibo andarlo a prendere è un tuo diritto. Non è un tuo diritto; è un nostro dovere fare in modo che casi come questi possano trovare una risposta istituzionale e politica. Per cui sarà mia cura, ma penso anche con altri Consiglieri da questo punto di vista, provare ad aprire un ragionamento serio (se il problema volete affrontarlo). Se invece lì, da quella parte di città avete preso i voti, è evidente che nei prossimi tre anni e mezzo nulla capiterà; non capiterà nulla perché sulla carta direte qualcosa e poi nei fatti continuerete a sostenere quel tipo di attività. Detto ciò, io Presidente concludo, sperando invece, come dicevo poc'anzi, che si possa aprire un ragionamento su quei luoghi, perché quei luoghi non siano più occupati da chi non ha diritto di stare lì; eviterei, appunto, il tema dell'usucapione, su questo sarebbe interessante fare un ragionamento, perché vorrebbe dire, oggettivamente, che l'istituzione ha perso, che chi poteva e voleva fare quel che gli pareva, veniva oggettivamente coperto, non solo da questa Amministrazione. I centri sociali sono una piaga, perché non è quello il modo, almeno, non riconosco quel modo di concepirsi ai cittadini, la dignità che una città come la nostra può permettersi. Mi auguro che nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, con chi della Maggioranza avrà voglia, si possa affrontare questo tema veramente, perché quegli spazi, tornino alla città, non possono essere occupati; devono essere dati a chi ha voglia di fare partecipazione. Mi rendo anche conto che alcune cambiali elettorali sono da pagare: dopo un anno e mezzo le avete pagate, i vostri silenzi rispetto a quel mondo lì li avete dati, adesso forse riconsegniamo quegli spazi alla nostra città. |