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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 22
MOZIONE 2017-02652
(MOZIONE N. 74/2017) "DIRITTO DI CITTADINANZA: UN PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA ED EQUIT? DA AFFRONTARE AL DI FUORI DELLE STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE." PRESENTATA IN DATA 3 LUGLIO 2017 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Sull'emendamento n. 4, che è stato anche ripreso nella discussione, negli interventi
delle due Consigliere, relativamente alla visione coordinata a livello europeo. Ora,
ovviamente, è ragionevole dire che quanto si vuole affermare in linea di principio, cioè
il riconoscimento della cittadinanza italiana è insufficiente nella forma in cui viene
proposta e discussa in questo momento al Parlamento, ma quando si vuole richiamare
un'omogeneità europea, bisognerebbe dire da quali livelli di relazione con gli altri Paesi
europei si vuole partire. Perché io brevemente vi ricordo quali sono i comportamenti
degli altri Paesi europei. Riconoscimento alla nascita: in Belgio, automatico se un
genitore è nato in Belgio o vi ha risieduto per almeno cinque anni; Francia, automatico
se un genitore è nato in Francia; Germania, automatico se un genitore risiede in
Germania da almeno otto anni e possiede un permesso di residenza permanente; Grecia,
automatico se un genitore è nato in Grecia e vi risiede in modo permanente o se
entrambi i genitori vi risiedono in modo permanente da cinque anni; Paesi Bassi, è
automatico se un genitore risiede in Olanda, risiede ed è nato da un genitore che
risiedeva in Olanda; Portogallo automatico se un genitore è nato in Portogallo o su
richiesta se vi risiede da cinque anni. Riconoscimento dopo la nascita: in Belgio, su
richiesta se residente da almeno nove anni; in Danimarca, su richiesta dopo i 21 anni, se
residente in modo continuativo per almeno 10 anni; in Francia, automatico a 18 anni, se
risiede da almeno cinque anni dopo l'undicesimo anno d'età; in Germania, su richiesta
se residente per almeno otto anni; in Grecia, su richiesta se i genitori risiedono in Grecia
in modo permanente da cinque anni, non con certificato di soggiorno definitivo; nei
Paesi Bassi, su richiesta al diciottesimo anno; in Portogallo, automatico se un genitore
risiede in Portogallo da almeno cinque anni. Allora, vorrei capire, in questa,
effettivamente, differenziata normativa di ciascun paese europeo, a quale livello noi ci
vogliamo attestare? Se a livello dell'Austria, di cui stiamo assistendo al recente
insediamento governativo, o a quello degli altri paesi di cui ho letto.

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