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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 22
MOZIONE 2017-02652
(MOZIONE N. 74/2017) "DIRITTO DI CITTADINANZA: UN PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA ED EQUIT? DA AFFRONTARE AL DI FUORI DELLE STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE." PRESENTATA IN DATA 3 LUGLIO 2017 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie. Io non ho altri interventi. Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Grazie. Ma, solo per dire che sono francamente rattristato e deluso da questo tipo di
interventi. Speravo che anche il percorso che avevamo condotto in Commissione avesse
cercato comunque di apportare dei ragionamenti che stavano, cito le parole della
Consigliera Sganga, al di fuori delle strumentalizzazioni politiche. Io, personalmente,
non credo proprio di avercele messe queste strumentalizzazioni politiche, nel senso che,
è un tema che a me sta molto a cuore, lo conosco perché conosco parecchie persone che
sono nella situazione di poter beneficiare di questo diritto, e che invece, gli viene
negato. Come diceva la Consigliera Tisi, ho conoscenza di molte persone che qui, da
minori, hanno completato gli studi, hanno fatto una vita, hanno fruito anche
d'investimenti che era stato fatto su di loro, e che oggi non possono vedere recepito
questo diritto. Anche l'intervento della Consigliera Pollicino, per altro, non ha fatto che
rafforzare tutto questo schema d'impianto, questa visione, questa situazione che nella
vita pratica di tutti noi che abbiamo dei figli che vanno in scuole frequentate anche da
ragazzi provenienti da altri Paesi, ben conoscono e non hanno nessuna difficoltà di
conoscere. Francamente, invece, trovo che questo "gettar la palla in tribuna", no,
richiamiamo il livello europeo, ma cosa vuol dire? Livello europeo, la cittadinanza
europea si ha nel momento in cui sei cittadino di uno Stato membro. Dopo la Brexit, i
cittadini britannici non saranno più cittadini europei. Quindi, voglio dire, è solamente un
volere staccarsi e non voler riconoscere che c'è comunque un atto di giustizia, che è
fermo da due anni in Parlamento, e non si vuole riconoscere, non si vuol prendere la
posizione. Io ho più stima, a questo punto, della Lega, quando il Consigliere Ricca mi
ha detto chiaramente: "Io non gliela voglio dare la cittadinanza". Ma diciamocelo
chiaramente, non la vogliamo dare, va benissimo, è lecito, è una vostra posizione
politica. Non la volete dare. È come sulle unioni di fatto: "Si poteva fare meglio, quindi
non le riconosciamo, e quindi non votiamo la Cirinnà", ma paro, paro... Questa è una
strumentalizzazione politica, cioè, ma cosa vuol dire...Ma , allora, la cittadinanza o la si
dà o non la si dà. Poi stiamo qui a raccontarci… ma non raccontiamola a quei poveretti
che son lì in attesa, voglio dire. Cioè, allora, fate come la Lega e ditelo che siete lì, che
non volete darla, va bene. Ma ditelo chiaramente però, a questo punto. Non stiamo qui a
raccontarcela "No perché è giusto che la rimandiamo sul livelli Europeo...", ma cosa
vuol dire? Se sei cittadino di uno Stato membro sei automaticamente cittadino europeo.
Poi, benissimo, facciamo tutte le azioni che vogliamo sull'Europa, ci mancherebbe,
nella gestione dei migranti, tutti questi temi, però questo è un problema attuale, cogente,
tutto nostro, che dobbiamo adeguarci a quello che, tutto sommato, in maniera variegata,
in praticamente tutti gli altri Stati dell'Unione è già stato affrontato dal 2000. La
Francia nel 2000 ha adottato lo "ius soli temperato", quindi, non è che stiamo parlando
di due anni fa, tre anni fa. Allora, forse, ancora una volta ci poniamo in una situazione
proprio di un panorama internazionale che è leggermente indietro. Chiediamo oggi di
fare un piccolo passo a livello locale...

IMBESI Serena (Vice Presidente)
La invito a concludere l'intervento.

TRESSO Francesco
Per cercare di fare un passo un po' più grande a livello Nazionale. Ma voi questo
coraggio non ce l'avete proprio, preferite fare degli emendamenti che stravolgono
completamente. Trascrivetevela voi, allora, voglio dire, se mi deve rifare tre pagine su
tre pagine, su due che ne ho scritte, allora fatevela voi la prossima volta. Ma se c'è un
percorso condiviso, al di fuori della strumentalizzazione politica, proviamo a seguirla e
a portarla avanti. Un po' più di coerenza talvolta non guasterebbe.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Ha chiesto d'intervenire la Consigliera Sganga, prego.

SGANGA Valentina
Sì, grazie, Presidente. Ma, a parte che noi, al contrario della Gran Bretagna, dall'Europa
non siamo ancora usciti, e non credo usciremo, quindi, rimando al mittente il fatto della
coerenza perché mi sembra una posizione politica assolutamente legittima, chiedere
un'unificazione della normativa europea per quanto riguarda i criteri di assegnazione
della cittadinanza, perché il fatto è che anche all'interno della Commissione, noi
abbiamo continuato a discutere non riuscendo a scindere quello che è il principio, da un
lato, sacrosanto, lei dice, accodatevi alla Lega, ma, mi dispiace per il Consigliere Ricca,
ma non sarà così. Però, un conto è il principio, un altro conto sono i criteri. Allora, io
credo che uno Stato, giustamente, debba chiedersi, uno Stato Sovrano, debba chiedersi
con quali criteri assegnare la cittadinanza e anche capire quali sono i migliori per
tutelare in primis, chi la cittadinanza la riceve. Quindi, vabbè concludo, solo dando le
dichiarazioni di voto. Noi voteremo a favore della mozione Tresso emendata. Mentre
continuiamo a ribadire che è un atto strumentale, va proprio nell'ottica di quello che
speravamo di evitare, un atto strumentale di pressione politica la mozione presentata dal
Consigliere Lo Russo. C'è sicuramente, perché è così, da parte della nostra Giunta, la
volontà di attuare lo Statuto, perché lo Statuto si attua, e non c'è bisogno di ribadire
l'ovvio, cioè di attuare lo Statuto. Basta così, quindi, sì la prima e no la mozione del
Consigliere Lo Russo.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Ha chiesto d'intervenire sugli emendamenti la Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Sull'emendamento n. 4, che è stato anche ripreso nella discussione, negli interventi
delle due Consigliere, relativamente alla visione coordinata a livello europeo. Ora,
ovviamente, è ragionevole dire che quanto si vuole affermare in linea di principio, cioè
il riconoscimento della cittadinanza italiana è insufficiente nella forma in cui viene
proposta e discussa in questo momento al Parlamento, ma quando si vuole richiamare
un'omogeneità europea, bisognerebbe dire da quali livelli di relazione con gli altri Paesi
europei si vuole partire. Perché io brevemente vi ricordo quali sono i comportamenti
degli altri Paesi europei. Riconoscimento alla nascita: in Belgio, automatico se un
genitore è nato in Belgio o vi ha risieduto per almeno cinque anni; Francia, automatico
se un genitore è nato in Francia; Germania, automatico se un genitore risiede in
Germania da almeno otto anni e possiede un permesso di residenza permanente; Grecia,
automatico se un genitore è nato in Grecia e vi risiede in modo permanente o se
entrambi i genitori vi risiedono in modo permanente da cinque anni; Paesi Bassi, è
automatico se un genitore risiede in Olanda, risiede ed è nato da un genitore che
risiedeva in Olanda; Portogallo automatico se un genitore è nato in Portogallo o su
richiesta se vi risiede da cinque anni. Riconoscimento dopo la nascita: in Belgio, su
richiesta se residente da almeno nove anni; in Danimarca, su richiesta dopo i 21 anni, se
residente in modo continuativo per almeno 10 anni; in Francia, automatico a 18 anni, se
risiede da almeno cinque anni dopo l'undicesimo anno d'età; in Germania, su richiesta
se residente per almeno otto anni; in Grecia, su richiesta se i genitori risiedono in Grecia
in modo permanente da cinque anni, non con certificato di soggiorno definitivo; nei
Paesi Bassi, su richiesta al diciottesimo anno; in Portogallo, automatico se un genitore
risiede in Portogallo da almeno cinque anni. Allora, vorrei capire, in questa,
effettivamente, differenziata normativa di ciascun paese europeo, a quale livello noi ci
vogliamo attestare? Se a livello dell'Austria, di cui stiamo assistendo al recente
insediamento governativo, o a quello degli altri paesi di cui ho letto.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie. Ha chiesto d'intervenire il Capogruppo Lo Russo. Ne ha facoltà per tre minuti.

LO RUSSO Stefano
Ne impiegherò meno. Vede, Consigliera Sganga, che credo parli a nome del Gruppo del
Movimento 5 Stelle, è proprio questo il punto, ed è, come ho avuto modo di dire
nell'illustrazione, un punto squisitamente simbolico e politico. Quello che rimarrà agli
atti di questo Consiglio Comunale sarà il voto contrario alla mozione presentata dal
Partito Democratico, da parte del Movimento 5 Stelle e quello che, sostanzialmente, poi
voi andrete a giustificare, sarà il fatto che Lo Russo, brutto e cattivo, l'ha presentata in
maniera strumentale, che lo Statuto già lo dice, per cui lo si capisce la ragione... E'
semplice, guardate, cioè davvero, vi inviterei ad essere ogni tanto un pochino meno
articolati nell'ambito della discussione. Per chi si ricorda la discussione dei Capigruppo,
la Giacosa era presente, io non avrei neanche presentato questo atto, tanto per essere
chiari. Questo atto, io l'ho detto in questi termini, e ho detto alla luce di questi atti,
ricordo che noi abbiamo fatto questo lavoro, e ricordo che, per capire, e , anzi, per dirci,
l'Appendino, all'epoca, era decisamente più avanzata di lei, Consigliera Sganga, perché
almeno si astenne. Ebbe il buon gusto di astenersi. Invece, lei arriva qua e spiega che
votate contro, dopodiché, per quanto mi riguarda, sono assolutamente, come dire,
tranquillo e sereno, però trovo davvero un po' paradossale, surreale, che nonostante
siano passati cinque anni quasi da quel momento, nonostante anche l'argomento abbia
avuto una sua maturazione, in termini culturali, rispetto alla distinzione netta che deve
esserci se un principio di Cittadinanza... Cioè, a me sembrava che il dibattito,
onestamente, avesse anche pervaso e un po' articolato maggiormente il Movimento 5
Stelle, invece, per il terrore e per la paura, perché questo è, perché non credo che non ci
sia condivisione nel merito, arrivate a votare contro. Ora, io me ne dispiaccio,
onestamente rimango anche un po' sorpreso, proprio alla luce del voto che espresse la
vostra capa politica, quando si discusse di questa questione, e proprio per ricordare
quella discussione, io ricordo, anzi sono certo, che lei avrebbe addirittura votato a
favore e quella astensione fu un punto di sintesi tra lei e il Consigliere Bertola, che
invece era contrario. E decisero di astenersi su quella posizione. Oggi, Consigliera
Sganga, lei annuncia che il Movimento 5 Stelle vota contro una mozione che chiede di
applicare lo Statuto. E la ragione non è il merito, la ragione non è il merito, la ragione è
la supposta strumentalità dell'atto. Bene, della supposta strumentalità dell'atto non
rimarrà traccia, rimarrà traccia del merito e conseguentemente noi, con rammarico, non
possiamo far altro che, ahinoi, prendere atto che questa non soluzione del problema e
questa assenza di chiarezza di posizione, che vi consente di giocare cinque parti in
commedia, amici dei centri sociali, ma contro lo "ius soli",... cioè tutto così. Otto parti
in commedia, tanto, guardate, in politica, io sono convinto, che i bluff, prima o poi si
scoprono. Noi assumendo posizioni nette, chiare, assumiamo e scontiamo dissensi e
consensi. Alla fine questo bluff, che sulle grandi questioni il Movimento 5 Stelle ha
tutte le posizioni, tutte, dai centri sociali occupati a votare contro...

IMBESI Serena (Vice Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
A votare contro la "ius soli", alla fine, prima o poi, sono abbastanza confidente, che il
tempo è galantuomo, e vi verrà, come dire, vi tornerà con gli interessi.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie. E' iscritto a parlare il Capogruppo Ricca, ne ha facoltà per tre minuti.

RICCA Fabrizio
No, sono contento di questo cambio di rotta dal 14 giugno 2013, quando il Movimento 5
Stelle alla Camera, a firma Di Battista Di Maio, propose con la proposta di legge 1204,
proponeva lo ius soli. Ricordo che quella legge chiedeva la cittadinanza per le persone
nate in Italia da coppie straniere, se almeno uno dei due avesse il permesso di soggiorno
di un periodo lungo e almeno tre anni di residenza, oppure bambini che hanno compiuto
almeno un ciclo scolastico in Italia. Sono contento perché, vista anche come è cambiata,
come è evoluto, come sono evoluti i flussi, come, io dico, anche per colpa della pessima
gestione da parte dei Governi Letta, Renzi, Gentiloni, dove, diciamo, più che un
servizio, cioè, più quello che doveva essere, diciamo, un servizio di accoglienza per
persone che scappavano dalla guerra, addirittura andavano a fare accordi con le ONG
per andare a prenderli direttamente sulle coste Libiche. Ma detto questo, il punto non è
questo, io sono convinto che il sistema italiano permetta di tutelare tutti i bambini fino
al diciottesimo anno, non dando nessun tipo di discriminazione, anzi, tutelandoli, io
dico, esattamente allo stesso modo. Poi, per me premetto, vista la quantità di giovani,
che in questo momento se ne vanno dal Paese, non mi stupirebbe se un ragazzo di
diciott'anni decidesse di non prendere la cittadinanza di questo Paese che fa di tutto per
far star male i propri cittadini e volesse andarsene da un'altra parte. Detto questo, al
compimento del diciottesimo anno, si può richiedere la cittadinanza, in media passa un
anno dalla richiesta all'ottenimento. Tutte le persone che sono anche cresciute con me,
perché io ho tanti amici che non erano Italiani ma che al diciottesimo anno hanno
richiesto la cittadinanza e la cittadinanza l'hanno ricevuta senza nessun problema.
Alcuni di loro, invece l'hanno rifiutata perché preferivano altro. Quindi, mi permetto di
dire che oggi, diciamo, il sistema funziona. Quello che servirebbe, invece, perché questo
secondo me è un punto importante, è velocizzare l'ottenimento della cittadinanza,
perché aspettare un anno per ottenere un pezzo di carta dovuto, perché compiuto il
diciottesimo anno è un diritto richiedere la cittadinanza e riceverla, io ritengo che sia
una follia obbligare un ragazzo di diciannove anni a non poter lasciare il Paese perché
deve aspettare il pezzo di carta per avere la cittadinanza. Ecco, se volgiamo lavorare su
un punto importante è questo. Grazie.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie a lei. Allora, adesso procediamo prima con la votazione. Sull'Ordine dei Lavori,
prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
(Inizio intervento fuori microfono)... presentati dalla Consigliera Sganga.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Certo, voteremo gli emendamenti uno per uno.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Allora, visto che gli emendamenti sono già stati illustrati e discussi, metto in votazione
l'emendamento n. 1.
Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato, chiudo la votazione? No? Chiudo la votazione.
Presenti al voto 25, favorevoli 23, contrari 2.
L'emendamento è approvato.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Passo alla votazione dell'emendamento n. 2.
Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato. Chiudo la votazione.
Presenti al voto 25, favorevoli 23, contrari 2.
L'emendamento è approvato.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Passo alla votazione dell'emendamento n. 3.
Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Presenti al voto 25, favorevoli 23, contrari 2.
L'emendamento n. 3 è approvato.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Passo alla votazione dell'emendamento n. 4.
Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Presenti al voto 25, favorevoli 23, contrari 2.
L'emendamento n. 4 è approvato.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Passo alla votazione dell'emendamento n. 5.
Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Presenti al voto 25, favorevoli 23, contrari 2.
L'emendamento è approvato.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Prego, Capogruppo Tresso, sull'ordine dei lavori.

TRESSO Francesco
Se un principio è giusto, se una legge è giusta, non c'è un periodo giusto o sbagliato per
votarla, quindi rifiuto categoricamente, per altro, già altre forze politiche l'avevano
pronunciata questa frase, che ci sia della strumentalizzazione nel volere promulgare
adesso questo principio che è sacrosanto. Così come sono stati proposti gli
emendamenti, francamente, li ritengo inaccettabili, stravolgono completamente quello
che è il senso della mozione presentata, per cui ritiro la mozione.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Non si può più ritirare perché siamo in momento di votazione, quindi. Si può ritirare
prima della votazione. E' un documento che stiamo votando. Gli emendamenti vanno a
influire sul documento, quindi, il documento è come se fosse in votazione. Quindi,
pongo in votazione la mozione numero meccanografico 02652 , così come è emendata.
Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Presenti al voto 23, favorevoli 22.
La proposta di mozione è approvata.
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