Interventi |
TISI Elide Sì, grazie. Ma, io dirò delle cose molto semplici, anche perché dopo questi ultimi due interventi, sinceramente, al di là delle opportune, utili integrazioni che possono venire a degli atti presentati, che sia la mozione, che sia la proposta, entrambe le mozioni, io sinceramente, non comprendo più qual è la posizione del Movimento 5 Stelle nella materia specifica, per alcuni semplici motivi. Io credo che anche gli interventi della Consigliera Pollicino, fatto poc'anzi, sia semmai la dimostrazione di come i nostri figli nella quotidianità vivono il rapporto con i loro coetanei stranieri, in realtà, esattamente come quello che vivono i ragazzi cittadini italiani. E, molto spesso, sono i ragazzi italiani che non comprendono come mai i loro compagni di gioco, di scuola, di vacanze debbano affrontare un'infinità di procedure burocratiche per riuscire a fare le cose normali che loro stessi fanno. Allora, io credo che oggi parlare di "ius soli" significa prima di tutto dirci che, certo, oggi in Europa ogni Paese, è elencato anche nella mozione del Consigliere Tresso, ha adottato una sua modalità e certamente lo deve fare anche l'Italia, superando quelli che sono i vincoli che ha oggi anche perché stiamo andando sempre di più verso una società che deve essere inclusiva e che deve prevedere pari diritti e pari doveri. Ma per pretendere pari doveri dobbiamo anche garantire pari diritti. Dall'altro, sicuramente può esserci un lavoro di sollecitazione dell'Europa, ma credo che prima dobbiamo fare la nostra parte. E, allora, il senso di questi due atti, da un lato la cittadinanza civica, che è vero che aveva un valore simbolico, ma, a mio parere, aveva, scusate se uso il passato perché ultimamente, mi sembra che ha perso un po' di vigore, ecco, e forse è questo, che dobbiamo tornare a dargli, al di là delle previsioni statutarie, e anche dei riconoscimenti formali, dicevo credo che questa forma di cittadinanza aveva proprio il valore culturale di richiamare l'importanza di garantire a questi ragazzi pari dignità e pari diritti, e soprattutto di sollecitare, anche, sul piano culturale, la società tutta e i livelli istituzionali superiori a farsi carico di questo tema e affrontarlo. Oggi, in questo Consiglio, noi abbiamo l'opportunità di fare questa cosa, cioè di sollecitare anche i livelli istituzionali superiori a farsi carico di questo tema e siamo chiamati a fare anche un lavoro culturale nei confronti della nostra città. Io vorrei aggiungere un elemento, che è contenuto nel disegno di legge che non è stato toccato qui oggi, ma è stato fatto in Commissione, il tema dei "minori non accompagnati". La nostra città, come molte altre città in Italia, fa un investimento straordinario su questi ragazzini, molti di loro sono accolti dalle nostre famiglie torinesi e rischiano al compimento dei 18 anni di trovarsi clandestini. Allora, io credo che questo è un altro tema, che insieme a quello dei diritti e dei doveri e della possibilità da dare ai nostri giovani, ai ragazzi nati, ai bambini nati nel nostro Paese, ci dobbiamo porre. E credo che, da questo punto di vista, un chiarimento su qual è la posizione di questo Consiglio, sia quanto mai opportuna, soprattutto da parte della sua Maggioranza |