Interventi |
MENSIO Federico Grazie Presidente. Per la seconda volta durante il nostro mandato, ci accingiamo a votare una delibera per la costituzione della Consulta, dopo quella che abbiamo già istituito sulla mobilità ciclabile a moderazione del traffico. Abbiamo proposto la costituzione di questa Consulta per l'ambiente, per il verde e si affianca a quella animalista sulla stregua di altre città italiane e lo abbiamo fatto con un duplice obiettivo: rafforzare la partecipazione dei cittadini alle discussioni nelle decisioni del Consiglio Comunale di questa città, come prevede anche il nostro Statuto e per coinvolgere la cittadinanza tutta, sui temi ambientali, temi relativi ai beni di tutti, quali sono, appunto, l'ambiente e il verde. La discussione che c'è stata in merito a questa delibera nelle Commissioni, è stata sicuramente lunga, ma largamente condivisa, come è giusto che sia, e ha correttamente fatto emergere alcuni aspetti che, per dovere di cronaca, come diceva il Presidente, hanno portato a presentare degli emendamenti, che a breve presenterò, in modo molto breve e che ben evidenziano come i temi ambientali sono particolarmente sentiti dalla cittadinanza di Torino. Un aspetto importante, che però vorrei sottolineare, che ha tenuto banco anche durante le discussioni in Commissione, è quello relativo all'istituzione di un unico organo che comprenda sia la parte ambientale, sia quella del verde, perché siamo convinti che in essa, quest'organo, si rispecchi, con tutti i suoi pregi e le sue criticità, un ecosistema di cittadinanza attiva. In modo analogo un vero ecosistema dove aria, acqua, suolo, piante e animali tendono a raggiungere un equilibrio dinamico e una particolare stabilità mutevole. Una riflessione che vuole essere un augurio di buon lavoro a tutte le forme associative che il Comune riconosce e che invito sin da ora a prendere parte alla Consulta, senza, però, dimenticare i cittadini che potranno, e direi, dovranno partecipare alle discussioni insieme alla Consulta stessa. Per i motivi che ho descritto, auspichiamo che, il lavoro del nuovo organo consiliare, sia da parte una giusta sollecitazione all'Amministrazione, per mezzo del Consiglio e delle sue Commissioni, sui temi propri della Consulta, per un altro verso sia di supporto alla città, nella diffusione complessiva delle tematiche che, come detto, riguardano beni pubblici che spesso fatichiamo a intendere come tali. Una forza propulsiva che dovrà essere esercitata, ognuno per la propria competenza, ex ante e non più ex post, per giungere il più possibile a proposte e soluzioni condivise, nell'ottica della difesa di beni naturali della città, beni che, non mi stancherò mai di ricordarlo, sono di tutti, specialmente di chi abiterà a Torino in futuro. Parlando degli emendamenti, se mi permette, farei, che, la discussione congiunta, vorrei sottolineare che la delibera indica in due aree tematiche la strutturazione iniziale dell'organismo, che ci accingiamo a deliberare, quella ambientale e quella del verde, ma lascia ampia libertà regolamentare a gestire i lavori nelle forme organizzative ritenute più funzionali ai membri che comporranno la Consulta. Riguardo agli emendamenti, sono emendamenti, appunto, che sono emersi dai lavori di Commissione, dove sostanzialmente il nome della Consulta perde la parte pubblico per il verde, perché il Regolamento Comunale parla di verde generico, da, come dire, una connotazione più corretta, per quanto riguarda la partecipazione di quei comitati che non sono istituiti in forma giuridica, come le associazioni e che non hanno uno Statuto, ma hanno una coerenza di scopo, abbiamo ritenuto che anche le aree agricole potessero essere di interesse, di gestione della parte ambientale e naturalistica, abbiamo tolto delle parole, forse fin troppo specifiche, nei compiti, quelle del rumore e di elettrosmog, intendendo temi quali inquinamento di aria, acqua, suolo e acustico, più general generici e appunto, quella parte di …, relativa alla costituzione di queste due aree della Consulta, in due aree tematiche, ambiente e verde, lasciando, appunto, libertà regolamentare, come abbiamo fatto per la Consulta della mobilità ciclabile, di istituire, eventualmente, all'interno della Consulta tavoli, Commissioni, o, come dire, elementi strutturanti della Consulta stessa, per migliorare i lavori della Consulta stessa. Quindi invito tutti i presenti a votare a favore dell'istituzione della Consulta, non per, come dire, bene nostro, ma bene di tutti i cittadini residenti e non della nostra città, grazie. MENSIO Federico Nell'ultima Commissione che abbiamo svolto, avevamo chiesto un parere alle associazioni, che è arrivato puntualmente, dove c'era una divisione un po' non netta, ma comunque una divisione sui temi che abbiamo discusso e che ho sentito anche dagli altri Consiglieri. Nelle altre città, prendo il caso di Bari, uno che mi viene in mente, c'è la Consulta per l'ambiente, non per il verde, per un caso, non perché, è la prima che mi è venuta in mente e quindi l'analogia con quella di Torino, è abbastanza ben identificata, ricordo anche che la Commissione che ho l'onore di presiedere è, "Ecologia e Ambiente, Verde", non "verde", quindi, se i lavori del Consiglio si possono svolgere su ambiente verde, non vedo perché una Consulta non possa svolgersi sull'ambiente e il verde. Mi piace ricordarlo, l'ho già ricordato alle altre associazioni, quando parliamo di verde, parliamo di uno degli aspetti ambientali, non parliamo di tutti gli aspetti ambientali. Se ci limitiamo a parlare del verde ci dimenticheremo dell'aria, ci dimenticheremo del problema dell'acqua, ci dimenticheremo del problema del suolo, che non è il consumo di suolo, è proprio il suolo, ci dimenticheremo degli animali selvatici che non sono dentro alla Consulta animalista, ci dimenticheremo di tutta una serie di aspetti che, come ho ricordato prima, stanno all'interno di un ecosistema, perché se noi avessimo fatto, perché poi la proposta è giunta, la Consulta per i rifiuti, la Consulta per l'acqua, la Consulta per il verde, la Consulta per gli animali selvatici, avremmo avuto cinque Consulte che dovevano parlare con noi, invece che parlare tra di loro, non è nostra intenzione rinchiudere in un recinto chicchessia, anzi, speriamo che da quel recinto, come ho detto prima, sia ex ante, no ex post e che la Consulta stessa, tramite i suoi rappresentanti, che c'è un Presidente, un Vice Presidente, possano portare anche della progettualità all'interno del Comune, perché questo è previsto all'interno della Costituzione della Consulta, come è previsto per la Consulta della mobilità, nella stessa forma, quindi ragionare l'ambiente come a singoli comparti, per la mia esperienza personale, ridurrebbe moltissimo la funzionalità della Consulta stessa, perché quando andremo a toccare il verde non ci saremmo preoccupati di altri aspetti e avremo più problemi che non altro. Io mi auguro che le associazioni questo l'abbiano capito, l'abbiano compreso, che possano lavorare tranquillamente insieme, all'interno delle stesse associazioni, ho fatto questo esempio, il Consigliere Lavolta citava Pro Natura, all'interno di Pro Natura c'è chi si occupa di verde, c'è chi si occupa di rifiuti, c'è chi si occupa di paesaggio, non vedo perché l'esperienza, che non credo negativa, di Pro Natura, conoscendo delle persone, pur non essendo mai stato membro di Pro Natura, all'interno della stessa associazione non possa essere ribadita e avere un riflesso positivo all'interno della Consulta, d'altro canto, alcuni emendamenti sono nati proprio dalla discussione con le associazioni. |