Interventi |
ROSSO Roberto L'ultima elezione amministrativa per la guida del Comune di Torino ha avuto tanti temi: dalle varianti urbanistiche alla difesa al piccolo commercio a tante altre cose, ma ce n'è stata una che ha dominato in assoluto la scena e che ha fatto sì che oggi ci sia a guidare la città non più Fassino, ma la Sindaca Appendino con la sua Giunta, la sua Maggioranza; questa questione era quella della sicurezza e dell'immigrazione. Molti si aspettavano che il terreno paludoso, in cui scendi dalla clandestinità di questa città, sia quello ufficiale, sia quella paraclandestino dei permessi di soggiorno che questo Governo, incoscientemente, dà a tanti e che vengono attribuiti come necessari di visto umanitario e che questa situazione venisse in qualche modo migliorata e in questo senso andava anche la protesta che le periferie muovevano all'Amministrazione precedente. C'erano tre punti purulenti nella vita di questa città: uno erano i campi rom, con i fumi che ne originano; l'altro era l'ex Moi; il terzo era il suk, che oggi voi avete battezzato 'Barattolo'. Queste tre cose noi del Centro Destra - in maniera differenziata perché non eravamo tutti insieme - avevamo proposto di risolvere in un modo semplice, molto semplice: quello dello sbaraccamento in base alla legge, e non è una legge violenta, è una legge che dice che si devono applicare agli stranieri le regole che si applicano agli italiani. Queste cose le aveva dette in finale di campagna elettorale persino Fassino, che mai in quei 15 anni suoi e di Chiamparino, aveva detto qualcosa in quel senso e l'aveva detto la Sindaca Appendino. Mi sembra, almeno questa è la mia impressione, che tanto per quanto riguarda i campi rom, quanto riguarda l'ex Moi, quanto riguarda il suk la soluzione della Giunta dei 5 Stelle sia quella di dire che si venga a legalizzare ciò che il PD consentiva nell'illegalità Queste soluzioni però non mi sembrano vadano in porto. Mi sembra cioè che dall'ex Moi ai campi rom al 'Barattolo', per usare il vostro termine, tutto si stia verificando tranne che la legalità nel campo di quella che fino ad ieri era illegalità, quindi sembra che sia una sorta di coperta pudica che voi stendete sugli sbagli precedenti, ma che continuate a fare nell'oggi. Ora, io mi chiedo se non sia il caso - partendo da un punto per l'uno, cioè quello del suk, quello del 'Barattolo' - di considerare se davvero..., l'Assessore Giusta prima ha detto: "È una risposta che tutte le città si danno ad un problema di povertà e di emergenza sociale", davvero noi crediamo che questa sia la soluzione? Quella di consentire chiamandolo legale e irregolare una vendita che è irregolare e illegale sia la soluzione per la città di Torino? Non pensate anche alla luce di quello che è successo ieri si debba cominciare a considerare la possibilità di chiudere questa piaga, di sanare questa purulenza? Ecco, io mi domanderei se al vostro posto non ci sia quest'opportunità, quella di riconsiderare le vostre scelte, non soltanto quella di legalizzare ciò che il PD consentiva nell'illegalità, ma di cominciare anche a pensare a suturare le ferite che si sono prodotte nel tessuto sociale di questa nostra società. Io penso che questo, Assessore Giusta, pur avendo ascoltato il suo discorso buonista - lo ha definito Lo Russo- dovreste cominciare a considerare, cioè se sia davvero possibile - vale anche per i campi rom, per il nuovo regolamento - mettere una coperta su questa piaga purulenta o se queste coperte renderanno ancora più purulente la piaga. Io mi auguro che ci sia coerenza, vedo che è arriva in Sala, e la ringrazio, la Sindaca Appendino. Credo che ci sia l'opportunità di riconsiderare questa posizione, cioè se non sia una soluzione di sinistra, come quella che voi cercate di dare, in tutti e tre i casi (campi rom, ex Moi e suk) ammodernata a quella più adeguata per affrontare la situazione. Io penso che così come spesso il Movimento 5 Stelle ondeggia tra la destra e la sinistra, in modo anche intelligente, devo dire non ci possa essere da parte vostra la considerazione di applicare la legge per quello che è, non differenziata per gli uni o per gli altri, ma in modo... Siete spesso legalisti, siete spesso rigorosi nell'applicazione della legge nei confronti dei colletti bianchi, lo siate anche nei confronti delle camice nere, grazie. |