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MENSIO Federico Grazie, Presidente. Ma, abbiamo votato l'utilizzo delle riserve straordinarie, sì è vero, perché ce le siamo trovate dal Bilancio precedente, è vero, le abbiamo votate, ma chi le aveva messe in Bilancio non siamo stati noi. È 100% pubblica e il 10% di CIDIU Spa dove lo mettiamo? Ah, anche quella è pubblica, però dentro c'è IREN. L'utilizzo degli utili il 20%, io aspetto ancora una risposta in forza di quella norma legge, non c'è, c'è una convenzione tra soci. Chi controlla gli altri soci? Chi controlla il Comune di Torino se quel 20% utilizzato, e leggo dal patto: "La promozione di attività di tutela ambientale con particolare riferimento a risorse idriche". Chi controlla? Perché questi utili, vale la pena ricordarlo, perché qua si fanno tante parole, poi quando si scende nello specifico ci si dimentica, beh, quegli utili lì finiscono nel Titolo III del Bilancio degli enti locali, cioè nelle entrate extra tributarie, in fondi non vincolati da nessuno, se non da una volontà politica. Ma chi controlla gli altri soci se questa cosa la fanno? Siamo sicuri che tutti i 290 e rotti Comuni hanno effettuato questo 20% di utilizzo degli utili affini come dice il patto? Qualche dubbio sovviene e poi anche non lo avessero fatto in forza di cosa o con quale strumento il Comune di Torino o un altro Comune può andare a dire ad un altro Comune:"Tu non lo hai fatto, esci dal patto" o dire: "metti le quote", quali sono gli strumenti coercitivi? Fatta la legge, trovato l'inganno direbbe qualcuno. Nel 2012 una delibera di iniziativa popolare fu presentata a questo Consiglio, non differisce molto dalla delibera che stiamo andando a discutere e che voteremo oggi, non differisce molto, sapete cosa differisce? Il parere delle Circoscrizioni, nel 2012 8 Circoscrizioni su 10 diedero parere favorevole a quella delibera che non differisce molto; quella nel 2012 delle Circoscrizioni non era in mano del Movimento 5 Stelle, c'era un Consigliere del Movimento 5 Stelle in ogni Circoscrizione, era in mano il 90% al PD, l'80%, solo 2 Circoscrizioni non diedero neanche parere, la Circoscrizione 4 e la Circoscrizione 1. Poi quel provvedimento fu stravolto e allora uno si domanda cosa è cambiato dal 2012 ad oggi dove le Circoscrizioni hanno dato tutte parere negativo? Lo dico io, la forza politica al governo della città e allora io posso leggere solo una cosa, che quella negazione di parere, che quel parere negativo, contrario alla delibera di oggi che non differisce molto da quella del 2012, è semplicemente un atto politico, perché è cambiato il governo della città. Chi diceva che noi abbiamo preso i voti, il voto è stato un voto referendario oltre un milione di persone in provincia di Torino con oltre 95% si è espresso per il sì a quel referendum. E dò ragione alla Consigliera Artesio se stiamo a guardare la forma societaria, io guardo all'Italia, l'Italia era il gioiello, era una società pubblica che era perfetta, come è finita? Com'è finita quella società pubblica trasformata poi in privata? Anche AM nel '97 era un gioiello, una municipalizzata, che fine ha fatto oggi AM? 20 anni dopo AM dov'è finita? Lo sappiamo dov'è finita. E chi ci dice che domani, perché noi quello che facciamo oggi, colleghi e Presidente, non è per farlo adesso, è per farlo per il futuro perché noi non sappiamo che cosa succederà tra 5, 10 o 15 anni; oggi sappiamo dove vogliamo andare, tra 10 anni probabilmente, tra 5, non lo so, non ci saremo più noi come forza di governo, magari ce ne sarà un'altra, ma chi ci dice che quella forza di governo non attuerà lo stesso processo utilizzando proprio la forza dello Statuto per trasformare la Società da pubblica, come dicono che è, a privata. Non ce lo dice nessuno. Allora, il giorno che io vedrò CIDIU fuori dalla compagine societaria di SMAT dirò che quella Società è interamente pubblica; il giorno che il 100% degli utili non sarà distribuito, ma utilizzato da SMAT per gli interventi anche in forma di spa potrò dire che è pubblica. Io capisco che quel 20% di utili per tutti i Comuni, compreso Torino, sia necessario e fondamentale perché è ovvio che una situazione di carenza di risorse in cui neanche lo Stato riesce a garantire agli enti locali delle risorse per le scuole, per le strade, per il verde, quegli utili fanno comodo a tutti e fa gioco forza dire: "Beh, rimettiamo a posto la strada perché sotto ci sono le infrastrutture che servono alle risorse idriche", beh, gioco forza, con quel 20% ci rifacciamo le strade perché proteggono le risorse idriche. Io sono convinto che il processo non sarà né facile, né veloce, né semplice, ma va fatto, va fatto fin da oggi; poteva essere fatto nel 2012, non è stato fatto e quindi andiamo avanti. Andiamo avanti guardando al futuro, guardando al futuro di una Società che avrà il 100% di capitale pubblico in cui gli utili saranno utilizzati solo dalla Società. A tante domande non so rispondere neanche io ed è per questo che abbiamo chiesto di verificare tutte le possibilità di convertire la Società Spa in una Società Consortile. È stato detto anche che Torino perderebbe il controllo di SMAT passando a Consortile, beh, qui ci vogliono le cassandre, cassandre che in questi giorni sui giornali hanno detto che Torino era, come dire, al tracollo non solo finanziario, ma generale, dando eco su tutti gli organi di stampa, che in questo momento però non vedo in sala, perché quando si discute di cose importanti evidentemente fa più comodo sentire le cassandre che non le persone che ci sono qua. Non c'è la stampa, non vedo i giornalisti della Rai che c'erano prima, io ringrazio assolutamente le persone che sono in Aula che riporteranno; ma gli organi di stampa: la Repubblica, i giornalisti della Rai con la telecamera non ci sono. Certo, fa comodo, ripeto, fare le cassandre e allora chi l'ha detto che il governo di SMAT o meglio le quote di SMAT non saranno uguali prima, mettendo, come dire, all'onor del mondo il fatto che se viene trasformata da S.p.A., in società consortile il Comune perderà il suo peso, mi dite sulle basi di cosa? Possiamo tenere la stessa identica percentuale, questo ci è confermato anche da altre trasformazioni. A nome del gruppo, ovviamente, non possiamo dire che voteremo se non a favore di questa delibera e mi auguro che la Giunta se non nella figura della Sindaca, del Vicesindaco o dell'Assessore ai rapporti col Consiglio voglia esprimere il suo pensiero che vi assicuro non differisce dal nostro, grazie. |