Interventi |
LEON Francesca Paola (Assessore) Presidente e Consiglieri, rispondo all'interpellanza del Consigliere Ricca. Dopo aver raccolto, sulla base delle indicazioni trasmesse dalla Fondazione Torino Musei, sul primo punto si è confermato il contenuto della lettera inviata ai dipendenti della Fondazione Torino Musei per il servizio di predisposizione modello 730, la fondazione ha ritenuto corretto informare il proprio personale, nell'esclusivo interesse dello stesso, dell'offerta formulata dal proprio consulente del lavoro, l'offerta consisteva in un servizio fiscale, la predisposizione del modello 730 prezzi agevolati. Operativamente, al fine di far conoscere ai dipendenti l'offerta a loro rivolta, l'ufficio personale ha comunicato, tramite l'invio di una e-mail ai referenti del personale delle sedi museali, tale opportunità. Il servizio attivabile solo su libera adesione del dipendente all'offerta del professionista è fornita a pagamento a prezzi agevolati in quanto, come noto, non si tratta di un servizio che l'azienda è tenuta a prestare. Al fine di agevolare i dipendenti che hanno deciso di aderire all'offerta, in un'ottica di conciliazione vita - lavoro, sono state individuate due giornate e sono stati messi a disposizione i locali dell'azienda esclusivamente per la raccolta e la riconsegna della documentazione. L'elaborazione delle pratiche, ovviamente, è avvenuta presso lo studio professionale. Se è regolare che si tratti dello stesso studio commercialista che ha in essere un rapporto di consulenza con la Fondazione Torino Musei, la cui materia, però, non è certo la predisposizione a pagamento delle dichiarazioni dei redditi dei dipendenti, è valutazione della fondazione, non sussistendo alcun interesse diretto dell'azienda nel servizio offerto ai propri dipendenti, non esiste alcun conflitto di interessi, si precisa, in ogni caso, che lo studio di consulenza in oggetto è specializzato anche nella predisposizione delle dichiarazioni dei redditi. Se è regolare che gli appuntamenti vengano gestiti dall'ufficio personale della fondazione, che vengano messi a disposizione dei locali della fondazione stessa per fare le pratiche, nell'interesse dei propri dipendenti, la fondazione ha comunicato al professionista il numero degli aderenti, indicando due mezze giornate per il ritiro della documentazione dei dipendenti e una mezza giornata per la riconsegna agli stessi. Come già sopra precisato, le pratiche sono state elaborate presso lo studio del professionista e non presso i locali della fondazione. Se non si ritiene opportuno, anche alla luce delle numerose interpellanze presentate dall'allora Consigliera dell'opposizione Chiara Appendino, che ne denunciassero la gestione a dir poco opaca, chiede le dimissioni del Segretario Generale, così concludono sempre, in generale, tutte le interpellanze del Consigliere Ricca. Perché l'intenzione della fondazione era di offrire un servizio ai dipendenti, pur avendo manifestato dubbi personali alla fondazione, circa la modalità di scelta del professionista, seppure a domande individuali del singolo dipendente, richiedendo …, ho richiesto, nel futuro, di provvedere ad una diversa modalità di individuazione del professionista, non credo si ravvisino gli estremi per richiedere le dimissioni, semplicemente si vuole offrire un servizio ai dipendenti, magari bisogna seguire delle procedure più trasparenti nella scelta di chi esegue il servizio. |