Interventi |
LO RUSSO Stefano L'emendamento 25 quater fa invece riferimento al medesimo punto della delibera ma punta ad espungere dall'elenco delle dismissioni la Sagat S.p.A.. Abbiamo già avuto modo di elencare, in sede di discussione generale, le ragioni per cui riteniamo sbagliata l'operazione nelle condizioni attuali della dismissione di Sagat, le provo a riassumere: la prima riguarda il fatto che la dismissione avviene di una società che produce utili e produce quindi conseguentemente un dividendo che contribuisce, annualmente, alla competenza di chiusura del nostro bilancio e per certi versi avendo noi esigenza continua di entrate certe crediamo, davvero, sia un errore dismettere questa società. Il secondo elemento è che abbiamo una concessione aeroportuale che ha un intestatario che è la Città di Torino, ecco, e avremo, a valle dell'operazione che state portando avanti, un gestore dell'aeroporto in cui la Città di Torino manco ci mette piede. Il terzo elemento che quello più grave, è quello su cui, io ribadisco, voi non state ponendo adeguata attenzione. Noi, anzi voi, state deliberando di mettere in vendita il 10% di una società che ha un unico acquirente potenziale. Allora, io mi sono permesso di chiedere al di là degli advisor, non advisor che faranno la perizia, ma qual è il valore atteso della dismissione 10% di Sagat che ha la Città di Torino o meglio FCT che la detiene? Perché qui il problema è che state vendendo, al buio, a un privato una quota di una partecipazione strategica della Città di Torino; non sapete quanto questa quota vale perché non lo sapete, giustamente non potete saperlo e ve lo dico io, varrà quello che il privato ci dirà che ci dà, non l'advisor, il privato. Allora, voglio dire, dopo abbiamo una meravigliosa delibera sulla Smat, continuate a riempirvi la bocca di beni pubblici, beni comuni, beni pubblici, beni comuni, arrivate qua e regalate l'ultimo 10% della società Sagat S.p.A. al privato che gestisce la... regalate in termini ovviamente sostanziali, non formali, al privato che gestisce l'aeroporto. Io onestamente non comprendo alla luce della indeterminatezza dell'entrata, della certa determinazione del mancato introito annuale derivante dai dividendi, ma dall'ancora più grave situazione in cui la Città di Torino non avrà il suo rappresentante dentro la società che gestisce l'aeroporto, pur essendo titolare della concessione aeroportuale, onestamente è un'operazione che è priva di qualunque tipo di senso e sotto questo profilo ovviamente non ci vede d'accordo. |