Interventi |
MORANO Alberto Di nuovo, l'emendamento non è fine a se stesso, perché io capisco il commento dell'Amministrazione, ma la realtà dei fatti è che se il compenso non è in linea con le prassi di mercato, non avremo advisor, perché nessun soggetto accetta di lavorare gratuitamente o a sconto, rispetto a quello che è il mercato. Perché un advisor che deve scegliere fra un incarico e l'altro, avendo un numero di risorse limitato, destinerà le risorse a quell'incarico che è remunerato secondo la prassi di mercato, non a quell'incarico che gli ha dato sconto. Quindi, io non sto chiedendo nulla di particolarmente strano. Sto dicendo che l'Amministrazione deve prendere contezza che, per dare incarichi, alla fine le norme contano moltissimo, ma conta molto di più la prassi di mercato, perché sennò noi ci andiamo a trovare quella bellissima delibera che ho trovato prima, dove doveva essere remunerato sulla base di eventuali risparmi che non sarebbero mai stati realizzati in base al suo lavoro, ma in base a decisioni successive. Io vorrei evitare che, nel caso si specie, il compenso proposto all'Advisor sia fuori da quello che è la prassi del mercato delle valutazioni, del mercato degli Advisor internazionali e nazionali che operano per compensi. |