Interventi |
CANALIS Monica Sì, grazie, Vice Presidente. Sì, oggi abbiamo sentito in quest'Aula evocare la Corte dei Conti, lo facciamo anche noi con questo emendamento che cita la pronuncia della Corte dei Conti del 2016 in cui come diceva chi mi ha preceduto poco fa si specifica che l'ente locale partecipante ha un'autonomia e una discrezionalità nelle proprie scelte, anche nell'applicazione della riforma Madia. Allora, il Consigliere Lavolta, il Vice Presidente Lavolta faceva riferimento al CAAT, ma io ad esempio faccio riferimento ad un altro tipo di partecipata del nostro Comune, come gli incubatori I3P, 2i3T, scusatemi. Io non ho ravvisato reali elementi ostativi alla permanenza del Comune di Torino in questi due incubatori. Nelle tabelle che ci sono state fornite, a corredo della delibera, si ricorre al punto D dell'art. 3 della delibera, quindi si fa riferimento al fatto che nel triennio precedente la società abbia conseguito un fatturato medio non superiore ad un milione di euro. In realtà questo principio non può essere applicato per gli incubatori, di sicuro non all'incubatore del Politecnico I3P, perché andando a verificare i dati di bilancio, il fatturato e i ricavi dell'incubatore si ravvisa che invece si è superato il milione di euro; allora come l'Amministrazione ha discrezionalmente scelto di uscire dall'incubatore credo che avrebbe potuto, in maniera più lodevole, discrezionalmente scegliere di restarci senza mascherare la propria scelta con questo falso riferimento alla riforma Madia perché non sussiste quel principio di non sufficiente fatturato medio negli ultimi 3 anni. Quindi, il fare riferimento alle linee di indirizzo della Corte dei Conti ci consente di spronarvi ad una maggiore autonomia e discrezionalità di scelta, io ho fatto un esempio, quello degli incubatori, ma... |