Interventi |
TRESSO Francesco Sì, l'emendamento proposto dal Capogruppo Morano effettivamente punto il dito su un tema di assoluta importanza su cui occorre fare una riflessione molto attenta che a me impone, richiede, un atteggiamento di estrema cautela. Il vero tema non è tanto sulle dismissioni di altre partecipate - di cui anche la ritualità è molto più limitata - ma è quello veramente di capire quale sarà il futuro di partecipazione in società come Iren. È ben vero che non è quello in discussione oggi, però è giusto richiamarlo ed è questo il punto che anche a me preoccupa parecchio, cioè capire se effettivamente la cessata applicazione delle clausole statutarie non costa comportare in futuro il venir meno del controllo pubblico di Iren, perché questo davvero è un tema che invece mi preoccupa parecchio proprio per il fatto di quello che Iren stessa può rappresentare nel contesto del territorio cittadino e quindi tutti quei processi che la società governa e che io ritengo sia importante che continui a essere sotto il controllo anche dell'Amministrazione pubblica e non venga lasciato completamente in mano ai privati e mi riferisco a quello che può essere la gestione dei rifiuti, la gestione anche di tutto quello che è un aspetto legato al territorio. Io penso, per esempio, a tutti i bacini idrici, alle dighe che su questo territorio insistono, di cui peraltro ovviamente la Città di Torino non ha un controllo diretto, ma che servono a sostenere, ad alimentare tutto quello che è un sistema energetico di cui invece Torino fruisce. Quindi, io trovo che sia assolutamente corretto attenzionare su questo punto. Non ho ancora capito effettivamente quale sia la strategia che sulla Società e su Iren si vuole mettere in atto, se ci sia poi l'intenzione allo scadere dei Patti sociali di provvedere alla vendita decisamente maggiore; sicuramente questo potrebbe comportare delle entrate che possono sanare in maniera consistente quella che è la situazione debitoria e anche consentire di fare degli investimenti; però da un lato si rinuncerebbe anche a quelle che sono invece dei gettiti, dei proventi di utili che comunque hanno una loro continuità e una loro sostanza e poi soprattutto come dicevo e che io assolutamente vedo con forza anche di dover contrastare sarebbe questa idea dell'uscita del pubblico da una società che amministra dei beni invece fondamentali per quello che sono i servizi dei cittadini. |