Interventi |
FASSINO Piero Sì, grazie. Volevo riprendere il ragionamento perché siamo sempre alle solite, cioè noi vorremmo capire bene le motivazioni dei singoli atti di dismissione. Voglio essere chiaro, Assessore, noi non contestiamo una strategia di dismissione perché questo lo abbiamo fatto anche noi nella precedente Amministrazione, corrisponde ad un indirizzo che viene dall'azione del Governo; il problema è valutare le dismissioni in merito e continuiamo a pensare che ci sono alcune dismissioni che non sono motivate e non ci pare che ci siano motivazioni perché se non è una ragione fare cassa, non può essere l'unica ragione, ma c'è un provvedimento legislativo, c'è un indirizzo da parte del Governo del provvedimento Madia perché il provvedimento Madia non assolve ogni ente da una discrezionalità di valutazione su quelli che sono gli interessi specifici che si ritengono strategici a tutelare; quindi da questo punto di vista non lo capiamo per la Sagat, devo dire come ha detto il Consigliere Canalis non lo capiamo neanche per gli incubatori. Non c'è convegno, da qualche anno, in cui non si spieghi che il grande problema che ha l'Italia è quello di accrescere il contenuto di innovazione del suo sistema attraverso il sostegno a incubatori, acceleratori, ricerca, eccetera. Si è costruito insieme al Politecnico che è un Istituto universitario di eccellenza un incubatore importante, che in questi anni ha accompagnato le imprese in una strategia di innovazione. Una città che investa sulla formazione, sull'innovazione, sulla tecnologia non riduce la propria partecipazione, tra l'altro da un punto di vista finanziario assolutamente con rientri minimi; quindi non è che quel rientro lì determini chissà che cosa dal punto di vista finanziario, ma è un segnale al sistema universitario, della ricerca noi diamo un segnale, la città se ne disinteressa e se ne va, io credo che questo sia un errore. |