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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 26
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-03504
REVISIONE STRAORDINARIA DELLE PARTECIPAZIONI EX ARTICOLO 24, DECRETO LEGISLATIVO 19 AGOSTO 2016 N. 175 E S.M.I. - RICOGNIZIONE PARTECIPAZIONI POSSEDUTE.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Ma io parto proprio da quest'ultimo intervento che mi ha preceduto
del Consigliere Fornari, per fare due considerazioni, la prima è proprio... vede,
Consigliere, quello che lei dice è proprio quello che invece a me viene da contestare nel
Piano di Revisione delle Partecipate che oggi andiamo a porre in votazione, è proprio
con questa mentalità del faccio il compitino, cioè dell'adempimento che io contesto,
perché insomma non è che lo dica il Testo Unico della Revisione, che ci dica cosa
considerare strategico, non è che un servizio essenziale è solamente garantire il
trasporto pubblico, c'è bisogno anche di prospettiva, che è quella che continua a
mancare, ma proprio in maniera pesante, da parte di questa Amministrazione. Cioè, lei
ci dice: "Ma in fondo noi abbiamo fatto un po' il compitino, le legge ci dice che
dobbiamo comportarci così, facciamo l'adempimento, facciamo un po' di pulizia",
menomale, almeno ci siamo tolti un po' di cose, peraltro abbiamo anche... e via di
nuovo partiamo con il refrain di poter mettere mano ai conti che sono gravemente in
sofferenza e va bene, i conti sono in sofferenza, però adesso dopo un anno e rotti con i 4
anni davanti diteci quali sono le..., ma ditecelo anche in maniera concreta, cioè con dei
dati, come vogliamo porre mano a questi conti perché io francamente da questa delibera
non capisco quali siano poi le potenziali entrate, perché non è stata fatta una valutazione
di scout, non si è capito quali siano in prospettiva. Il fatto di razionalizzare delle quote
di partecipazione lei ha citato il CAAT, io riprendo alcune considerazioni fatte testé in
risposta a quello che era in discussione a quella che era la mia interpellanza, è ovvio che
comunque vediamo se daremo il 20, se daremo il 5 o se daremo il 60, ma allora è ovvio
che se vuoi avere un valore sul mercato e l'acquirente ti chiederà: "Ma io entro in quella
quota azionaria, se posso poi avere una quota di maggioranza", ma non lo dico io, sa chi
lo dice? Le leggo di nuovo, sempre nel post della Sindaca Appendino del 2012, parole
di Appendino, Chiara Appendino oggi grande assente: "Altrettanto significativo
sembrerebbe essere per questa Giunta perdere le quote di minoranza delle proprie
aziende, tanto almeno così si vuol dire mantenendo il 51% la città continua a essere
socio di maggioranza e ad esercitare un ruolo strategico delle decisioni e nella
operatività aziendale - questo qualora uno volesse mantenerla - credere che sia solo un
modo per rendere politicamente più dolce la vendita. Nessun socio privato entra in
un'azienda senza poter decidere le regole del gioco e avere il controllo effettivo della
stessa, non fa beneficenza e non accetterebbe mai un ruolo troppo limitato da paletti
definiti dal socio pubblico. Sfatiamo questo mito". Ecco sfatiamolo, cioè non è che non
ci sia dietro un disegno un pochino più concreto, oggi ti faccio mettere il piedino e poi
dopo intanto vediamo e ho già definito che intanto ti darò la maggioranza. Ma è chiaro.
Allora realtà come TNE, come CAAT, come Environment Park, ma non hanno un
valore per il patrimonio immobiliare che rivestono. Le risorse a suo tempo individuate
erano sulla progettualità che potevano costituire, su tutto un indotto che potevano
realizzare, sulla capacità di sviluppo della città, sui posti di lavoro che creavano, sulla
capacità di innovazione che queste potevano fornire. Se oggi queste, per fare il
compitino che la Madia ci chiede, noi: "Ah, scusate, abbiamo razionalizzato, il
pulviscolo lo abbiamo tolto, le partecipazioni polvere e allora ci sfiliamo e con questo è
veramente lo svuotamento del valore pubblico. Questo si concettualizza, lo
svuotamento, il pubblico si leva da questi che sono i progetti, non rientra più tra gli
attori; poi si faranno le convenzioni, si farà quello che si vuole, ma io non sono più
l'attore che partecipa, che siedo a quel tavolo e che posso dire quello che la Città ritiene,
che sia la gestione di un aeroporto in cui magari le compagnie aeree possono decidere o
meno ed io potrò decidere anche, e a fare le mie valutazioni come Città, che sia un polo
che parla di capacità, di tecnologia e di innovazione. Poi mi si dirà: "Va bene, ma in
fondo l'articolo 20 del Testo Unico ci vincola anche a quelli che sono i fatturati e quindi
noi abbiamo comunque dei paletti, vede, facciamo di nuovo il compitino". Ma anche
qui, ma un pochino più di capacità di elaborare queste possibilità, di metterci un
pochino di inventiva. Ma perché non pensare a un progetto di incorporazione per
esempio di soggetti eterogenei con un soggetto unico che li gestisca pro quota, per
esempio sul polo di innovazione? Abbiamo due incubatori, uno dell'Università e uno
del Politecnico di Torino che in questi anni hanno prodotto numeri comunque
interessanti per una città che punta all'innovazione, per una città che ha 120 mila
studenti, che vuole essere un Polo Universitario di riferimento, ma se ci manca la
proattività su questo anello che congiunge quello che è il mondo universitario col
mondo delle imprese e io non sto a sciorinarle tutti i dati delle imprese che sono state
incubate in questi anni dagli incubatori, comunque le dico solo che nel quinquennio
recente dal 2011 al 2016 anche solo il numero degli addetti è stato più che triplicato
sugli addetti delle imprese che sono state oggetto di incubazione da parte di questi
incubatori. Allora, ma perché non fare un progetto di questo genere? Ma guardate che lo
hanno fatto molti Comuni, tra l'altro Comuni amministrati anche dalla vostra stessa
compagine politica, Venaria tanto per dire ha fatto dei progetti di questo genere. Ma qui
proprio di nuovo manca la volontà di una visione prospettico, va fatto il compitino,
questo è quello che lei ci sta dicendo, facciamo i compiti siamo tanto bravini. Io credo
che la città, ma non solo quelli che abbiamo votato, ma anche gli altri, voi oggi
rappresenta tutta la città, siete in maggioranza, potete disporre, si aspetta quel lavorino
un po' in più, quella visione un pochino più prospettica, quel tantino in più di capacità
elaborativa, peraltro ribadisco oggi la nostra difficoltà è ancora andare a votare
comunque la delibera che non entra nel merito, perché dà delle indicazioni, in alcuni
casi declinazioni, in altri casi di ridimensionamento, ma senza chiarirci quali siano le
prospettive, parlo del CAAT, parlo di altre realtà come quelle che abbiamo nominato
precedentemente. Quindi ancora una volta io ribadisco grande difficoltà ad individuare
quelle che sono delle strategie e peraltro, appunto, come giustamente citava anche il
Capogruppo Napoli alla luce anche poi di altre realtà che hanno delle criticità ben
maggiori che invece rivestono un carattere di essenzialità per il servizio pubblico di cui
ancora oggi non abbiamo notizia di quella che sia la pianificazione nonostante ci siano
bilanci non approvati e quant'altro, e ancora a monte rammento veramente questa logica
dell'aver fatto il compitino, ma di avere deluso chi si aspettava da voi un'idea di
prospettiva.

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