Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Articoli di giornale, la Appendino dichiara al giornale, mi sembra che più che discutere di una delibera stiamo parlando di discutere le interviste o le dichiarazioni rilasciate. Allora, parliamo delle interviste e delle dichiarazioni 2012/2013 quando si parlava di Torino all'asta, quando si dismetteva il 49% di AMIAT, l'80% di TRM, quelli sì servizi essenziali; oggi veniamo attaccati perché con una delibera che cerca di attuare una legge fatta dal vostro ministro Madia di liberazione delle partecipate non necessarie, ci attaccate che SAGAT no, non va venduta, il 10% SAGAT ed io voglio leggervi quello che a febbraio diceva la Corte dei Conti perché possiamo parlare di quello che vogliamo, leggiamo quello che dice la Corte dei Conti, la Corte dei Conti ci chiede di non vendere ciò che non è servizio indispensabile. L'indispensabilità richiede una seria analisi in presenza di partecipazioni cosiddette polvere. Simili partecipazioni non consentendo un controllo sulla partecipata da parte del socio pubblico non sembrerebbero coerenti con una valutazione di strategicità della partecipazione riducendosi al rango di mero investimento in capitale di rischio. Mero investimento di capitale di rischio, questa non è la borsa di Milano, noi non dobbiamo investire per guadagnare soldi, noi dobbiamo fornire servizi e far stare in piedi la città. Infatti, al di fuori dei servizi essenziali la Corte dei Conti prosegue, questa è 24 gennaio 2017: "fuori da tali casi peraltro queste partecipazioni non possono giustificarsi - non possono giustificarsi - neppure nell'ottica della canalizzazione delle risorse pubbliche. A tal fine infatti la detenzione di "partecipazioni polvere" non è né necessaria, né utile", quindi di cosa stiamo discutendo? Di partecipazioni in servizi non essenziali, non indispensabili? Stiamo discutendo della vendita completa di AMIAT? Stiamo discutendo...? No, non stiamo discutendo di questo e oltretutto perché ci troviamo in questa situazione? Non è solo perché lo dice la Madia, è anche perché a giugno, sempre la Corte dei Conti: "l'esistenza al 31 dicembre 2015 -2015 - di un risultato di amministrazione positivo meramente contabile in presenza di un fondo cassa pari a zero che dopo l'applicazione di vincoli e accantonamenti diventa negativo per euro 306.763.231,77", oltre 300 milioni di euro in negativo, è meramente contabile. Il verificarsi nell'esercizio finanzario 2015 definisce parametri di deficitarietà strutturale, strutturale, non dovuta invece a dover pagare, proprio è una struttura, non è una questione di "ah, non siamo riusciti a vendere quindi introiti straordinari", strutturale in conto corrente, infatti parla di un indebitamento di oltre 150% rispetto alle entrate correnti ed è per questo che nei prossimi giorni, nel rispondere alla Corte dei Conti che chiedeva entro il 30 settembre di avere un piano di rientro, cercheremo di rimettere in sesto questo Bilancio che dal punto di vista strutturale è fuori di 80 milioni, non lo diciamo noi, lo dice la Corte dei Conti, è inutile raccontare una città perfetta, che il debito sarà sceso, bah, non mi sembra, mi sembra che sia stato nascosto il debito perché se a questo aggiungiamo anche le delibere che abbiamo dovuto approvare nelle settimane scorse per rientrare di pagamenti dei mutui di GTT e di Infra.To, delle carrozze della Linea 4 comprate in occasione delle Olimpiadi mai pagate e poi ci lamentiamo: "Ma a GTT cosa volete fare, l'avete distrutta". Ma se a GTT non la pagavate, se a GTT avete chiesto di fare investimenti, le avete promesso soldi, ma poi silenzio; quando c'era da pagare:"Ah, no, vabbè, fa niente, vedremo, non era obbligatorio il pagamento, ma solo un'opportunità". Ma di cosa parliamo? Volevate venderla, nel 2013 la GTT la volevate vendere, era all'asta, il motivo per cui è nato Infra.To per togliere dalla GTT tutto ciò che erano i binari, la Metro e poi poter svendere al privato, privatizzare una città. Per questo non possiamo continuare a sentirci prendere in giro quando stiamo cercando di agire per il benessere dei cittadini. Grazie. |