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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 26
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-03504
REVISIONE STRAORDINARIA DELLE PARTECIPAZIONI EX ARTICOLO 24, DECRETO LEGISLATIVO 19 AGOSTO 2016 N. 175 E S.M.I. - RICOGNIZIONE PARTECIPAZIONI POSSEDUTE.
Interventi
CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Articoli di giornale, la Appendino dichiara al giornale, mi sembra
che più che discutere di una delibera stiamo parlando di discutere le interviste o le
dichiarazioni rilasciate. Allora, parliamo delle interviste e delle dichiarazioni 2012/2013
quando si parlava di Torino all'asta, quando si dismetteva il 49% di AMIAT, l'80% di
TRM, quelli sì servizi essenziali; oggi veniamo attaccati perché con una delibera che
cerca di attuare una legge fatta dal vostro ministro Madia di liberazione delle partecipate
non necessarie, ci attaccate che SAGAT no, non va venduta, il 10% SAGAT ed io
voglio leggervi quello che a febbraio diceva la Corte dei Conti perché possiamo parlare
di quello che vogliamo, leggiamo quello che dice la Corte dei Conti, la Corte dei Conti
ci chiede di non vendere ciò che non è servizio indispensabile. L'indispensabilità
richiede una seria analisi in presenza di partecipazioni cosiddette polvere. Simili
partecipazioni non consentendo un controllo sulla partecipata da parte del socio
pubblico non sembrerebbero coerenti con una valutazione di strategicità della
partecipazione riducendosi al rango di mero investimento in capitale di rischio. Mero
investimento di capitale di rischio, questa non è la borsa di Milano, noi non dobbiamo
investire per guadagnare soldi, noi dobbiamo fornire servizi e far stare in piedi la città.
Infatti, al di fuori dei servizi essenziali la Corte dei Conti prosegue, questa è 24 gennaio
2017: "fuori da tali casi peraltro queste partecipazioni non possono giustificarsi - non
possono giustificarsi - neppure nell'ottica della canalizzazione delle risorse pubbliche.
A tal fine infatti la detenzione di "partecipazioni polvere" non è né necessaria, né utile",
quindi di cosa stiamo discutendo? Di partecipazioni in servizi non essenziali, non
indispensabili? Stiamo discutendo della vendita completa di AMIAT? Stiamo
discutendo...? No, non stiamo discutendo di questo e oltretutto perché ci troviamo in
questa situazione? Non è solo perché lo dice la Madia, è anche perché a giugno, sempre
la Corte dei Conti: "l'esistenza al 31 dicembre 2015 -2015 - di un risultato di
amministrazione positivo meramente contabile in presenza di un fondo cassa pari a zero
che dopo l'applicazione di vincoli e accantonamenti diventa negativo per euro
306.763.231,77", oltre 300 milioni di euro in negativo, è meramente contabile. Il
verificarsi nell'esercizio finanzario 2015 definisce parametri di deficitarietà strutturale,
strutturale, non dovuta invece a dover pagare, proprio è una struttura, non è una
questione di "ah, non siamo riusciti a vendere quindi introiti straordinari", strutturale in
conto corrente, infatti parla di un indebitamento di oltre 150% rispetto alle entrate
correnti ed è per questo che nei prossimi giorni, nel rispondere alla Corte dei Conti che
chiedeva entro il 30 settembre di avere un piano di rientro, cercheremo di rimettere in
sesto questo Bilancio che dal punto di vista strutturale è fuori di 80 milioni, non lo
diciamo noi, lo dice la Corte dei Conti, è inutile raccontare una città perfetta, che il
debito sarà sceso, bah, non mi sembra, mi sembra che sia stato nascosto il debito perché
se a questo aggiungiamo anche le delibere che abbiamo dovuto approvare nelle
settimane scorse per rientrare di pagamenti dei mutui di GTT e di Infra.To, delle
carrozze della Linea 4 comprate in occasione delle Olimpiadi mai pagate e poi ci
lamentiamo: "Ma a GTT cosa volete fare, l'avete distrutta". Ma se a GTT non la
pagavate, se a GTT avete chiesto di fare investimenti, le avete promesso soldi, ma poi
silenzio; quando c'era da pagare:"Ah, no, vabbè, fa niente, vedremo, non era
obbligatorio il pagamento, ma solo un'opportunità". Ma di cosa parliamo? Volevate
venderla, nel 2013 la GTT la volevate vendere, era all'asta, il motivo per cui è nato
Infra.To per togliere dalla GTT tutto ciò che erano i binari, la Metro e poi poter
svendere al privato, privatizzare una città. Per questo non possiamo continuare a sentirci
prendere in giro quando stiamo cercando di agire per il benessere dei cittadini. Grazie.

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