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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Settembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2017-03394
"TUTELA DEI LAVORATORI E QUALIT? DEL SERVIZIO PRESSO ISTITUTO CARLO ALBERTO" PRESENTATA IN DATA 28 AGOSTO 2017 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
IMBESI Serena (Vicepresidente)
Passo alla 03394 presentata dalla Capogruppo Artesio e dalla Consigliera Tisi:

"Tutela dei lavoratori e qualità del servizio presso Istituto Carlo Alberto"

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Prego, Assessore Sacco.

SACCO Alberto (Assessore)
Buongiorno a tutti. Buongiorno, Consigliere Tisi e Artesio. Allora, stiamo continuando,
come abbiamo detto l'altra settimana, a monitorare la situazione della Carlo Alberto. Gli
step successivi sono stati avere incontrato, lunedì scorso, il Responsabile della
Cooperativa Quadrifoglio, nello specifico il Responsabile del Personale, il Responsabile
delle Relazioni, l'Amministratore, aver poi incontrato i Sindacati di Base e avere
incontrato venerdì i responsabili della KCS che sono venuti da Bergamo e hanno
incontrato me e l'Assessore Schellino. La Cooperativa Quadrifoglio lunedì scorso ci ha
detto che stava terminando i colloqui, stava facendo un'analisi delle varie posizioni; non
ci ha detto, ovviamente, non ci ha comunicato numeri definitivi sulle persone che vuole
mantenere in servizio, ci ha fatto a grandi linee un piano, ci ha espresso a grandi linee le
idee sulla situazione che si è venuta a trovare. Dopo quel passaggio lì, i Sindacati di
base ovviamente anche loro ci hanno spiegato il loro punto di vista, i Sindacati per così
dire confederali ci hanno mandato un parere legale molto approfondito, che abbiamo
girato all'Avvocatura, dove andavano a spiegare le ragioni secondo cui era automatico
per la Quadrifoglio dover assumere gli altri dipendenti, i vecchi dipendenti della KCS.
L'ultima cosa di cui vi devo ancora informare è che pochi giorni fa è stata attivata la
procedura amministrativa di conciliazione per dichiarazione stato di agitazione delle
lavoratrici da Cgil Cisl e Uil, al Prefetto, quindi ci sarà, suppongo entro venerdì,
l'incontro con il Prefetto per il tavolo di crisi. Ancora stamattina, anzi in realtà ancora
cinque minuti fa ho chiesto alla mia assistente di contattare l'ufficio qua di fianco per
sapere se era stato fissato l'incontro dal Prefetto; non era ancora stato fissato, suppongo
che a breve ci verrà fissato l'incontro, sicuramente entro questa settimana.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Di fronte alle splendide sicurezze che l'Assessore Sacco, congiuntamente all'Assessore
Schellino ci hanno distribuito 15 giorni fa, la comunicazione dell'Assessore è
sicuramente preoccupante, specialmente se le congiungiamo con le notizie che
informalmente acquisiamo sulla stessa materia. 15 giorni fa l'Assessore in sede di
comunicazioni urgenti ci aveva riferito di un incontro che si sarebbe dovuto tenere il 14,
non il 14, il 18, poco male. Il problema è che a quell'incontro si riteneva di poter
sciogliere tutte le perplessità e tutte le preoccupazioni derivanti da una procedura voluta
da questa Amministrazione Comunale, che è quella della concessione patrimoniale, che
ha in questo modo indebolito la possibilità del Comune di monitorare ed intervenire in
ordine, e alla qualità del servizio e alla tutela dei lavoratori assegnati a una struttura che
ricordiamo è socio-sanitaria per persone non autosufficienti. Però ci è stato detto:
"Nessuna preoccupazione, vigilano sull'andamento della vicenda il Presidente della III
Commissione, la Presidentessa della IV Commissione". Infatti in questo nuovo mondo
non servono le rappresentanze sindacali, forse solo quelle di base, non serve il ruolo
degli altri Consiglieri, serve la splendida certezza dell'Amministrazione Comunale e
della sua Maggioranza. Bene. Arriviamo al 25 settembre, in un contesto nel quale le
persone che non sono state chiamate al colloquio, dopo aver dovuto ripresentare il
curriculum, sono circa 30, fonti ufficiose, non soltanto concentrate nella figura di
Operatori Socio Sanitari, ma anche di persone adibite alla cucina, anche di persone
adibite alla pulizia, anche di persone adibite alla riabilitazione, anche di persone adibite
all'animazione culturale e anche agli uffici amministrativi. Gradiremmo sapere da
questa Amministrazione che, ha così auree certezze, come pensa di garantire lo stesso
livello di qualità del servizio che avveniva precedentemente, ma è noto,
l'Amministrazione non è parte in causa, perché ha lavorato per una concessione
patrimoniale, non certo per una concessione di servizi e quindi la qualità del servizio
erogato agli anziani autosufficienti non è problema, non è colpa di questa
Amministrazione. E per quanto riguarda invece la tutela delle condizioni di lavoro dei
dipendenti vorremmo segnalare, qualora non l'avessero fatto gli interlocutori scelti da
questa Amministrazione, che le persone, oltre a non essere state chiamate al colloquio,
per quelle invece chiamate e convocate, vengono sottoposte ovviamente ad un colloquio
che non capiamo bene se terrà a valore il periodo di servizio prestato precedentemente o
ci sarà anche una decurtazione salariale, ma certamente vengono anche interpellate in
ordine alla loro adeguatezza rispetto allo svolgimento delle funzioni; chiamasi analisi
per verificare se le persone non abbiano prescrizioni che le rendano parzialmente
inidonee a realizzare il servizio svolto. Mi auguro che non ci siano altre richieste,
magari alle donne giovani che prestavano servizio, nell'eventualità si dovesse prevenire
una qualche assenza per ragioni collegate alla loro età fertile. Io trovo, Assessore, che
sia un disastro quello che state praticando su questa struttura, così come sia stato un
disastro escludere qualunque altra forma, che pure era nelle possibilità, relativamente
alla gestione di quel servizio della RSA Carlo Alberto, perché non è vero che
l'alternativa, come ci ha detto l'Assessora Scellino, sarebbe stata quella di spostare gli
ospiti; ce ne sarebbero state altre, ricontrattare con la Sanità, io non capisco come mai
quando la Sanità aveva un'altra direzione politica, peraltro omogenea a quella del
Comune di Torino, c'era una belligeranza costante, continua sul tema socio sanitario
perché la Sanità assolvesse ai suoi doveri, in questa epoca di discontinuità la sanità
procede nel fare autonomamente ciò che ritiene più conveniente. Ma altro si sarebbe
anche potuto fare, la concessione di servizi attraverso una procedura di evidenza
pubblica gestita dal Comune. No. Siamo andati sulla concessione patrimoniale per
l'operazione all'incasso che si è voluta fare su questo Bilancio; se un problema
economico c'era che almeno non lo paghino gli anziani che già vivono una condizione
difficile e non lo paghino i lavoratori addetti a delle funzioni tra le più delicate di quello
del lavoro. Quindi io credo davvero che non ci possiamo dichiarare soddisfatte di questa
risposta, so che altri colleghi hanno già chiesto che la IV Commissione agisca anche
attraverso audizioni e chiedo comunque che l'interpellanza venga discussa in
Commissione.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Tisi. Prego.

TISI Elide
Grazie. 15 giorni fa io avevo avanzato una richiesta di comunicazioni in questa aula e
nelle comunicazioni che erano state fatte c'erano state date delle rassicurazioni nel
merito della intenzione di seguire direttamente questa vicenda, come ricordava la
Capogruppo Artesio, nella persona in particolare di due Consiglieri, ma degli stessi
Assessori e di impegnarsi affinché nessun lavoratore rimanesse senza lavoro. Mi sembra
che oggi la situazione che si prospetta sia decisamente diversa. Consentitemi di dire che
non credo di ricordare in questa città una situazione analoga. Il fatto di aver scelto una
concessione patrimoniale non è un obbligo o una fatalità come appariva anche nelle
dichiarazioni fatte dall'Assessore Sacco 15 giorni fa in Consiglio, ma è una scelta ben
precisa; molte altre avrebbero potuto essere le strade che avrebbero dato maggiori
garanzie ai lavoratori e alle persone ospitate e accolte. Abbiamo, in sede di discussione
di questa deliberazione, contestato e presentato emendamenti come Minoranze, sia sulla
destinazione e sull'utilizzo di quei 14 milioni che erano l'importo a base d'asta, poi
addirittura elevati a 15, vorrei ricordare a tutti noi da un unico soggetto che ha
presentato offerta, perché sono comunque delle risorse vincolate derivando da gestione
ex IPAB. Ma queste indicazioni non sono state accolte, come pure non è stata accolta
neppure la richiesta di accompagnare con delle progettualità questa mozione. Allora io
credo che oggi la cosa che ci aspettiamo è sicuramente intanto di sentire le parti sociali
come è stato chiesto...

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Scusi, Consigliera Tisi. Chiedo solo un po' più di silenzio in aula perché è disturbato
l'audio. Grazie.

TISI Elide
Ma chiedo soprattutto che l'Amministrazione si assuma pienamente la responsabilità di
questi lavoratori, perché la Città di Torino non è un soggetto che passava lì per caso e
che si trova di fronte a un'azienda che chiude e può solo mettere la fascia e andare a
protestare di fronte ai cancelli come succede in molte parti d'Italia, ma c'è, come dire,
una responsabilità dovuta ad una scelta direttamente imputabile alla Città. Quindi io
credo che questi lavoratori debbano esigere un impegno da parte della Città perché sono
lavoratori che da molti anni operano dentro quella struttura; laddove sono stati fatti dei
colloqui ci risulterebbe che siano avvenuti anche con palesi modalità antisindacali,
laddove ci sono state assicurazioni di assunzione parrebbe siano assunzioni in periodo
di prova per persone che da 10 anni lavorano dentro la struttura e, come ricordava la
Capogruppo Artesio, almeno il 25% degli attuali lavoratori, non sono stati neppure
colloquiati, quindi significa che anche la clausola prevista nella concessione di dare
priorità a questi lavoratori non è stata rispettata. Io credo, Assessore Sacco, e mi rivolgo
a lei perché c'è lei in aula, congiuntamente alla sua collega Scellino, che questa cosa
vada presa molto sul serio e con grande senso di responsabilità. Ci sono donne
monoreddito con figli che lavorano in quella struttura e che non sanno quale sarà il loro
futuro. Credo che la Città non si possa esimere, non solo dal fare tutto quanto possibile,
ma anche per ritornare indietro eventualmente da una decisione che mi rendo conto può
essere difficile, può creare delle conseguenze pesanti, ma credo che la vita delle persone
e di questi lavoratori vengano prima di tutto. Grazie.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Grazie. Quindi è intenzione della prima firmataria, la Capogruppo Artesio di inviare il
documento in approfondimento in Commissione. Io lascio la parola brevemente
all'Assessore Sacco perché tanto andando in Commissione si faranno gli
approfondimenti. Prego, Assessore Sacco.

SACCO Alberto (Assessore)
Allora, a parte la demagogia e il vostro ruolo che mi va benissimo, io ripeto quello che,
ripeto quello che… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ripeto quello che è stato
fatto, ripeto quello che è stato fatto, ripeto ancora e bisogna anche ritornare al momento
in cui è partita tutta la vicenda. Dire che si poteva fare una fantomatica trattativa con la
Regione è una cosa che non è assolutamente corretta. Gli uffici hanno valutato. Gli
uffici. Gli uffici, non gli Assessori, hanno valutato ogni opportunità. Ripeto qual era la
situazione: l'ASL ha chiuso, aveva deciso di interrompere quel servizio. Perfetto. Aveva
deciso di interrompere quel servizio, quindi non è che si parlava...

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Chiedo, per favore, di non intervenire fuori microfono.

SACCO Alberto (Assessore)
...di qualcuno che rimaneva a casa, si parlava di lasciare a casa tutti, okay? Poi il
discorso della mancata attenzione da parte della Giunta..., il discorso della mancata
attenzione da parte della Giunta alla questione mi sembra veramente smentito dai fatti,
stiamo continuando ad incontrare, riunioni molto lunghe, nella speranza di trovare una
soluzione con tutti i soggetti, altra cosa che assolutamente non posso..., è
completamente errata, ma oltre che errata falsa e crea anche una situazione che proprio
non è vero, la Cooperativa Quadrifoglio, che è quella che ha preso in carico la Carlo
Alberto, è una Cooperativa conosciuta a livello italiano che lavora dappertutto, adesso
se vogliamo dire che la..., come dire, il servizio non sarà garantito o sarà peggiorato da
una cooperativa che lavora dappertutto mi sembra una cosa un po' forte, non è stata
presa una nuova cooperativa, una nuova creatura, della gente improvvisata, è stata presa
una Cooperativa che dalle verifiche che abbiamo fatto è una Cooperativa strutturata che
fa questo lavoro in molte altre parti d'Italia ed è una Cooperativa molto grande. Ripeto,
la trattativa si sta facendo in assoluta tranquillità con sia i Sindacati, sia con le varie
Cooperative per cercare di trovare una soluzione. Io sono fiducioso, spero che davanti al
tavolo della Prefettura si riesca a trovare una soluzione che garantisca il più possibile
dei posti di lavoro presenti. Poi, questo è lo stato dei fatti, più che incontrare di continuo
le persone, dare la nostra disponibilità continuamente ad incontrarli per trovare una
soluzione, essere a fianco dei lavoratori perché siamo consapevoli della situazione
problematica e però venire qua ed essere accusati di non fare niente o di fregarcene, a
me dispiace un pochettino perché se fosse vero lo accetterei volentieri.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Io la faccio intervenire per un minuto per fatto personale. Ricordo a tutti che essendoci
l'interpellanza generale i tempi sono contingentati per le interpellanze, quindi per
beneficio di tutti io lo ricordo. Grazie.

ARTESIO Eleonora
Intanto vorrei cominciare a prevenire un virus che si sta diffondendo all'interno della
Giunta che è quello di commentare la legittimità e la modalità con la quale i Consiglieri
presentano le interpellanze, ricordando che la demagogia sembrerebbe essere tratto dei
populisti e almeno per quel che mi riguarda non è una qualità della mia formazione
politica. Vorrei ricordare anche all'Assessore Rolando che come responsabile del
Settore Finanziario della Regione dovrebbe avere memoria di molti precedenti rispetto
ai quali il richiamo da parte delle Amministrazioni Comunali alle responsabilità
regionali di assumere gli oneri della gestione di strutture residenziali per anziani è stato
reiterato. Le ricordo Opera Pia Lotteri, se vagamente le viene in mente qualche cosa,
quindi certamente, certamente si possono individuare più opzioni prima di addivenire ad
una, né quando abbiamo discusso della concessione c'è mai stato detto che ne fossero
state valutate altre, dopodiché condivido con l'Assessore la speranza che tutto evolva
verso il meglio. Dato che tutti contribuiamo al cammino della speranza, saremo molto
lieti di riapprofondire in Commissione.

IMBESI Serena (Vicepresidente)
Come anticipato, l'interpellanza 03394 viene approfondita in IV Commissione
all'attenzione della Presidente Montalbano, che è in aula.
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