Interventi |
FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente, mi scuso subito con lei se non sarò in grado di citare Rodotà, ma cito la massima esponente della nostra Assemblea cittadina che, in merito a una discussione in Aula, che è avvenuta in sala rossa l'11 gennaio 2016, dichiarava: "ho visto che sono stati presentati degli emendamenti, mi auguro passino, anche proprio per chiarire effettivamente, che la concessione è uno strumento ben diverso, evidentemente con un iter diverso, con una evidenza pubblica vera e propria e tutto quello che comportano i vari Regolamenti già presenti in Comune" e invece, per quanto riguarda questo Regolamento si faceva riferimento al Regolamento 375, quindi Regolamento dei beni comuni, si tratta ovviamente di altri beni, motivo per cui, anche in una serie di emendamenti, come abbiamo posto anche in Commissione, abbiamo chiesto che l'iter per la definizione della scelta di questi beni, sottinteso i beni comuni, fosse più chiaro rispetto a quando era definito dal Regolamento, Regolamento che era stato proposto dall'ex Assessore Curti, e che in questo iter ci fosse anche un coinvolgimento consultivo o comunque definito in base a quanto previsto dai poteri, quindi dal TUEL, nell'ottica di governo da parte della Giunta, di controllo da parte del Consiglio Comunale di indirizzo, comunque momento di consultazione da parte della Commissione puntini, puntini. La terza preoccupazione che avevamo, lei, quindi l'ex Consigliera Appendino e il Capogruppo Bertola e si è tradotta poi in emendamenti che discuteremo successivamente, riguarda l'iter procedurale, anche per la scelta di questi beni, cioè che fosse garantita la possibilità di accessibilità di tutti, alla conoscenza del bene, tutti sottointeso tutti i cittadini, prosegue dichiarando, adesso non voglio arrivare a dire che bisogna fare un'evidenza pubblica per tutto e per una situazione del genere, però ritenevamo comunque opportuno che il Regolamento fosse scritto e fosse specificato, che vi è la possibilità da parte di tutti i cittadini di poter presentare un progetto per quel bene comune, che si va ad inserire nell'elenco del Regolamento. Vede, Consigliere Carretto, guardi che non è che la sua mozione che dichiara che non si possono sanare le occupazione tramite Regolamento dei beni comuni, lo dice il Regolamento dei beni comuni, lo dice la delibera di Consiglio e lo dice precisamente la delibera di Consiglio che è stata votata anche dalla Consigliera Appendino, in data 11 gennaio 2013, precisamente a pagina 6, con un emendamento di Giunta, in cui c'è scritto: "la messa a disposizione di immobile spazi pubblici all'interno dei patti di collaborazione, deve essere frutto di un percorso progetturale, progettuale, scusate, condiviso tra Pubblica Amministrazione e cittadini attivi, circa la scelta degli edifici delle aree e il loro utilizzo", qualsiasi uso non può assumere forme di privatizzazione. Ricordo anche, anzi in realtà me l'ha ricordato il Consigliere Tresso, che sul programma elettorale di Chiara Appendino, candidata Sindaca, nel capitolo dedicato all'urbanistica, l'Assessore Montanari lo ricorderà sicuramente, c'è scritto: "interruzione del processo di vendita della Cavallerizza Reale" e fin qui "pianificazione del processo di riacquisizione dell'immobile, al fine della trasformazione dello stesso attraverso un processo partecipativo, che coinvolga i cittadini in polo culturale e sotto il controllo pubblico". Bene, io che culturalmente non sono in grado di fare le citazioni e neanche parlare di premi Nobel, ma se sono un po' puntigliosa, come l'Assessore Sacco, mi sono andata a risentire tutte le Commissioni Consiliari congiunte, che sono state fatte in ambito Regolamento di beni comuni e devo dire che, mi spiace dirlo, ma quando ..., se volete sapere chi ha chiesto di inserire un emendamento affinché, tramite Regolamento dei beni comuni, non si potessero sanare l'occupazione illegali, è proprio stato il Movimento 5 Stelle. Quindi non è che la vostra mozione non dice che, noi consegniamo le chiavi alle rappresentanti di Cavallerizza, lo dice il Regolamento dei beni comuni, no lo dichiaro, perché non è che la mozione del Consigliere Carretto, è il Regolamento dei beni comuni, cioè è stato un atto che è stato del 2016. Io apprezzo gli sforzi che sono stati fatti dal Consigliere Giovara e dalla Consigliera Sganga, io però, come avevo già anticipato nella Commissione Consiliare di questa mozione, non ne condivido, né il metodo, né il merito, purtroppo ci sono tante luci su questo atto, ma tantissime ombre, non sto neanche a chiedere come mai l'Assessore Montanari oggi è assolutamente d'accordo, invece in alcuni Consigli delle Circoscrizioni, aveva preso un attimo tempo, non entro nel merito delle dichiarazioni del Capogruppo Ricca, e le risposte che eventualmente vorrà dare l'Assessore Sacco, però in questo momento io non posso dichiarare la disponibilità a votare un atto del genere. |